Curare significa, anche, inquinare, produrre rifiuti e impattare sull’ambiente che ci circonda. Il 4,4% dell’impronta ecologica globale (pari a 2 gigatonnellate di CO2 equivalente) è prodotto dalle strutture sanitarie di tutto il mondo che, di conseguenza, sono chiamate a rivedere i propri processi e attività nell’ottica di un miglior efficientamento energetico, minor spreco e maggiore riciclo dei rifiuti. A livello globale esiste un network al quale hanno già aderito quasi 2000 membri, che aiuta ospedali, strutture e organizzazioni sanitarie a migliorare il proprio impatto ambientale attraverso strumenti innovativi, analisi, report e diversi progetti. Si chiama Global Green and Healthy Hospitals (GGHH), è attiva in 80 Paesi in tutto il mondo, tra cui l’Italia con 8 strutture sanitarie che hanno già aderito al network.
Che cosa è il Global Green and Healthy Hospitals
Di fronte al surriscaldamento globale e ai rischi causati dall’emergenza climatica, anche il settore sanitario non può restare escluso dalle azioni necessarie a preservare la salute dell’ambiente e del pianeta nel quale viviamo. Quello della sanità, infatti, è un settore che inquina come (e più) di tanti altri, a causa da un lato del massiccio quantitativo di energia necessaria a sostenerlo, dall’altro da uno smaltimento dei rifiuti più complesso (per la contaminazione di materiale biologico) che in altri ambiti. Gli ospedali e le strutture sanitarie, così come le aziende di tutto il mondo, sono dunque chiamate ad adeguare i propri processi nell’ottica di una maggiore sostenibilità. Il Global Green and Healthy Hospitals è una rete globale di ospedali, strutture e organizzazioni sanitarie che rispondono proprio a questo obiettivo: ridurre la propria impronta ecologica e promuovere la salute pubblica e ambientale.
La rete Global Green and Healthy Hospitals conta, ad oggi, oltre 1.900 membri in più di 80 Paesi, che rappresentano gli interessi di oltre 70.000 ospedali e centri sanitari.
Un progetto Health Care Without Harm
La rete GGHH è inserita all’interno di un movimento che si occupa di sostenibilità nel mondo della Salute a tutto tondo, chiamato Health Care Without Harm, una rete di migliaia di ospedali, manager e professionisti sanitari con partner in tutto il mondo e con progetti di diverso tipo che spaziano dalla sostenibilità nel mondo della ricerca fino all’impatto ambientale del Pharma, passando per la filiera dell’healthy food. La rete Global Green and Healthy Hospital è, appunto, il programma di Health Care Without Harm che si occupa di rendere le strutture sanitarie più sostenibili, attraverso strumenti e risorse sostenibili.
L’agenda GGHH
Per farlo, GGHH ha stilato un’Agenda con dieci obiettivi, ognuno dei quali dedicato a una specifica area della Salute e contenente decine di azioni da intraprendere per migliorare non solo la sostenibilità della propria struttura, ma anche la salute dei pazienti e delle comunità di riferimento. Ad esempio, il primo obiettivo è dedicato alla “Leadership” e alla necessità di rendere prioritario in questo settore la salute dell’ambiente: in sostanza, si invitano i manager degli ospedali ad organizzare corsi di formazione su questi temi, dedicare una parte del personale e del budget agli obiettivi di riduzione dell’impronta ecologica, coinvolgere gli stakeholder in questi processi. Oltre agli obiettivi che riguardano lo smaltimento dei rifiuti, il riciclo, l’utilizzo di materiali alternativi alle sostanze chimiche nocive nell’ambito della ricerca, esiste una parte dell’Agenda GGHH dedicata specificatamente alla riduzione del consumo di acqua, un’altra legata alla logistica e all’acquisto di materiali sostenibili, o ancora all’efficientamento energetico dell’ospedale. Tutte le aree dell’Agenda sono strettamente interconnesse, nell’ottica di una revisione globale dei processi: per ogni goal ci sono diverse azioni che portano al raggiungimento degli obiettivi.
Strumenti innovativi a supporto degli ospedali
L’Agenda GGHH, però, non è l’unico strumento a disposizione degli ospedali e delle strutture che aderiscono alla rete. Sulla piattaforma di GGHH sono disponibili, infatti, Linee Guida, webinar, report annuali, analisi e più di 250 case study dedicati a progetti sostenibili dai quali apprendere best practices che possono essere replicate all’interno della propria struttura. Inoltre, il GGHH Connect mette a disposizione dei membri una piattaforma all’interno della quale creare forum di discussione online per poter collaborare e confrontarsi su questi temi con altri professionisti del mondo della Salute. Infine, GGHH ha sviluppato una piattaforma innovativa, chiamata “Hippocrates Data Center”, finalizzata alla gestione dei dati, del benchmarking degli obiettivi e del monitoraggio dei progressi, attraverso la quale ogni membro può tracciare, archiviare e visualizzare i propri dati su una piattaforma sicura.
Hippocrates Data Center, ad esempio, consente ai membri di monitorare la produzione di rifiuti in relazione ai programmi di riciclo, analizzare l’impatto delle loro azioni in termini di efficienza energetica, e misurare le emissioni di gas serra delle loro strutture. Il tutto, ovviamente, può essere messo a confronto con i dati delle altre strutture, all’interno di una piattaforma davvero innovativa che funge sia da database interno, sia da connessione con il resto del mondo.
Il network europeo e l’Italia
Il network europeo di GGHH, che risponde direttamente all’Healthcare Without Harm, si compone di 192 membri distribuiti in 27 paesi in Europa. In Italia, ad oggi, hanno aderito otto strutture: l’ASST Melegnano e Martesana, l’Istituto Auxologico Italiano, l’ASST Bergamo Est, l’Ospedale di Alessandria, il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, l’Azienda USL della Romagna, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer di Firenze e l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari. Considerando le opportunità innovative e gli strumenti messi a disposizione dal Global Green and Healthy Hospitals, e le azioni messe in campo dal network, si spera che sempre più ospedali e strutture sanitarie anche nel nostro Paese possano aderire.
Per ridurre l’impatto del sistema sanitario sull’ambiente, e sviluppare un reale progresso della salute della comunità in ottica One Health.