1,17 miliardi di euro: a questo ammontano gli investimenti in startup e imprese innovative in Italia nel 2023. Con una flessione per ammontare investito del 37% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dall’Osservatorio sul Venture Capital in Italia, realizzato dalla banca di investimento tech Growth Capital in collaborazione con Italian Tech Alliance, l’associazione del Venture Capital, degli investitori in innovazione e delle startup e PMI innovative.
L’ecosistema dell’innovazione italiano gode di buona salute: è stato detto durante la presentazione dei dati dell’ultimo trimestre 2023 dell’Osservatorio. 383 i milioni raccolti nel quarto trimestre dell’anno appena concluso, che ha visto confermata la presenza di investitori internazionali a testimonianza della maturazione dell’ecosistema italiano. L’investitore più attivo? CDP Venture Capital, seguito da Exor Seeds/Vento Ventures e Azimut.
“L’Osservatorio evidenzia come nel 2023 gli investitori si siano focalizzati in ambiti che hanno un impatto reale e concreto sul miglioramento delle condizioni di vita delle persone, come per esempio il Life Science” ha spiegato Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance, sottolineando come un’altra sfera che suscita forte interesse è quella delle attività legate allo sviluppo sostenibile, che ben si concilia con la destinazione delle risorse messe a disposizione del PNRR. “L’Osservatorio tratteggia un quadro positivo, soprattutto se si prende in considerazione la netta diminuzione della distanza che separa l’ecosistema italiano da quello degli altri Paesi guida a livello europeo”.
Life Science
Se Smart City è il settore con il maggior numero di round e Deep Tech quello con il più alto ammontare raccolto, il settore Life Science segue posizionandosi al secondo gradino del podio: nel quarto trimestre 2023 Deep Tech ha raccolto 127 milioni, Life Science 79 e Food & Agricolture 61.
Il settore Life Science ha raccolto complessivamente 186 milioni nel corso dell’anno. E le aziende attive nel settore sono anche tra i protagonisti dei top 5 deal del 2023: in testa troviamo Bending Spoons (100 milioni, Growth VC) e D-Orbit (100 milioni, Serie C) seguite da Nouscom (67,5, Serie C), AAVantgarde Bio (61 milioni, Serie A) ed Energy Dome (55 milioni, Serie B).
Il successo di AAVantgarde Bio
Paola Pozzi, partner di Sofinnova Partners, una delle principali società europee di Venture Capital nel settore delle scienze della vita che ha uffici a Parigi, Londra e Milano, ha illustrato l’operazione AAVantgarde Bio a margine della presentazione dei dati dell’Osservatorio sul Venture Capital in Italia.
“Abbiamo sette strategie di investimento dedicate solo al Life Science, con sette team dedicati di investimento che gestiscono complessivamente oltre 2,5 miliardi” ha puntualizzato Pozzi, presentando l’attività di Sofinnova Partners. “Abbiamo lanciato un fondo dedicato di investimenti in Italia e deciso di dedicare l’intero ammontare raccolto a creare impresa italiana, andando a cercare la migliore ricerca scientifica accademica. Siamo un early venture, un fondo che va a cercare progetti molto precoci in stadio di sviluppo per portarli fuori dalle accademie”.
L’obiettivo di Sofinnova Partners è far crescere le società in cui investe in modo che possano diventare dei player internazionali, competitivi a livello mondiale, ed è dunque in quest’ottica che viene strutturato l’investimento fin dal primo seed.
“AAVantgarde Bio – ha commentato Pozzi – è sicuramente un grande successo: la più grande serie A del biotech italiano. È nata con un finanziamento seed nel 2021 a un progetto di ricerca di eccellenza condotta al TIGEM, Istituto Telethon riconosciuto a livello internazionale. AAVantgarde Bio è partita dunque con un investimento seed di circa 4 milioni e poi in meno di un anno mezzo la società ha raccolto 61 milioni con investitori internazionali”.
Nel raccontare l’ottimo risultato raggiunto, Pozzi ha dunque sottolineato il ruolo importante che il Venture Capital può giocare nel consentire lo sviluppo di terapie avanzate per malattie genetiche e malattie rare supportando lo sviluppo di startup biotecnologiche innovative.