Nuovo round di finanziamenti del Consiglio Europeo della Ricerca. L’European Research Council (ERC) ha annunciato vincitori e vincitrici degli Advanced Grants 2023: 255 le proposte premiate per un importo totale di 652 milioni di euro. Di queste, 75 riguardano ricerche pionieristiche nell’ambito Life Science.
I finanziamenti ERC premiamo l’eccellenza scientifica e sostengono la ricerca innovativa. In particolare, con gli Advanced Grants l’ERC supporta progetti di ricerca di frontiera coordinati da ricercatrici e ricercatori (Principal Investigator, PI) dal curriculum di rilievo a livello internazionale. Il finanziamento può arrivare a 2,5 milioni di euro per singolo progetto per una durata massima di 5 anni.
Gli Starting Grant, invece, vanno a talenti emergenti, all’inizio della carriera (con 2-7 anni di esperienza maturata dopo il conseguimento del dottorato) pronti a lavorare in modo indipendente, e i Consolidator Grant a chi ha 7-12 anni di esperienza e curriculum scientifico molto promettente. Altri due schemi di finanziamento ERC sono i Proof of Concept Grant, destinati a progetti scientifici già vincitori di un Grant ERC, per portare la ricerca di base più vicina al mercato, e i Synergy Grant per sostenere proposte di ricerca presentate da 2-4 Principal Investigator, di qualsiasi età, nazionalità e livello di carriera, che lavoreranno insieme per affrontare sfide di ricerca altamente ambiziose.
In Italia 4 progetti di eccellenza Life Science
Su un totale di 1829 proposte, 255 i progetti finanziati (tasso di successo ~ 13.9 %). L’Italia si aggiudica 12 ERC Advanced Grants, posizionandosi, a pari merito con l’Austria, al 7° posto, per progetti finanziati ospitati. Quattro di questi riguardano il Life Science.
Vediamo quali sono.
Alessandra Boletta, Università Vita-Salute San Raffaele: QtCilia
Alessandra Boletta è Group Leader della Cystic Kidney Disorders Unit dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e con il progetto ‘QtCilia’ (A Novel glutamine (Q) sensory role for primary cilia: implications for health and disease) si prefigge di indagare un processo biologico che il suo stesso team ha identificato: la comunicazione tra il ciglio primario e il mitocondrio, 2 organelli importanti per la cellula.
Il ciglio primario è fondamentale per il funzionamento delle cellule, tanto che una sua alterazione causa importanti malattie genetiche dette ‘cigliopatie’. Tra queste il rene policistico, malattia che si manifesta con la formazione di cisti renali e la perdita di funzionamento dell’organo, e su cui da vent’anni indaga Boletta.
Il ciglio primario è una sorta di antenna che capta informazioni dall’ambiente circostante. Recentemente proprio il laboratorio diretto da Boletta ha scoperto che è in grado di ‘sentire’ i livelli di nutrienti disponibili nell’ambiente esterno alla cellula (un nutriente fondamentale per le cellule è la glutammina) e di convogliare l’informazione al mitocondrio, organello che svolge la funzione di centralina energetica. Obiettivo del progetto è comprendere come il ciglio primario riesce a sentire i livelli di nutrienti, a comunicare le informazioni raccolte al mitocondrio e a regolare la risposta cellulare.
Marco Foiani, Università degli studi di Milano: Topomech
Marco Foiani è Professore di Biologia Molecolare al Dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia dell’Università Statale di Milano. Si è aggiudicato l’ERC Advanced Grant per il progetto Topomech con cui si prefigge di studiare le proprietà meccaniche del genoma. Cellule e tessuti sono continuamente esposti a stress meccanico, e le forze meccaniche possono generare compressione e stretching cellulare, per esempio durante lo sviluppo e quando le cellule migrano, ma anche in condizioni patologiche, come i tumori solidi e in certe patologie neurodegenerative. L’obiettivo del progetto è capire come le cellule tumorali modulano meccanicamente i cromosomi durante la migrazione metastatica.
Matteo Iannacone, Università Vita-Salute San Raffaele: Euclidean
È il quinto finanziamento ERC che si aggiudica Matteo Iannacone, Professore di Patologia Generale dell’Università Vita-Salute San Raffaele, Direttore della Divisione di Immunologia, Trapianti e Malattie Infettive dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, dove è anche Group Leader della Dynamics of Immune Responses Unit. Dopo lo Starting Grant nel 2011, il Consolidator Grant nel 2016 e 2 Proof of Concept nel 2020 e nel 2023, quest’anno è la volta dell’Advanced Grant con il progetto ‘EUCLIDEAN’.
Con questo progetto, Iannacone vuole riscrivere le regole dell’immunologia epatica e trasformare il modo in cui combattiamo le infezioni virali.
In particolare, vuole comprendere come il virus dell’epatite B (HBV) induce disfunzioni nelle cellule immunitarie adattative e identificare strategie innovative per reindirizzare il sistema immunitario contro HBV, offrendo nuove speranze nella lotta contro infezioni virali croniche.
Luca Scorrano, Università di Padova: Integrate
Luca Scorrano è Professore Ordinario di Biochimica al Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e Principal Investigator al Veneto Institute of Molecular Medicine (VIMM). Con il progetto INTEGRATE vuole far luce sul funzionamento delle nostre centrali energetiche: i mitocondri.
I mitocondri sono responsabili di una serie di funzioni cruciali per la cellula, tra cui il metabolismo dei nutrienti, la risposta della cellula a stimoli esterni, fino alla gestione della morte cellulare. Mantenere la qualità di questi organelli è quindi fondamentale per garantire il corretto funzionamento delle nostre cellule e, di conseguenza, dell’organismo nel suo complesso.
L’obiettivo è svelare i segreti del controllo della qualità mitocondriale, come vengono riparati i danni. Quando le proteine dei mitocondri si danneggiano, si “appiccicano” le une alle altre e formano degli aggregati proteici che sono tossici per i mitocondri. Alcuni tipi di aggregati si accumulano ai poli opposti di un mitocondrio, da dove vengono selettivamente eliminati per riparare il mitocondrio danneggiato. Comprendere questi processi può avere importanti implicazioni per la nostra salute: potrebbe offrire nuove vie per la terapia e la prevenzione delle malattie neurodegenerative o legate all’invecchiamento, in cui il controllo della qualità mitocondriale è compromesso.
Finanziati in ambito Life Science anche i progetti di ricerca delle italiane Roberta Croce, alla Vrije Universiteit di Amsterdam, Alessandra Moretti, alla Technical University of Munich, e Paola Bonfanti, all’University College London.