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Dal sonno all’udito, i device indossabili diventano dispositivi di salute

Perché ne stiamo parlando
Il caso delle soluzioni Apple, come il rilevamento delle apnee notturne via smartwatch e l’uso delle auricolari come apparecchi acustici, si inserisce nel trend degli strumenti diagnostici integrati ai comuni wearable.

Dal sonno all’udito, i device indossabili diventano dispositivi di salute

Apple sta facendo passi da gigante all’interno del comparto healthcare, integrando nuove tecnologie all’interno dei dispositivi per migliorare il benessere delle persone e facilitare la diagnosi precoce di diverse patologie. Nello specifico, l’ecosistema si sta ampliando per includere funzionalità legate alla salute del cuore, della respirazione e – più di recente – dell’udito. Due delle principali innovazioni in questo ambito sono il rilevamento dell’apnea notturna tramite smartwatch (Apple Watch) e la trasformazione delle auricolari (AirPods Pro) in veri e propri apparecchi acustici. Queste novità rappresentano non solo un importante passo avanti tecnologico, ma anche una mossa strategica che posiziona l’azienda come un player di primo piano nel mercato della salute digitale.

Apnea notturna, un disturbo sottodiagnosticato

L’apnea notturna è una disfunzione del sonno che si manifesta attraverso ripetute interruzioni della respirazione durante il riposo notturno. Si tratta di una condizione che può verificarsi più volte nel corso della notte, comportando pause temporanee nel flusso d’aria che interrompono il normale ciclo del sonno.

Esistono diverse tipologie di apnea notturna, tra cui la più comune è quella ostruttiva del sonno (OSA), che è causata dall’ostruzione parziale o totale delle vie aeree superiori. In questo caso, i muscoli della gola si rilassano eccessivamente durante il sonno, impedendo il passaggio dell’aria. L’apnea centrale del sonno, invece, è legata a un malfunzionamento del sistema nervoso o cardiovascolare, dove il cervello non invia i corretti segnali ai muscoli che controllano la respirazione.

I rischi associati a questa condizione sono numerosi e seri, tra cui ipertensione, malattie cardiache, diabete di tipo 2, ictus e disturbi cognitivi. Inoltre, le interruzioni frequenti del sonno possono causare un peggioramento significativo della qualità del sonno, con conseguente stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione e un generale peggioramento del benessere quotidiano.

Nonostante la sua diffusione – si stima che circa un miliardo di persone nel mondo convivano con questa patologia – l’apnea notturna rimane una condizione spesso sottodiagnosticata. Questo accade perché molti pazienti non sono consapevoli delle loro difficoltà respiratorie durante il sonno, e i sintomi possono essere confusi con altre problematiche legate al riposo, come il russamento o l’insonnia. Il monitoraggio regolare e la diagnosi precoce diventano quindi fondamentali per la gestione del disturbo.

La salute cardiovascolare al polso

In risposta alla crescente necessità di strumenti che aiutino a monitorare la salute del sonno, Apple ha introdotto una nuova funzionalità nel suo ventaglio di soluzioni di salute: il rilevamento delle apnee notturne. Questa soluzione innovativa, sviluppata dalle Series 9 in poi, utilizza l’accelerometro dell’orologio per identificare quelle anomalie nei movimenti respiratori del polso che possono indicare possibili disturbi respiratori.

Il sistema raccoglie dati su un periodo di 30 giorni, consentendo un’analisi approfondita del respiro notturno per determinare se la persona soffre di apnea notturna, e se questa è moderata o grave.

Il grande vantaggio della soluzione è la sua integrazione in un dispositivo già di uso comune, come lo smartwatch, che molte persone indossano regolarmente, anche durante la notte. Grazie alla tecnologia avanzata e all’apprendimento automatico, l’Apple Watch è in grado di offrire un monitoraggio continuo senza la necessità di attrezzature specialistiche ingombranti, rendendo la gestione della salute più accessibile e meno invasiva.

I dati raccolti vengono presentati nella sezione Disturbi respiratori dell’app Salute, dove si può visualizzare il proprio stato di salute e, se necessario, condividere i risultati con il proprio medico per una valutazione più approfondita. Questa funzione consente, inoltre, di monitorare l’effetto sull’andamento respiratorio di fattori esterni come l’assunzione di alcol o farmaci, o la posizione durante il sonno.

Un ulteriore elemento rilevante della nuova funzionalità è la possibilità di monitorare la qualità del sonno in modo più completo: la condivisione con il medico dei dati raccolti nel tempo può portare a una diagnosi precoce e a trattamenti tempestivi, evitando complicazioni più gravi.

Ovviamente, la validazione clinica dell’algoritmo che Apple ha sviluppato per questa funzione è un elemento chiave: lo studio effettuato ha dimostrato che il sistema è affidabile e in grado di rilevare l’apnea notturna in diversi gradi di severità. Sebbene la funzionalità non abbia ancora ottenuto l’approvazione della Food and Drug Administration (FDA), negli Stati Uniti, il suo sviluppo rappresenta senza dubbio un notevole passo avanti nella gestione personalizzata della salute, soprattutto perché arriva da una delle big tech globali.

Se le auricolari diventano apparecchi acustici

Ormai sono anni che Apple sta investendo nel settore salute, con dispositivi e tecnologie che mirano a migliorare il benessere delle persone, oltre a favorire la diagnosi precoce e la prevenzione di numerose patologie. Dal monitoraggio del battito cardiaco alla misurazione dell’ossigeno nel sangue, fino alla possibilità di effettuare elettrocardiogrammi (ECG) o di identificare condizioni di stress, le funzioni a portata di smartphone sono sempre più numerose.

Oltre alla salute cardiovascolare, l’attenzione è sempre più rivolta all’udito. Con l’autorizzazione della FDA, le AirPods Pro di seconda generazione sono in grado di funzionare come veri e propri apparecchi acustici di grado clinico. Con la funzione Hearing Aid Feature, in particolare, gli AirPods permettono alle persone con perdita uditiva da lieve a moderata di migliorare la qualità del loro udito, senza bisogno di una prescrizione medica o l’intervento di uno specialista.

Il software, personalizzabile tramite l’app Salute, utilizza l’auto-regolazione per adattarsi alle esigenze specifiche di ciascun utente, permettendo di regolare volume, tono e bilanciamento direttamente attraverso gli auricolari. Gli AirPods Pro diventano così un’alternativa accessibile per amplificare i suoni in situazioni quotidiane, offrendo prestazioni comparabili a quelle di apparecchi acustici professionali.

Gli acquirenti potranno anche beneficiare di un test dell’udito integrato, che guida nel regolare l’audio in base alle proprie necessità, migliorando ulteriormente l’efficacia dell’apparecchio. Inoltre, Apple ha introdotto una modalità di Protezione dell’Udito, che riduce il volume in ambienti particolarmente rumorosi, come concerti o altri eventi, mantenendo però una qualità del suono vibrante e naturale.

Questa combinazione di funzionalità audio avanzate – come rimarca anche Apple stessa – può impattare anche sul benessere nella quotidianità, riducendo lo stigma legato all’uso degli apparecchi acustici tradizionali e aumentando l’accessibilità a una tecnologia spesso costosa e complessa.

Keypoints

  • L’ingresso di nuovi player nel comparto health sta generando nuove possibilità di gestione della salute individuale tramite wearable
  • Apple sta integrando nei propri dispositivi indossabili alcune tecnologie avanzate per migliorare il benessere delle persone
  • Con lo smartwatch, per esempio, è diventato possibile rilevare le apnee notturne e monitorare i disturbi respiratori
  • I dati dell’apnea notturna possono essere condivisi con i medici, per diagnosi precoci e terapie più mirate
  • Le auricolari di nuova generazione sono state approvate dalla FDA statunitense come veri e propri apparecchi acustici
  • La funzione Hearing Aid Feature delle auricolari permette di regolare l’audio in base alle esigenze uditive
  • La disponibilità di auricolari con funzionalità da apparecchio acustico può contribuire a ridurre lo stigma degli apparecchi tradizionali

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