Tumori: la medicina di precisione rivoluziona diagnosi e cure, ma serve un cambio di passo

Tumori: la medicina di precisione rivoluziona diagnosi e cure, ma serve un cambio di passo

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Valentina Arcovio

Perché ne stiamo parlando
In occasione del quarto convegno internazionale “Italian Summit On Precision Medicine”, oncologi di fama internazionale si sono riuniti per fare il punto sullo stato di avanzamento della medicina di precisione, individuando le priorità per renderla sempre più efficace e accessibile.

Sperimentazioni cliniche progettate attraverso l’Intelligenza Artificiale, farmaci anticorpo-coniugati e studio delle interazioni tra sistemi complessi. Queste sono le tre più importanti novità destinate a rivoluzionare, nei prossimi anni, la medicina di precisione contro il cancro. A discuterne sono stati gli esperti riuniti al quarto Italian Summit On Precision Medicine, manifestazione internazionale che ha riunito a Roma oltre 150 partecipanti da tutta Europa e dagli Stati Uniti per discutere sulle prospettive future dell’oncologia di precisione e soprattutto la sua applicazione nel mondo reale. Al centro della manifestazione l’importanza di prevenzione, diagnosi e cure sempre più mirate. “La medicina di precisione è una novità sorprendente e deve cambiare il nostro approccio alle oltre 200 malattie oncologiche”, dichiara Paolo Marchetti, Presidente della Fondazione per la Medicina Personalizzata (FMP), in occasione dell’evento di apertura del convegno.

Marchetti: “Necessario implementare la ‘personalizzazione’ in diagnosi e terapie”

Ogni anno in Italia oltre 31mila nuovi casi di cancro sono legati ad alterazioni di geni coinvolti nell’insorgenza e nello sviluppo di neoplasie. I più frequenti sono: tumore del seno (5.500), colon-retto (2.800), polmone (2.200), prostata (2.100) e pancreas (2.045). Negli ultimi anni si è verificato un sostanziale cambiamento nella pratica clinica degli oncologi per quanto riguarda l’importanza attribuita specie ad alcune varianti genomiche patogenetiche associate a numerose neoplasie, con una crescente necessità di valutarle già al momento della diagnosi e non solo della malattia avanzata. È, pertanto, necessario adottare nuove tecnologie per eseguire i test genetici in modo più efficiente, con riduzione dei tempi di esecuzione dei test e minori disagi per i pazienti ed i loro familiari. Da qui la necessità di implementare la “personalizzazione” degli strumenti diagnostici e terapeutici antitumorali. “L’impatto del cancro è sempre più forte nei diversi sistemi sanitari nazionali”, sottolinea Marchetti. “Solo in Italia rappresenta la seconda causa di morte e il 29% di tutti i decessi. Interessa complessivamente più di 3 milioni di persone che attualmente vivono con una precedente diagnosi di neoplasia. Se i tassi di sopravvivenza stanno migliorando – continua – è dovuto anche alla medicina personalizzata e di precisione. L’individuazione di varianti patogenetiche di alcuni geni è importante in tutte le fasi della malattia oncologica, dalla diagnosi alle fasi metastatiche, senza dimenticare che alcune di queste alterazioni possono guidare percorsi di prevenzione più efficaci ed efficienti, concentrando accertamenti spesso ad alto costo nelle persone a rischio d’insorgenza di malattia per la presenza di specifiche alterazioni genomiche. È così possibile ottenere un’efficace prevenzione con interventi terapeutici precoci ed inoltre una più accurata selezione delle terapie”.

L’Intelligenza Artificiale nelle sperimentazioni cliniche e gli anticorpi-coniugati

“Sono tre le novità più importanti che registriamo e che porteranno ad una vera rivoluzione nei prossimi anni”, sottolinea Marchetti. “La prima riguarda la riprogettazione delle sperimentazioni cliniche anche attraverso utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Gli studi vanno ripensanti alla luce delle opportunità fornite dalle tecnologie informatiche innovative. Siamo in grado di acquisire ed analizzare una quantità enorme di informazioni – continua – per ottenere nuove conoscenze delle interazioni tra sistemi complessi su cui basare nuove opportunità terapeutiche”. La seconda novità è rappresentata dai farmaci anticorpi-coniugati. “Hanno un meccanismo d’azione che funziona da ‘cavallo di Troia’ in cui il farmaco è legato ad un anticorpo che riconosce selettivamente le cellule tumorali. Di solito sono terapie ben tollerate, e vengono utilizzate per patologie molto diffuse”, spiega Giuseppe Curigliano, Professore di Oncologia Medica all’Università di Milano e Direttore Divisione Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative allo IEO di Milano. “È il caso del carcinoma mammario che da solo rappresenta un terzo di tutte le neoplasie femminili. I nuovi studi clinici si stanno concentrando sulla possibilità di utilizzare nuovi anticorpi o sull’unione di farmaci anti-neoplastici diversi”, aggiunge.

Nuove e preziose informazioni dallo studio delle interazioni dei “sistemi complessi”

L’ultima frontiera della medicina di precisione è lo studio delle interazioni tra “sistemi complessi”. “Finora abbiamo affrontato solo marginalmente il problema della complessità del cancro, con scarsa capacità di trasformare questa conoscenza in sapienza clinica”, precisa Marchetti. “Con i nuovi sistemi di analisi, basati sul machine learning ed Intelligenza Artificiale, potranno emergere ulteriori informazioni per valutare i meccanismi di resistenza. Per esempio, l’immunoterapia – prosegue – è spesso efficace contro patologie complesse come il melanoma, il carcinoma polmonare o il tumore della vescica. In altri casi, invece, si rivela inutile: può dipendere da molti fattori, tra cui il ruolo del microbiota o la somministrazione di altri farmaci per malattie concomitanti. L’analisi di questi aspetti richiederebbe studi ad hoc di fase 3, ma è impossibile condurre ricerche cliniche per ogni singola variabile. Anche in questo settore un aiuto viene dall’Intelligenza Artificiale che potrà far emergere i diversi fattori interferenti”. Prosegue Curigliano: “Pure la dose di terapia deve essere cucita su misura del singolo paziente. Fin dagli anni 50 del secolo scorso l’utilizzo dei farmaci anti-cancro ruota intorno al concetto di ‘massima dose tollerata’. Stiamo ora passando a quello di ‘dose biologica ottimale’ – continua – che deve tenere conto, il più possibile, di tutte le specifiche condizioni individuali sia a livello clinico che psicologo”.

Presto via a studio su 5mila pazienti oncologici per valutare qualità di vita

Nel corso dell’evento Marchetti ha anche annunciato l’inizio di un primo grande studio clinico italiano che accende i riflettori su un parametro non sempre posto al centro dell’attenzione, ovvero la qualità della vita per come viene percepita dal paziente oncologico in trattamento. Sarà condotto su 5mila pazienti nei prossimi tre anni in 80 centri dal Nord al Sud dell’Italia ed a breve inizierà il reclutamento. “L’obiettivo dello studio – spiega Marchetti – è quello di profilare pazienti con tumori metastatici in cui le terapia convenzionali non sono più efficaci per poter identificare possibili ulteriori trattamenti. L’efficacia di tali trattamenti verrà decisa non solo sulla base del controllo della malattia in termini di tempo di progressione della patologia, ma anche sulla base di un altro dato: la tollerabilità della terapia in base a come viene percepita dal paziente in termini di impatto sulla sua qualità di vita”. La sperimentazione riguarderà pazienti con diversi tipi di tumori metastatici per i quali i gruppi oncologici di riferimento non ritengono ci siano risposte soddisfacenti dai trattamenti standard. Nello studio, i pazienti verranno dunque trattati con farmaci a bersaglio molecolare innovativi non ancora rimborsati o non ancora in commercio. Dunque, nell’ambito della sperimentazione clinica i pazienti avranno l’opportunità di accedere a queste terapie innovative. “La medicina di precisione, dunque, sta mutando radicalmente la ricerca in oncologia, creando molte aspettative”, dice Marchetti.

“Al tempo stesso sta generando problemi tecnici, scientifici, etico-legali e anche economici. Assistiamo ad un rallentamento della trasposizione dei principi della medicina personalizzata nella pratica clinica di tutti i giorni. Per arrivare ad una sua reale applicazione – conclude – bisogna sviluppare, quanto prima, linee guida e raccomandazioni per gli specialisti basate sull’evidenza”.

Keypoints

  • Ogni anno in Italia oltre 31mila nuovi casi di cancro sono legati ad alterazioni di geni
  • Il cancro in Italia rappresenta la seconda causa di morte e il 29% di tutti i decessi
  • Necessario riprogettare le sperimentazioni cliniche anche attraverso utilizzo dell’Intelligenza Artificiale
  • I farmaci anticorpo-coniugati rappresentano una delle grandi novità dell’oncologia di precisione
  • L’ultima frontiera della medicina di precisione è lo studio delle interazioni tra i “sistemi complessi”
  • Anche la dose di terapia deve essere cucita su misura del singolo paziente
  • Presto via a studio su 5mila pazienti oncologici per valutare qualità di vita

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