Digital Health

La digital mental health secondo il modello di Serenis, raccontato dalla co-fondatrice Silvia Wang

Perché ne stiamo parlando
Senza barriere all’ingresso, attenta alla privacy e personalizzata: è questa la visione della salute mentale digitale proposta dalla startup milanese che si è distinta nel panorama italiano health-tech, tra algoritmi di AI che abbinano utenti a psicologi e frequenti campagne di sensibilizzazione ed educazione.

La digital mental health secondo il modello di Serenis, raccontato dalla co-fondatrice Silvia Wang
Silvia Wang, Co-Founder, Serenis

Normalizzare il supporto di professionisti per la tutela della salute mentale è il primo passo per superare i luoghi comuni che riguardano la figura dello psicologico e abbattere le barriere che impediscono alle persone di accedere a un percorso di psicoterapia. Si tratta di un aspetto culturale che riguarda tutto il sistema salute, ma allo stesso tempo è anche un’opportunità imprenditoriale per un filone di mercato – quello della digital mental health – che ha ancora enormi potenzialità di crescita.

Se da un lato occorre sensibilizzare la popolazione e le organizzazioni sull’importanza della terapia psicologica, la tecnologia permette di avere a disposizione informazioni, servizi personalizzati e strumenti supplementari. In questo modo diventa più semplice superare le resistenze personali e i preconcetti che impediscono a molte persone di avere un primo contatto con un professionista della salute mentale. Ne abbiamo parlato per INNLIFES con Silvia Wang, Co-fondatrice di Serenis, la startup milanese fondata nel 2021 che offre servizi di psicoterapia online su misura, e che ha tra le peculiarità della propria offerta l’accessibilità dei costi e una particolare attenzione a sicurezza e privacy degli utenti.

Silvia Wang, in che modo state affrontando e gestendo lo stigma che spesso accompagna tutto ciò che riguarda la mental health?

«La salute mentale dovrebbe essere un diritto per tutti, e la figura dello psicoterapeuta dovrebbe essere concepita come un supporto per il benessere mentale, anzitutto per migliorare il rapporto con se stessi e con gli altri. La nostra strategia per abbattere lo stigma legato alla salute psicologica è una strategia integrata: da un lato la piattaforma online aiuta le persone ad avere un primo contatto con un professionista, dall’altro la digitalizzazione dell’esperienza offre la possibilità di cercare supporto psicologico in modo discreto e sicuro. Questo riduce la paura del giudizio e dello stigma sociale: la possibilità di ricevere supporto in un ambiente privato e confidenziale è fondamentale per quelle persone che altrimenti esiterebbero a rivolgersi a un terapeuta. Inoltre, credo sia importante normalizzare le conversazioni sulla salute mentale, attraverso la promozione di campagne di comunicazione, di educazione e di sensibilizzazione. Questo contribuisce anche a coinvolgere altre aziende e organizzazioni nel fare la loro parte, abbattendo i pregiudizi e favorendo una maggiore accettazione sociale del tema».

Che differenze e analogie ci sono tra l’offrire una soluzione come quella di Serenis alle singole persone oppure alle aziende?

«Quando si interviene sul singolo individuo l’elemento fondamentale è il focus sulla personalizzazione del percorso terapeutico: ognuno ha esigenze specifiche e per questo ha necessità di un trattamento su misura, basato su una valutazione approfondita delle problematiche individuali. Questo approccio personalizzato permette di affrontare in modo mirato i vari aspetti della salute mentale di ciascuno, contribuendo a rendere più coinvolgente il percorso. Nel rivolgersi alle aziende, invece, si unisce l’esperienza del singolo a programmi di benessere mentale collettivi. Questi ultimi possono includere sessioni di gruppo e workshop formativi, progettati per allinearsi con le politiche aziendali di wellness e per promuovere un ambiente di lavoro sano. L’idea alla base è quella di lavorare sul benessere mentale in ogni aspetto della vita, promuovendo un sistema sempre più attento alle esigenze individuali di benessere psicologico».

Quali sono le tecnologie più d’avanguardia di cui Serenis fa uso, e quale tipo di infrastruttura è necessaria?

«La tecnologia è un elemento centrale all’interno del processo innovativo del mondo della psicoterapia online. La nostra piattaforma si basa su sistemi di videoconferenza sicuri e criptati, che garantiscono la privacy delle sessioni di terapia online. Anche la sicurezza dei dati è una nostra priorità: vengono adottate rigorose misure di protezione per assicurare che tutte le informazioni personali siano trattate con la massima riservatezza. Inoltre, il sistema di abbinamento degli utenti ai terapeuti più adatti alle loro esigenze specifiche utilizza algoritmi di Intelligenza Artificiale in continuo sviluppo e perfezionamento. Questo matching si basa su vari parametri, come le preferenze personali, le competenze dei terapeuti e le problematiche da trattare, con lo scopo di ridurre il rischio di inefficacia del percorso e valorizzando ogni professionista coinvolto».

In che misura un modello di business come quello di Serenis può essere replicabile in altre aree della salute, al di là del supporto psicologico?

«Il nostro modello, basato sul digitale, sull’accessibilità e sulla creazione di consapevolezza, permette ai pazienti di ricevere assistenza sanitaria da remoto, riducendo barriere geografiche e temporali, e si pone l’obiettivo di incentivare sempre più persone a intraprendere un percorso terapeutico. Può certamente essere applicato anche ad altri settori nell’ambito health, magari migliorando la personalizzazione dei trattamenti attraverso l’utilizzo di algoritmi per abbinare pazienti e specialisti. L’innovazione tecnologica permette anche di rafforzare la sicurezza delle comunicazioni e proteggere la privacy dei pazienti. Tuttavia, la replicabilità richiede attenzione a regolamentazioni specifiche, qualità delle cure e accesso alla tecnologia, per garantire un’implementazione che sia efficace e sostenibile».

Quali resistenze avete trovato da parte di psicologi e clienti? E come le avete gestite?

«Per quanto riguarda gli psicologi, una delle principali resistenze è stata la preoccupazione per la qualità della terapia online rispetto a quella dal vivo: molti professionisti temevano che la mancanza di interazione fisica potesse compromettere l’efficacia del trattamento. Abbiamo risposto ribadendo le parole dell’ordine degli psicologi, secondo cui l’efficacia della terapia online è al pari di quella offline, anche se ovviamente per l’online è necessaria una formazione specifica per i terapeutici sull’uso delle tecnologie e sulle best practice. Inoltre, abbiamo implementato sistemi di supporto continuo per i terapeuti, inclusi gruppi di supervisione e consulenze tecniche, per assicurare la riuscita delle sedute online e garantendo la tutela della salute degli utenti. Dal lato delle persone che si affidano a una soluzione come la nostra per gestire questioni di mental health, le resistenze maggiori includono la diffidenza verso la sicurezza, la privacy delle sessioni online e la paura che l’anonimato potesse essere compromesso. Anche sotto questo punto di vista abbiamo cercato di alleviare queste preoccupazioni garantendo l’utilizzo di piattaforme sicure che rispettano le normative sulla privacy dei dati: tutto questo è alla base di qualsiasi attività online che riguarda la salute».

Di recente Serenis ha costruito una partnership con X Factor: cosa rappresenta questa iniziativa?

«L’alleanza, stretta per l’edizione di X Factor del 2023, non fa che sottolineare l’impegno di Serenis nel promuovere la salute mentale in contesti non tradizionali, per avvicinare il grande pubblico al nostro messaggio. Ogni occasione è utile per normalizzare la psicoterapia e divulgare esperienze utili per convincere le persone a farsi aiutare nell’ambito del benessere psicologico. Attraverso X Factor abbiamo avuto la possibilità di veicolare messaggi chiave sulla salute mentale in modo efficace e utilizzando piattaforme di intrattenimento per educare e sensibilizzare il pubblico su temi ancora troppo spesso stigmatizzati».

Keypoints

  • Serenis è una startup milanese che dal 2021 offre servizi di psicoterapia online con particolare attenzione al matching paziente-terapeuta
  • L’informazione e la personalizzazione aiutano a superare quelle resistenze individuali che spesso impediscono l’accesso alla psicoterapia
  • Adattare il trattamento di mental health alle esigenze specifiche di ciascuno è una delle chiavi dell’attività di Serenis
  • Il benessere psicologico individuale e la creazione di un contesto lavorativo sano e inclusivo vanno di pari passo
  • Videoconferenze protette e algoritmi di intelligenza artificiale per abbinare terapeuti e pazienti sono tra le tecnologie più utili
  • Promuovere la salute mentale attraverso i canali dell’intrattenimento è indispensabile per sensibilizzare il grande pubblico sul tema

 

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