«L’Europa deve credere nelle proprie capacità e puntare a essere la migliore in settori chiave come la farmaceutica e la produzione di chip». È l’auspicio di Roberto Viola, Direttore generale della Dg CNECT (Direzione generale delle comunicazioni, delle reti, dei contenuti e delle tecnologie) presso la Commissione europea, intervenuto al vertice della seconda edizione dell’EDIH Network Summit 2024.
Lo scopo della due giorni è stato quello di riunire le principali parti interessate della rete European Digital Innovation Hubs (EDIH), compresi i rappresentanti di vari gruppi di lavoro tematici, autorità nazionali e gruppi di esperti.
Viola: «AI Act un vantaggio competitivo per l’Ue»
«Gli EDIH sono e saranno attori fondamentali in grado di guidare il cambiamento e la creazione di un “continente dell’Ai”. Oltre l’80% sono già attivi nell’Intelligenza artificiale, alcuni specializzati al 100%», spiega il direttore generale della Dg CNECT. «In questo contesto, l’Ai Act rappresenta un marchio di fiducia per un’Intelligenza artificiale sicura “made in Europe”», sottolinea Viola che affronta, durante il suo intervento, il tema degli investimenti nell’Ai da parte di aziende come xAI di Elon Musk e Amazon del fondatore Jeff Bezos. Non si preoccupa che queste possano diventare un ostacolo per l’innovazione in Europa.
«L’AI Act è ben implementato e sarà un vantaggio competitivo per l’Ue», è convinto. Infine, delinea le tre principali priorità per gli EDIH nell’era dell’Ai: persone (attrarre le persone giuste per guidare il processo di assistenza e co-creazione); risorse (garantire risorse per potenziare le capacità dei EDIH); specializzazione (concentrarsi su settori verticali specifici come la sanità, l’agricoltura e la robotica).
EDIH: cosa sono e su quali tecnologie si concentrano
La rete European Digital Innovation Hubs (EDIH) è la forza trainante della digitalizzazione europea. Con il sostegno della Commissione europea, la rete consiste in una comunità di esperti di tecnologia che lavorano insieme per aiutare e assistere le imprese e le organizzazioni europee nel loro percorso verso la trasformazione digitale.
Attualmente l’Europa conta 224 EDIH, l’Italia 36. Di questi, 16 operano nei settori Health care e Life Sciences. Si tratta di: Ap-EDIH, CATCH atMIND, DANTE, Tuscany X.0, IP4FVG-EDIH, ER2Digit, R.O.M.E. Digital Hub, ARTES 5.0, CETMA-DIHSME, CHEDIH, EDIH4DT, UDD, BIREX plus plus, DIS-HUB, P.R.I.D.E. ed EXPAND. Molti di questi hub si concentrano su tecnologie chiave come l’Ai appunto, l’high-performance computing (HPC) e la sicurezza informatica (cybersecurity).
L’obiettivo principale è supportare le piccole e medie imprese e la pubblica amministrazione (Pa) nella transizione digitale, offrendo competenze, formazione e accesso a tecnologie avanzate. Tra i servizi: test di tecnologie prima dell’investimento, formazione, supporto per la ricerca di finanziamenti, networking e accesso a infrastrutture di ricerca. Alcuni hub hanno un focus nazionale, mentre altri si concentrano su regioni specifiche come la Puglia, la Toscana, l’Umbria e il Friuli-Venezia Giulia.