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Serena Williams: «Donne, neri, latini: investo in startup fondate da chi è ignorato dal Venture Capital»

Perché ne stiamo parlando
Serena Williams, la leggendaria campionessa di tennis afroamericana, ha recentemente postato su TikTok un video in cui parla dei suoi investimenti di Venture Capital in startup, destinati principalmente a donne, neri e persone sottorappresentate. Con Serena Ventures, fondata nel 2014, ha investito a oggi in 67 imprese.

«Donne, neri, latini: investo in startup fondate da chi è ignorato dal venture capital»

«Ho iniziato a investire in startup circa 15 anni fa, nel pieno della mia carriera di tennista. Dopo qualche tempo sono venuta a sapere che meno del 2% del Venture Capital mondiale è destinato a startup fondate da donne, e una percentuale ancora più bassa va a imprenditori di colore. Ho pensato: “se avessi voluto iniziare un’attività quando ancora non ero famosa non avrei avuto alcuna possibilità di raccogliere capitali”. È per questo che ho deciso di fondare una società di Venture Capital, e investire in startup fondate da chi per una serie di pregiudizi non ottiene fondi con facilità».

Serena Williams, 42 anni, leggendaria tennista afroamericana vincitrice di 23 Grandi Slam ritiratasi dalle competizioni nel 2022, ha fondato nel 2014 Serena Ventures. Investe in fase early stage (ticket massimo: 500mila dollari) in startup fondate in prevalenza da donne, neri, latini, e in genere da persone sottorappresentate. Ha recentemente postato su TikTok un video in cui racconta i risultati dei suoi investimenti: «Nel mio portfolio privato ci sono 85 società, di cui 14 hanno raggiunto lo status di unicorno, aziende valutate più di un miliardo di dollari». Gli investimenti di Serena Ventures sono invece 67, di cui 34 “diversity investments” (fonte: Crunchbase).

54% donne, 47% neri, 11% latini: i founder finanziati da Serena

Ma qual è la categoria in cui ricadono i fondatori delle società finanziate da Serena Ventures? «Donne (54%), neri (47%) e latini (11%)» spiega Williams nel video. «In genere, per il 79% ho investito in persone “sottorappresentate”. Ritengo che donne e persone di colore siano tutti imprenditori. Devono sopravvivere, a loro non sono offerte le stesse possibilità offerte ad altri. Inoltre hanno un vantaggio: sanno che devono lavorare di più per farcela». Non tutte gli investimenti rientrano in questa categoria. Tra le startup a cui ha dato fiducia, Masterclass, la piattaforma in streaming che consente di guardare centinaia di videolezioni in qualsiasi campo dai migliori del mondo («È stata la prima, mi sono letteralmente innamorata di queste otto persone che, chiuse in un garage di San Francisco, lavoravano alla loro idea, allora agli esordi» racconta). Ma anche Impossible Foods, che produce carne plant based, con ingredienti che provengono dal mondo vegetale, e Wave, la fintech che porta in Africa i pagamenti su mobile.

Nel portfolio anche startup della salute

Il 16% dei capitali investiti dal fondo Serena Ventures è destinato a startup nel campo della salute (fonte: VC Sheet). Tra queste, Huedo, fondata da una donna, Kimberly Wilson, piattaforma healthcare che fornisce assistenza sanitaria “equa” alle persone di colore: consente di avere accesso a una lista di operatori sanitari competenti “culturalmente”, che sanno cioè come prendersi cura delle categorie tipicamente trascurate o servite in modo insufficiente. Ed è fondata da un’altra donna, Arfa Rehman, anche Virtue Health, che ha prodotto un’app per migliorare la vita delle persone anziane. Teal Health sta invece sviluppando un prodotto che consentirà alle donne di effettuare il pap test in autonomia, e senza l’uso di uno strumento antiquato come lo speculum. E poi Alchemy43, catena di centri estetici dove effettuare microtrattamenti, fondata dalla chirurga estetica Sarmela Sunder. Il team Serena Ventures è composto da donne, al suo fianco come General Partner siede Alison Rapaport Stillman, laureata in Economia presso la Wharton School dell’Università della Pennsylvania e MBA presso la Harvard Business School.

«Il successo di Serena Williams nel Venture Capital mette in evidenza la sua capacità di sfruttare la sua prospettiva distintiva come leader donna di colore in un settore dove ce ne sono poche altre» ha dichiarato a Forbes Melanie Platt, esperta di fundraising. «Le sue storie di successo non sono semplicemente i racconti di una persona famosa, ma rivelano una profonda capacità di identificare e coltivare il potenziale delle startup fin dall’inizio. Gli investitori femminili ottengono un rendimento superiore del 1,8% rispetto ai loro colleghi maschi nel corso di tre anni, traducendosi in portafogli significativamente più grandi nel lungo termine».

Keypoints

  • Serena Williams, 42 anni, la leggendaria tennista afroamericana ritiratasi dalle competizioni nel 2022, ha fondato nel 2014 la società di venture capital Serena Ventures
  • Serena Ventures investe in startup fondate in prevalenza da donne (54%), neri (47%), latini (11%) e in genere da persone sottorappresentate (79%)
  • A oggi ha investito in 67 startup, mentre il portfolio personale della Williams comprende 85 società, di cui 14 unicorni
  • Il 16% dei capitali investiti dal fondo Serena Ventures è stato destinato a startup nel campo della salute. Tra queste, Huedo, piattaforma healthcare che fornisce assistenza sanitaria “equa” alle persone di colore e Virtue Health, che realizza app per migliorare la vita delle persone più anziane, entrambe fondate da donne

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