È di qualche giorno la notizia dell’ottenimento della Certificazione Top Employer da parte di AstraZeneca Italia. Un traguardo che identifica le aziende che garantiscono ai propri dipendenti opportunità di formazione e sviluppo professionale ed elevati standard di qualità dell’ambiente di lavoro.
Ma quali sono le caratteristiche su cui è necessario lavorare per creare ambiti di eccellenza? Ne abbiamo parlato con Maria Angela Lentini, HR Director di AstraZeneca Italia.

Dottoressa Lentini, AstraZeneca Italia ha annunciato di aver ricevuto anche per il 2024 la Certificazione Top Employer: cosa ha significato per voi in passato e cosa significa oggi?
La Certificazione Top Employer è per me, per il team HR e per tutta l’azienda motivo di orgoglio e grande soddisfazione. È un riconoscimento importante, che dimostra il costante impegno della nostra organizzazione a conoscere e riconoscere il talento all’interno e all’esterno dell’azienda, a garantire che le persone siano ascoltate e supportate nel loro percorso aziendale e a valorizzare il bagaglio personale, culturale e di esperienze di ognuno, convinti sia una leva per migliorarci, anche attraverso l’arricchimento reciproco.
Aver ottenuto questa certificazione per il decimo anno consecutivo, entrando per la prima volta nella Top 10 su 148 aziende certificate in Italia, testimonia come oggi sia essenziale essere all’avanguardia, non solo dal punto di vista scientifico, ma anche da quello dell’attenzione e cura delle proprie persone.
Quali sono le iniziative da voi adottate per garantire il gender balance?
Ci impegniamo costantemente nel garantire l’equilibrio/bilanciamento in ogni sua forma, inclusa la parità di genere. Riteniamo questo approccio fondamentale per il nostro successo ma soprattutto necessario per contribuire, nel nostro piccolo, a costruire una società che garantisca maggiore equità.
Implementiamo azioni volte a colmare il gap salariale tra uomini e donne che hanno lo stesso ruolo e le stesse responsabilità, una disparità legata a una cultura patriarcale. Si tratta di un percorso che abbiamo iniziato alcuni anni fa e il nostro obiettivo è quello di portarlo a compimento entro la fine di quest’anno. Di recente, abbiamo lanciato una nuova policy sulla genitorialità, che riconosce la parità di ruolo della figura genitoriale. Stiamo lavorando ad un’ulteriore certificazione, quella della parità di genere, che richiede il rispetto di parametri molto rigorosi.
Inoltre, ormai da anni, grande attenzione viene dedicata all’equilibrio nella composizione dei team. Un dato che mi piace citare è che il 46% dei manager in azienda è donna e il 51% delle donne manager ricopre posizioni apicali. Generalmente nelle aziende i ruoli apicali sono ricoperti per la maggioranza da uomini: noi invertiamo il trend!
In quali aspetti ritiene che la formazione dei dipendenti e l’attenzione al loro benessere possano contribuire a migliorare la cultura sociale delle aziende?
La formazione continua e il benessere a 360 gradi sono aspetti fondamentali per l’azienda. Il mondo del lavoro di oggi è ben diverso da quello di qualche anno fa: è in continua evoluzione e, per avere successo nel nuovo contesto, le aziende devono abbracciare un modello di lavoro che metta al centro le proprie persone, investendo sul loro sviluppo e prendendosi cura del loro benessere psico-fisico. La costruzione di una cultura del benessere, guidata da una leadership sempre più inclusiva e vicina ai bisogni delle persone e congiunta ad un constante investimento in formazione personale e professionale, è il primo passo per avere collaboratori più consapevoli, più felici e quindi più produttivi, orgogliosi di far parte dell’azienda in cui lavorano. Avere a cuore il benessere dei propri collaboratori significa avere a cuore il loro sviluppo e permettere loro il raggiungimento di un sano equilibrio vita-lavoro. Questo genera un forte senso di appartenenza e migliora sensibilmente la cultura dell’azienda.
Avete istituito un Leadership Manifesto: di cosa si tratta?
Il Leadership Manifesto è un decalogo di comportamenti virtuosi da rispettare e mettere in pratica ogni giorno a tutti i livelli dell’organizzazione al fine di collaborare meglio e raggiungere i nostri obiettivi più ambiziosi. È il frutto del lavoro dei Leader che, attraverso confronti interni ed esterni all’azienda, dibattiti, riflessioni e grande spirito di squadra, hanno co-creato quello che è diventato un modello di Leadership a cui ispirarci, fatto di comportamenti concreti da attuare giorno dopo giorno, nella quotidianità del nostro lavoro.
Vede, si tratta di un’iniziativa a cui tengo particolarmente e che sta avendo un impatto positivo all’interno della nostra azienda. Ma è stato anche un esperimento sfidante, che ha coinvolto diversi livelli dell’organizzazione e che ha richiesto un grande investimento di energia. Una bussola che ci guida, quindi, e nella quale si parla di cultura dell’errore, del valore del feedback, di cross-fertilizzazione e dell’importanza di dedicare tempo all’ascolto.
Lo scorso anno avete raggiunto un traguardo che riguarda da vicino il team HR, la Certificazione Best HR Team 2023: qual è la formula vincente?
Credo molto nell’inclusività, di idee, opinioni ed esperienze. Penso sia stato questo a fare la differenza all’interno del nostro team, una squadra composta da persone fantastiche e appassionate, diversissime tra loro. Sono loro molto riconoscente per la dedizione e la qualità del lavoro che svolgono ogni giorno.