Fondazione ENEA Tech e Biomedical punta su BetaGlue Therapeutics, società italiana che sta sviluppando una piattaforma di radioterapia innovativa e personalizzata per il trattamento localizzato e mirato di tumori solidi inoperabili, con un investimento di 6 milioni di euro.
Company in fase clinica, con la piattaforma YntraDose BetaGlue punta a rivoluzionare la terapia dei pazienti oncologici. «La nostra mission è offrire trattamenti rivoluzionari, facili da usare ed economicamente sostenibili, per migliorare la qualità della vita dei pazienti con alcuni dei tumori più aggressivi, come il carcinoma al fegato non operabile e il tumore al pancreas non operabile» racconta il Ceo Colin Story, puntualizzando che, grazie al finanziamento di 6 milioni di euro della Fondazione ENEA Tech, l’azienda ha raccolto complessivamente 24 milioni di euro nel 2024 per sviluppare la piattaforma YntraDose.
Che cos’è YntraDose
La tecnologia messa a punto consente di posizionare una sorgente di radiazioni direttamente vicino al tumore, distruggendo solo le cellule cancerogene senza danneggiare i tessuti sani.
YntraDose è un dispositivo medico basato su microsfere radioattive contenenti una sostanza che emette radiazioni capaci di distruggere le cellule tumorali in modo preciso. Come spiega Story, «le microsfere vengono miscelate a una colla biocompatibile che viene iniettata nel tumore. Solidificandosi, mantiene le microsfere in posizione consentendo la somministrazione mirata di una dose elevata di radiazioni con una singola applicazione». Concentrando la somministrazione delle radiazioni in modo selettivo sul sito della lesione, spiega il Ceo di BetaGlue, si evitano i danni ai tessuti sani circostanti, riducendo gli effetti collaterali rispetto ai trattamenti convenzionali.
«YntraDose – aggiunge Roberto Iezzi, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore della Radiologia d’Urgenza e Interventistica del Policlinico Gemelli di Roma – è una tecnologia versatile che può essere utilizzata come terapia autonoma o in combinazione con la chemioterapia. Il trattamento è tecnicamente semplice e minimamente invasivo, richiedendo solo l’inserimento percutaneo di un ago sottile direttamente nel tumore».
Il Policlinico Universitario Gemelli è partner di BetaGlue insieme al Politecnico di Milano, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e l’ospedale universitario Charité di Berlino.
Oncologia di precisione: risultati incoraggianti dai trial clinici
Dai primi risultati dei test clinici, come riferisce Colin Story, emerge non solo la sicurezza del trattamento, ma anche dati molto incoraggianti sull’efficacia nei pazienti con tumore al fegato: un profilo di sicurezza del 100%, una risposta completa al 21° giorno di trattamento nel 100% dei pazienti e una riduzione del tumore sempre al 21° giorno nell’86% dei casi. In altre parole, «tutti i pazienti nello studio hanno risposto al trattamento, e tutti tranne uno hanno mostrato una significativa riduzione della dimensione del tumore dopo soli 21 giorni».
Il sostegno della Fondazione ENEA Tech e Biomedical
«Supportare progetti come BetaGlue significa investire nel futuro della medicina di precisione, sempre più personalizzata, e rafforzare l’ecosistema medtech italiano favorendo innovazioni in grado di generare un impatto concreto sulla salute globale» sottolinea Giovanni Tria, presidente di ENEA Tech e Biomedical, che ricorda così gli obiettivi della Fondazione. «Creazione di poli di innovazione biotecnologici con una sinergia operativa tra ricerca accademica, clinica e industriale; sostegno a progetti imprenditoriali di forte innovazione tecnologica con modelli di partenariato pubblico/privato; supporto a start up, pmi innovative e spin off universitari che consentono il passaggio dalla ricerca all’industria; attrazione di investimenti esteri nel campo della biomedicina».
E in effetti l’iniezione di capitale da parte della Fondazione aiuta BetaGlue a perseguire l’obiettivo di portare la piattaforma YntraDose nei mercati europeo e statunitense e creare nuovi centri di sperimentazione clinica in Italia.