Sofinnova Partners, venture capital che opera nel settore delle scienze della vita, chiude la raccolta del fondo Sofinnova Biovelocita II superando l’obiettivo di raccolta con 165 milioni di euro. Il fondo, guidato dai partner Gabriella Camboni, Matthieu Coutet, Alex Leech e Zhizhong (Joel) Yao, ha ricevuto il supporto di alcune aziende farmaceutiche globali, tra cui Amgen, Bristol Myers Squibb e Pfizer, consolidando la sua strategia di accelerazione dell’innovazione biotecnologica.
Questo risultato, che porta Sofinnova a gestire di fatto il più grosso fondo biotech in europa, ha sottolineato Graziano Seghezzi, Managing Partner di Sofinnova Partners, ha evidenziato l’impegno di Sofinnova nel «promuovere l’innovazione, sostenendo gli imprenditori e plasmando il futuro dell’healthcare».
L’investimento in Bioclec
Contestualmente al lancio del fondo, che spiegano dalla società ha valutato finora 300 progetti, Sofinnova ha anche realizzato il primo investimento e cioè quello in Bioclec, co-fondata dal Professor Marco Colonna, esperto di livello mondiale in neuroimmunologia e ricerca sull’Alzheimer e guidata dall’Ad Gabriella Camboni.
Nato proprio dal programma di accelerazione Biovelocita II da 165 milioni di euro di Sofinnova Partners, Bioclec sta sviluppando nuove terapie mirate sulle cellule microgliali, le cellule immunitarie del cervello, per trattare il morbo di Alzheimer.
Le cellule microgliali sono fondamentali per la salute del cervello e attraverso di loro vogliamo rivoluzionare il trattamento del morbo di Alzheimer”, spiega Colonna nel comunicato. Stiamo percorrendo una nuova strada nel trattamento delle malattie neurodegenerative basandoci su una ricerca all’avanguardia per rimodellare il futuro dei trattamenti del morbo di Alzheimer”.
Bioclec si trova attualmente nella fase di ricerca per sviluppare interventi di modificazione del
funzionamento delle cellule microgliali per affrontare le urgenti esigenze mediche insoddisfatte dei pazienti affetti dal morbo di Alzheimer in tutto il mondo.
Sofinnova Partners e gli investimenti nel Life Science
Bioclec è solo l’ultima realtà in portafoglio a Sofinnova. A inizio marzo, il fondo ha infatti annunciato di aver raggiunto 1,2 miliardi di euro raccolti nell’ultimo anno, per tutta la sua piattaforma di strategie di investimento. Focus di questi nuovi fondi, alimentare l’innovazione nelle scienze della vita.
Dal 2018 a oggi, stando a quanto rilevato dal Database Listup, Sofinnova ha puntato sul Life science intanto investendo più di una volta, nel 2020 e nel 2024, in Genespire, azienda biotech specializzata in terapie geniche off-the-shelf per pazienti pediatrici con malattie genetiche.
Nel 2021 è stata la volta di un triplo investimento in AAVantgarde Bio, spin-off del Tigem, Alia Therapeutics, startup trentina, e Borea Therapeutics, startup innovativa con sede a Milano, tramite il Sofinnova Telethon Fund, il fondo dedicato agli investimenti nelle malattie genetiche rare. I tre investimenti seed, per un totale di 6 milioni di euro, puntavano a cercare e sostenere la scienza italiana e gli imprenditori per sviluppare aziende di livello mondiale nel campo delle malattie genetiche rare.