«La tecnologia aiuti diagnosi e trattamenti della BPCO». Intervista a Simona Barbaglia

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Perché ne stiamo parlando
Simona Barbaglia è presidente Associazione Respiriamo insieme APS nonché membro della commissione di valutazione del BPCOntest; in questa intervista evidenzia il ruolo della tecnologia e dell’innovazione per combattere la patologia.

Simona Barbaglia è presidente Associazione Respiriamo insieme APS nonché membro della commissione di valutazione del BPCOntest, un premio rivolto a startup, pmi innovative, università, enti di ricerca e IRCCS, che si distinguono per eccellenza e innovazione nella gestione della BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva), tra le principali cause di morte a livello mondiale.

Il contest è stato patrocinato dall’Associazione Pazienti BPCOItalian Tech AllianceInnovUp. Bio4Dreams, FADOI e da Associazione Respiriamo Insieme APS e con il supporto non condizionante di Sanofi Regeneron. A questo link tutte le informazioni sul premio e il form di partecipazione.

Il premio vuole supportare lo sviluppo di soluzioni innovative che possano migliorare la gestione della malattia che toglie il respiro e garantire alle persone con Broncopneumopatia cronica ostruttiva salute e cure. Innovative, moderne, adeguate. E a tal proposito Barbaglia spiega in questa intervista il punto di vista dell’associazione sul ruolo della tecnologia e dell’innovazione per combattere la patologia.

Barbaglia, dal vostro punto di vista quali sono le necessità dei pazienti che soffrono di BPCO lungo tutto il percorso diagnostico terapeutico del paziente? E dei loro caregiver?

Dal costante e continuo affiancamento delle persone affette da BPCO nella gestione della loro malattia, che ogni giorno Respiriamo Insieme garantisce nei principali luoghi di cura con i suoi volontari (Reparti, ambulatori e al domicilio) emergono alcuni principali bisogni. Partiamo da quello di corrette e chiare informazioni ad esempio su nuove terapie e possibili effetti collaterali; su come smettere di fumare; su come possono accedere ad agevolazioni e contributi economici; su come gestire l’ossigeno e i diversi dispositivi (concentratore grande e portatile, bombola grande e stroller, ecc.). Ma hanno anche bisogno di informazioni per viaggiare in aereo in sicurezza, come accedere a Servizi specialistici (centri pneumologici, centri di riabilitazione) e se e quale esercizio fisico fare etc. Fondamentale poi è ottenere precocemente una corretta diagnosi per evitare/ritardare esiti invalidanti della malattia; un’adeguata e continuativa presa in carico multidisciplinare in grado di gestire le comorbilità o evitare la perdita di presa in carico e avere accesso tempestivo alle cure adeguate a controllare la malattia e a percorsi di cura virtuosi attraverso reti integrate fra ospedale e territorio (medicina di prossimità), a cure e prestazioni al domicilio qualificate ma anche al farmaco più giusto (switch tempestivo in caso di non risposta del precedente prescritto). Oltre al paziente, anche i familiari devono poi poter accedere a percorsi di supporto extra clinico, specialmente nelle fasi terminali della malattia .

Considerando le tre categorie in gioco, innovatività tecnologica, ricerca clinica e gestione organizzativo in ambito BPCO, come i progetti candidati potranno rispondere ai need del percorso di cura dei pazienti con BPCO?

Innovatività tecnologica, ricerca clinica e gestione organizzativa sono i pilastri portanti a nostro avviso per poter rispondere a tutti (o quasi) i bisogni espressi poc’anzi ed è quindi giusto i progetti candidati saranno valutati proprio su questi importanti aspetti.
Certamente sono aspetti fondamentali per migliorare la diagnosi, consentire la diagnosi precoce, garantire l’accesso tempestivo al trattamento migliore e quindi migliorare la qualità di vita dei pazienti favorendo un approccio sempre più personalizzato.

L’“Innovazione tecnologica” è una delle categorie del BPCOntest, secondo voi la tecnologia come potrà migliorare il livello di Patient Engagement e cosa valuterete, in tal senso, nei progetti candidati?

L’innovazione tecnologica può consentire che siano forniti ai pazienti sempre più dispositivi medici avanzati come inalatori intelligenti in grado di migliorare il controllo della malattia o dispositivi di monitoraggio da remoto che potranno raccogliere e trasmettere in tempo reale informazioni cliniche importanti per misurare lo stato di salute del paziente comodamente da casa sua senza costringerlo ad accessi in ospedale o studi medici ed ancora terapie digitali che, attraverso app o specifiche piattaforme, potranno aiutare i pazienti nel gestire la malattia o monitorare l’aderenza alla terapia o sostenerli nel modificare i propri stili di vita.
Ci aspettiamo quindi di poter valutare numerosi progetti abbiano un alto potenziale di realizzazione e di sostenibilità in questa categoria.

Cosa significa fare innovazione secondo voi (un messaggio a chi vuole partecipare al BPCONTEST)?

Fare innovazione a nostro avviso è poter integrare le conoscenze scientifiche, le tecnologie digitali e la ricerca mettendole al servizio di una visione globale e moderna della gestione della BPCO funzionale ad un impatto positivo sia sui pazienti che sul sistema sanitario.

Keypoints

  • Simona Barbaglia è membro della commissione di valutazione del BPCOntest, un premio rivolto a startup, pmi innovative, università, enti di ricerca e IRCCS, che si distinguono per eccellenza e innovazione nella gestione della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva
  • Il premio vuole supportare lo sviluppo di soluzioni innovative che possano migliorare la gestione della malattia
  • Barbaglia è presidente dell’Associazione Respiriamo insieme APS
  • In questa intervista espone il punto di vista dell’associazione sul ruolo della tecnologia e dell’innovazione per combattere la BPCO

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