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Intelligenza Artificiale: Lombardia prossimo polo mondiale?

Perché ne stiamo parlando
Al primo posto per numero di startup innovative, quasi 4mila, la Lombardia si pone come realtà prossima a un salto di qualità. Fresca dell’inaugurazione del Tribunale dei brevetti, presenta molti spazi per l’Intelligenza Artificiale: dall’ambito sanitario a quello delle imprese. A patto che ci siano regole chiare.

Intelligenza artificiale: Lombardia prossimo polo mondiale?

Sulla bocca di tutti da molto tempo, l’Intelligenza Artificiale per la maggior parte delle persone resta ancora un mistero che spaventa. Le implicazioni sono molte, prevalentemente legate alla regolamentazione nel campo della tutela della privacy. Le occasioni pure sono numerose, se usata in maniera intelligente e consapevole. In ambito sanitario, l’uso dati può rivelarsi un prezioso strumento per campagne vaccinali mirate, monitoraggi e relativi studi. In campo imprenditoriale, l’AI può essere determinante per ottenere una maggiore competitività, con la riduzione di costi e tempi e l’ottenimento di diagnosi in breve tempo, potendo così attivare cure con il conseguente benessere del paziente e miglioramento della qualità della vita generale.

Ma se l’innovazione corre veloce, molto più lenta è la parte che la regolamenta, appesantita anche dal dibattito che tutto ciò innesca: limitare l’avanzata tecnologica, in nome di norme che la rincorrono, o affidarci a queste ultime per evitare l’uso anarchico di dati che può intaccare la dignità della persona?

Tutto questo è stato oggetto di discussione nell’ambito del convegno tenutosi presso la regione Lombardia sugli Stati generali dell’AI. Presenti Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, e Alessandro Fermi, Assessore Regionale all’Università, Ricerca e Innovazione. Sono inoltre intervenuti Francesca Pasinelli, Direttore Generale Fondazione Telethon, Sergio Dompé, Presidente Esecutivo Dompé Farmaceutici, Ferruccio Resta, Presidente Centro nazionale per la Mobilità Sostenibile; Gianmario Verona, Presidente Fondazione Human Technopole, Stefania Di Bartolomeo, Founder e CEO di Physis Investment, Uljan Sharka, Founder e CEO di iGenius, Oreste Pollicino, Professore Ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università Bocconi e Cosimo Accoto, filosofo e research affiliate and fellow presso l’MIT di Boston.

“Sistema snello ma competente”

Con 208 startup attive nelle Life Sciences, la Lombardia si colloca al primo posto fra tutte le regioni italiane per la ricerca e la tutela della stessa.

Fondazione Telethon è eccellenza in questo settore. Focalizzata sulla ricerca nell’ambito delle malattie genetiche rare, è capace di ottenere ottimi risultati spendendo relativamente poco. Parlando delle condizioni ideali per creare l’ecosistema nel quale le startup possono nascere e crescere, dando lavoro, generando innovazione e cultura d’impresa, Pasinelli: «occorre però guardare ai fattori abilitanti» perché tutto ciò si realizzi. «Come ente non solo di ricerca, ma di finanziamento alla ricerca, abbiamo studiato e copiato i modelli che funzionano, ovvero quelli anglosassoni, americano in particolare. Si parla di sistema snello, che premi il merito. Ma va premiato attraverso il coinvolgimento di esperti veri della materia, in grado di dare un vero contributo su uno specifico progetto. C’è una grande differenza tra copiare il modello, prendendone gli elementi di successo,  e scimmiottarlo. In quest’ultimo caso si introducono errori importanti. Quando dunque si parla di modello pubblico di finanziamento della ricerca, credo che un primo fattore determinante sia mettere in piedi un sistema di distribuzione dei fondi competente, a cominciare dalla definizione del bando».

E parlando dell’Intelligenza Artificiale, Pasinelli specifica quindi: «Se vogliamo dare un incoraggiamento su come rendere competitiva l’AI, anche con fondi pubblici, bisogna farlo in modo competente». Il Covid e l’emergenza che ha generato con la conseguente corsa ai vaccini e lo stanziamenti di ingenti fondi da parte dei governi ha fatto scuola: «Sarebbe corretto analizzare il modello di sviluppo dei vaccini, capendo quali sono stati i fattori abilitanti», prosegue Pasinelli. «Non è  iniziato tutto con il Covid, ma con l’insorgenza della pandemia si è fatto leva su un lavoro pregresso e sulla capacità, in particolare, del governo americano di attivarsi in modo efficace e immediato. Tutto questo è un modello che andrebbe studiato, perché se applicato in modo continuativo potrebbe valere per qualunque tecnologia o scienza emergente. E allora sì che si avranno dei vantaggi dall’Intelligenza Artificiale».

L’AI, un grande abilitatore nella ricerca

«Lo è assolutamente in termini di costi e di tempi», precisa Pasinelli. «La capacità di fare diagnosi in tempi brevissimi quando fino a poco tempo fa potevano servire anche anni per determinare una diagnosi di una malattia genetica rara è straordinariamente più elevata adesso. Questo perché è possibile leggere sequenze genomiche in tempi brevissimi, potendo così interpretarle, confrontandole con tutto quello che esiste nei grandi database. Si può quindi individuare un effetto e la possibilità di intervento in tempi rapidi».

«50% della ricerca italiana passa da qui»

Il sistema della ricerca in Italia è molto cambiato negli anni, favorendo il valore del territorio e la competizione. Ne è convinto Dompé, che aggiunge: «Da imprenditore vorrei che il finanziamento pubblico premiasse di più istituti che sostengono la competizione. Con il Politecnico abbiamo lavorato circa una decina d’anni sull’uso dell’Intelligenza Artificiale, applicandola proprio alle pandemie. Dalla Lombardia passa il 50% della ricerca del nostro Paese, perché è concentrata sulle competenze”.

Al via il progetto Lombard-IA

Fermi ha ufficialmente dato il via all’iniziativa che punta a creare un ecosistema in grado di promuovere la crescita economica e l’innovazione attraverso l’IA. La Regione ha quindi stanziato 100 milioni di euro per fare della Lombardia un centro di eccellenza nazionale ed europeo nello sviluppo e nell’adozione delle tecnologie di Intelligenza Artificiale, creando un dialogo costante con gli stakeholder nella definizione delle linee guida e dell’orientamento di futuri investimenti.

Keypoints

  • AI: le implicazioni sono molte, prevalentemente legate alla regolamentazione nel campo della tutela della privacy
  • L’AI può essere determinante per ottenere una maggiore competitività
  • Con la riduzione di costi e tempi, l’ottenimento di diagnosi in breve tempo, si possono attivare cure mirate
  • La Lombardia si colloca al primo posto fra tutte le regioni italiane per la ricerca e la tutela della stessa
  • Partito il progetto Lombard-IA per fare della regione un hub internazionale dell’AI

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