Su 443 milioni di euro investiti dal Venture Capital nel primo trimestre del 2024, 139 milioni sono andati al life science: è quanto emerge dal report trimestrale dell’Osservatorio sul Venture Capital in Italia realizzato da Growth Capital in collaborazione con Italian Tech Alliance e presentato lunedì 15 aprile alle OGR Torino e il 16 aprile al Viola Park di Firenze. Il settore, che ha totalizzato 13 round, è stato il secondo per ammontare di investimenti dopo il software.
Bending Spoons e Medical Microinstruments i due round più importanti
La cifra complessiva di 443 milioni, formata da 108 round, è costituita per il 55% da due round importanti: quello di Bending Spoons (144 milioni), tra i migliori sviluppatori di app al mondo, che ha portato la società milanese ad una valutazione di 2,55 miliardi di euro; e il round di 101 milioni di euro di MMI (Medical Microinstruments), scaleup fondata nel 2015 a Calci (Pisa) che ha sviluppato Symani, una soluzione robotica unica per la microchirurgia che combina innovazioni proprietarie, tra cui i microstrumenti da polso più piccoli al mondo, con tecnologie di riduzione del tremore e di motion scaling (riducendo il fattore di scala aumenta la risoluzione del movimento, ndr). Ne avevamo parlato qui.
Nella top 5 dei round importanti, quello di Everli, servizio che permette di fare la spesa online nei supermercati preferiti e di riceverla a casa (21 milioni), Contents, piattaforma guidata dall’Intelligenza Artificiale per la creazione di contenuti (16 milioni) e Casavo, piattaforma di instant buying (ammontare non pubblico). Il round di 101 milioni di MMI è la conversione in euro di un ammontare annunciato in dollari (110 milioni di dollari).
Alle Smart City il numero maggiore di investimenti, al software l’ammontare investito più alto
In generale, i segnali che emergono dal report sono positivi. Si rileva una crescita rispetto al quarto trimestre del 2023, che aveva registrato investimenti per 389 milioni e 88 round. «Il primo trimestre 2024 risulta essere il quinto di crescita continua e il migliore di sempre per numero di round» ha commentato Fabio Mondini de Focatiis, Founding Partner di Growth Capital. «Per la prima volta si è superato il record dei 100 round in un solo trimestre». Quanto ai settori, c’è stata una distribuzione abbastanza equa dei round. Smart City è quello che ne ha totalizzato il maggior numero (14 su 108), mentre il software è il settore che ha attirato il maggior numero di investimenti (154 milioni), seguito da life science (139 milioni) e Smart City (39 milioni).
Il life science nel primo trimestre 2024 ha registrato il 38% dei round e il 75% dell’ammontare dell’intero 2023
«Escludendo il mega round di MMI, ormai giunta al Serie C, il settore life science, con 38 milioni di euro, rimane comunque sul secondo gradino del podio, a brevissima distanza dai 39 milioni di euro di Smart City» continua Mondini de Focatiis. «Anche per numero di round, con 13 round raccolti, si registra una crescita del 46% rispetto alla media degli ultimi 3 anni. Difficile prevedere l’andamento per l’intero 2024, ma il fatto che nel Q1 il life science abbia già registrato il 38% dei round e il 75% dell’ammontare dell’intero 2023 fa ben sperare in un 2024 molto positivo per il settore, in linea con l’importante crescita in ammontare e dimensione media dei round registrata negli ultimi tre anni, confermando quindi la solida stabilità del settore».
Gli altri investimenti del life science
Ma quali sono gli altri 12 investimenti life science? Le notizie a disposizione riguardano solo sette di essi, perché cinque non sono stati resi pubblici. 11 milioni di euro sono andati a SQIM (ex Mogu Srl), startup specializzata in materiali bioprodotti dal micelio (radici dei funghi), con un round a cui hanno partecipato CDP Venture Capital, ECBF, Kering Ventures e Progress Tech Transfer. 10 milioni (guidato da Sunstone Life Science Ventures) a Resalis Therapeutics, startup torinese focalizzata sullo sviluppo di terapie oligonucleotidiche antisenso per il trattamento di disturbi metabolici. Angelini Ventures ha investito 7 milioni di euro su Nouscom, società italo-svizzera di immuno-oncologia in fase clinica. Infine, gli investimenti seed: 2,5 milioni di euro ad Addax Biosciences (sostituisce l’uso della formalina, tossica e cancerogena, come fissativo); 1,34 milioni a CaSRevolution (terapie innovative per le malattie neurodegenerative); 830mila euro a Cellex, che opera nel campo dell’ingegneria applicata alle biotecnologie. E 510mila euro a Sense4Med, specializzata nella progettazione e realizzazione di biosensori per la diagnosi della fibrosi cistica.
