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Tecnologia e personalizzazione: le chiavi per la gestione della BPCO nelle GOLD 2025

Perché ne stiamo parlando
Pubblicato il GOLD Report 2025 sulla BPCO, una delle prime tre cause di morte al mondo: si parla del valore della diagnosi precoce, della terapia personalizzata, del ruolo del cambiamento climatico, di biomarcatori e di opzioni di monitoraggio remoto dei pazienti.

Tecnologie innovative e personalizzazione: le nuove chiavi per la gestione della broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO) nelle GOLD 2025

L’ultimo aggiornamento annuale del documento Global Strategy for the Diagnosis, Management, and Prevention of COPD (2025 Report) è da qualche giorno consultabile e pubblicato sul sito della Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease (GOLD). Il documento è il risultato del lavoro collettivo della GOLD Science Committee, composta da esperti nella ricerca e nella pratica clinica della BPCO, che valuta le nuove evidenze scientifiche riguardanti la patologia e conseguentemente aggiorna i report scientifici su diagnosi, gestione e prevenzione.

Per sensibilizzare e promuovere soluzioni per la gestione della BPCO, terza causa di morte al mondo con circa tre milioni di decessi ogni anno, INNLIFES lancia l’iniziativa BPCOntest, rivolta a startup, PMI innovative, università, enti di ricerca e IRCCS, mettendo in palio tre premi da 10mila euro ciascuno.

BPCO: una condizione complessa e sotto-diagnosticata

La BPCO è una condizione polmonare eterogenea caratterizzata da sintomi respiratori cronici causati da alterazioni delle vie aeree e/o degli alveoli, che provocano un’ostruzione persistente e progressiva del flusso aereo. È il risultato di interazioni gene-ambiente nel corso della vita, con fattori di rischio principali come il fumo di tabacco, l’inquinamento dell’aria e fattori genetici.

Gli autori ricordano che la BPCO è una malattia largamente sotto-diagnosticata: alcune persone possono presentare sintomi respiratori, lesioni o anomalie fisiologiche senza ostruzione evidente del flusso d’aria. Una diagnosi precoce e personalizzata, con l’integrazione di biomarcatori, imaging e strumenti avanzati di analisi funzionale polmonare, aiuterebbe anche a identificare i soggetti fortemente a rischio, quali i pazienti con pre-BPCO. Per questo vengono in aiuto strumenti digitali per il supporto nella gestione dei pazienti, progettati per interpretare e seguire nel tempo i risultati spirometrici e altri parametri respiratori, migliorando così la gestione clinica.

Terapia personalizzata e biomarcatori

Nei pazienti con BPCO il primo trattamento non farmacologico indicato è la cessazione del fumo. Per quanto riguarda il trattamento farmacologico, i broncodilatatori e i corticosteroidi per via inalatoria mirano a ridurre i sintomi, migliorare la qualità della vita e prevenire le riacutizzazioni. Le GOLD 2025 evidenziano, inoltre, i trattamenti mirati e gli algoritmi personalizzati che guidano l’incremento o meno dei trattamenti farmacologici, invitando a considerare parametri individuali come i livelli di eosinofili nel sangue (biomarcatori).​ In aggiunta, le GOLD sottolineano l’importanza della riabilitazione polmonare e, nei casi più gravi in base alle caratteristiche individuali, l’ossigenoterapia e il supporto ventilatorio.

L’aggiornamento delle nuove GOLD inserisce, tra le opzioni terapeutiche, per la prima volta, l’unico biologico per la BPCO ad oggi approvato sia da FDA che da EMA: dupilumab. Nei due studi registrativi, dupilumab ha dimostrato di ridurre le riacutizzazioni, di migliorare sia i parametri di funzionalità polmonare che di qualità di vita in soggetti affetti da BPCO caratterizzati da bronchite cronica, storia di due o più esacerbazioni moderate o una o più esacerbazioni gravi nell’ultimo anno nonostante la triplice terapia, e una conta di eosinofili nel sangue ≥300 cellule/μL .

Si menziona poi l’utilizzo del NT-proBNP come marcatore per il monitoraggio e la stratificazione del rischio nei pazienti con BPCO, soprattutto durante riacutizzazioni acute (AECOPD). Questo marcatore aiuta a identificare i pazienti ad alto rischio di eventi cardiovascolari, come insufficienza cardiaca o altre complicanze cardiache, che possono coesistere con la BPCO o essere scatenate dalle riacutizzazioni, supportando il monitoraggio e il trattamento personalizzato

Monitoraggio remoto e telemedicina

Con l’obiettivo di migliorare l’accesso e il follow-up dei pazienti si consiglia la telemedicina e il monitoraggio da remoto, anche se l’evidenza del beneficio rispetto alla gestione tradizionale della malattia è limitata. Linee guida specifiche raccomandano l’uso di checklist standardizzate e triage per decidere se effettuare visite in presenza o da remoto.  Quest’ultimo rappresenterebbe, infatti, uno strumento di grande utilità, garantendo un monitoraggio continuo dei pazienti, specialmente per coloro che hanno limitazioni fisiche.​

Impatto del cambiamento climatico sulla BPCO

Una sezione del documento viene dedicata al ruolo del cambiamento climatico nell’amplificare l’impatto globale della BPCO. Il peggioramento della qualità dell’aria aumenta l’incidenza di sintomi respiratori e riacutizzazioni, periodi di caldo intenso o freddo rigido peggiorano le condizioni respiratorie, mentre l’esposizione a particolato aggrava la patologia nei pazienti vulnerabili. Gli autori lanciano un appello affinché si sviluppino politiche globali e locali per mitigare questi effetti, adottando strategie preventive e aumentando la consapevolezza del legame tra cambiamento climatico e salute respiratoria.

Standardizzazione delle linee guida

Gli esperti internazionali insistono sull’importanza della standardizzazione delle linee guida sulla BPCO  che mira ad uniformare i trattamenti e la gestione della malattia a livello globale, garantendo ai pazienti cure basate sulle migliori evidenze disponibili. Fine ultimo è il raggiungimento di una gestione più efficace ed efficiente delle risorse che limiti le ospedalizzazioni e migliori l’aderenza ai trattamenti, considerando che la BPCO rappresenta un costo significativo per i sistemi sanitari, con una spesa annua stimata in 9 miliardi di euro solo in Italia, pari a circa il 6% della spesa sanitaria nazionale del Paese.

Keypoints

  • Il documento GOLD 2025 fornisce nuove linee guida per la diagnosi e gestione della BPCO, basate su un approccio individualizzato.
  • L’uso di biomarcatori, tra cui gli eosinofili, e imaging avanzati come strumenti di diagnosi precoce e personalizzazione della terapia.
  • Dupilumab, primo biologico approvato da FDA ed EMA con indicazione per la BPCO, aggiunto all’algorimo terapeutico.
  • Telemedicina e monitoraggio remoto raccomandati per migliorare il follow-up anche se richiedono ulteriori evidenze sui benefici.
  • Il cambiamento climatico aggrava la BPCO, aumentando sintomi e riacutizzazioni, richiedendo interventi globali per mitigarne l’impatto.
  • La standardizzazione delle linee guida come obiettivo per la riduzione del carico economico e a garanzia di cure basate sulle migliori evidenze disponibili.

 

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