Un nuovo brevetto per migliorare la qualità delle cure sanitarie “made in Unipa”, l’Università degli Studi di Palermo. L’innovazione consiste in un sistema centralizzato che permette la condivisione sicura ed efficiente di dati radiologici (immagini e referti) tra strutture sanitarie diverse, garantendo l’interoperabilità tra i diversi sistemi RIS (Radiology Information System) e PACS (Picture Archiving and Communication System). Gli inventori sono Emanuele Grassedonio e Riccardo Raspante del dipartimento biomedicina, neuroscienze e diagnostica avanzata. A differenza dei sistemi attualmente in uso, il sistema utilizza una VPN (Virtual Private Network) per assicurare la protezione dei dati sensibili e centralizza le richieste di ricerca tramite un Server Broker che si interfaccia con i server locali delle strutture sanitarie.
Abbiamo intervistato Emanuele Grassedonio.
Quali benefici sulla personalizzazione delle cure?
«Il sistema brevettato offre numerosi benefici per la personalizzazione delle cure dei pazienti, in quanto consente un rapido accesso alle informazioni radiologiche di cui si ha bisogno. Il primo è l’accesso immediato e storico completo: la possibilità di consultare in modo centralizzato l’intera storia clinica radiologica del paziente, anche da strutture diverse, permette ai medici di avere una visione completa delle condizioni del paziente e monitorare l’evoluzione di patologie specifiche senza ripetere esami, riducendo l’esposizione a radiazioni.
Integrazione con il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE): il sistema prevede l’integrazione con il Fascicolo Sanitario Elettronico, che raccoglie e conserva le informazioni mediche del paziente, come storia clinica e prescrizioni. Questa integrazione consente al medico di accedere rapidamente a informazioni chiave, migliorando la precisione delle diagnosi e permettendo decisioni terapeutiche personalizzate basate sull’intero quadro clinico del paziente.
La terza è la riduzione dei tempi di risposta: la centralizzazione e l’automazione del processo di condivisione dei dati tra strutture sanitarie diverse permette una risposta più rapida alle richieste di accesso, garantendo che il paziente riceva le cure di cui ha bisogno nel minor tempo possibile. Questo è particolarmente vantaggioso per pazienti con patologie croniche o urgenti, che possono beneficiare di cure più tempestive e mirate.
Infine, la collaborazione multidisciplinare: la piattaforma facilita la collaborazione tra specialisti che, accedendo alle stesse informazioni da diverse strutture, possono lavorare insieme per definire un piano di cura ottimale per il paziente, con approcci specifici e personalizzati basati su dati clinici condivisi. Questi benefici migliorano significativamente la personalizzazione e la qualità delle cure, poiché ogni intervento terapeutico può essere adattato alle esigenze specifiche del paziente sulla base di una documentazione clinica completa e condivisa».
L’obiettivo del progetto è quello di migliorare l’efficienza e la sicurezza nella gestione e condivisione dei dati radiologici tra strutture e la sua implementazione ridurrebbe la duplicazione di esami, diminuendo i costi sanitari e migliorando la qualità delle cure. Quali sono le analogie e le differenze con il Fascicolo sanitario elettronico?
«Entrambi i sistemi sono orientati a migliorare l’efficienza e la sicurezza della gestione e condivisione dei dati sanitari. Tra le analogie sicuramente è necessario menzionare la centralizzazione dei dati clinici, le garanzie di sicurezza e privacy dei dati ed un accesso rapido da parte degli operatori responsabili autorizzati. Per quanto riguarda le differenze, mentre il FSE include una vasta gamma di dati sanitari del paziente (referti, anamnesi, prescrizioni, ecc.), il sistema brevettato si concentra specificamente su dati radiologici, come immagini e referti associati, ottimizzando l’accesso a questa tipologia di informazioni.
Inoltre, il FSE raccoglie dati da diverse fonti ma senza specifiche integrazioni dirette con i sistemi RIS/PACS, e per questo necessita una diversa architettura informatica. In sintesi, mentre entrambi i sistemi mirano a migliorare l’efficienza e la qualità delle cure, il sistema brevettato è ottimizzato per la condivisione di dati radiologici tra strutture, con funzioni specializzate per il recupero e la gestione delle immagini diagnostiche, completando così il Fascicolo Sanitario Elettronico senza sovrapporsi».
Quale fascia di popolazione può beneficiare maggiormente di questo sistema?
«La fascia di popolazione che beneficia maggiormente di questo sistema include tutti i pazienti che necessitano di esami radiologici, in particolare tutti coloro che hanno una storia radiologica (es. pazienti che soffrono di patologie croniche o, più in generale, con pregressi accessi in strutture sanitarie per l’esecuzione di esami radiologici). Il sistema è particolarmente utile per quei pazienti che devono condividere referti tra strutture diverse e per ridurre la ripetizione di esami diagnostici, migliorando la qualità del servizio e riducendo l’esposizione a radiazioni. Inoltre, i radiologi ed altri operatori sanitari gioverebbero dall’accesso di tali informazioni, migliorando l’accuratezza diagnostica».
Quali sistemi sono stati adottati in tema di sicurezza dei dati?
«I dati personali dei pazienti vengono gestiti tramite connessioni VPN crittografate, che garantiscono la sicurezza e la protezione dei dati sensibili durante la trasmissione. Il sistema è conforme agli standard di sicurezza e privacy imposti dalle normative vigenti, come il GDPR, e richiede il consenso informato del paziente per la condivisione e l’archiviazione dei dati».
Sul fronte della didattica, in che modo può supportare la formazione degli studenti e delle studentesse?
«In ambito didattico potrebbe migliorare la formazione degli studenti in ambito radiologico, sfruttando un training di refertazione su una coorte di pazienti molto più ampia rispetto a quella di una singola struttura sanitaria. Inoltre gli studenti potranno accedere a un ambiente tecnologico avanzato per apprendere le competenze necessarie nel campo dell’informatica sanitaria e della radiologia digitale. In ultimo questa infrastruttura potrebbe essere utilizzata per lo sviluppo, il miglioramento e l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale come machine learning».
L’obiettivo del progetto è migliorare l’efficienza e la sicurezza nella gestione e condivisione dei dati radiologici tra strutture e la sua implementazione ridurrebbe la duplicazione di esami, diminuendo i costi sanitari e migliorando la qualità delle cure. Il sistema presenta delle caratteristiche uniche, come l’approccio centralizzato e sicuro basato su un server broker che funziona come nodo principale per tutte le richieste tra le strutture sanitarie affiliate.