Arrivano dalla società pubblica e privata, dal terzo settore e dalle comunità scientifiche le buone pratiche che contribuiscono alla leadership femminile nel settore della salute. A testimoniarlo la premiazione della III edizione del Premio LEADS “Alessandra Pederzoli” dell’associazione Donne Leader in sanità avvenuta lo scorso 15 novembre a Roma.
Il Premio
18 i progetti candidati quest’anno: 4 per la categoria enti pubblici o privati accreditati, 10 per le aziende private, 3 per associazioni/ETS/ONLUS e 1 per le società scientifiche/associazioni di categoria. «Questi numeri, seppur non statistici» – dichiara Sara Vinciguerra segretario del Premio LEADS – «riflettono con tinte forti la fotografia del Paese e sono allineati con i dati emersi anche dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio sull’equità di genere nella leadership in sanità.
Il settore privato, infatti, guida il cambiamento per una equi-rappresentanza nella leadership in ambito sanitario, il pubblico arranca e il mondo del terzo settore è più concentrato sulle conseguenze delle diseguaglianze. Quello che ancora manca è una compenetrazione di policy e processi tra pubblico e privato, così come una visione più olistica, di sistema, che forse aiuterebbero a strutturare, in maniera organica e meritocratica, la parità di accesso a cariche apicali, al di là del genere: un’innovazione sociale e un esempio virtuoso di partenariato».
I vincitori
I vincitori di questa terza edizione sono stati: l’Istituto neurologico Carlo Besta per la categoria soggetti pubblici, la società Farmaconsulenze per le aziende private e Amici dei Bambini per le associazioni/ETS. Li abbiamo incontrati, cercando di capire la loro buona pratica.
“Mindfulness: benessere sul posto di lavoro” è il progetto dell’Istituto BESTA. Il programma, partito circa un anno fa, è dedicato alle operatrici sanitarie dell’Istituto, ma non solo. «Attraverso la pratica di mindfulness impariamo a gestire le avversità e a stare nel momento presente senza necessariamente giudicare o attaccarci a pensieri invadenti o intrusivi.
Questo ci aiuta a vivere meglio sia la nostra vita di relazione che lavorativa» ha dichiarato la dottoressa Licia Grazzi, del Dipartimento di Neuroalgologia del BESTA. «Siamo contenti e orgogliosi di aver vinto questo premio che testimonia l’attenzione delle istituzioni rispetto al tema del vivere bene negli ambienti di lavoro in questa epoca così difficile e con tante contraddizioni sociali».
«L’aspetto principale che caratterizza la mission di Farmaconsulenze è la sua doppia anima: da un lato ci si rivolge ai cittadini offrendo loro un luogo sicuro dove poter avanzare richieste e chiedere consigli sulla salute, dall’altro ai farmacisti e ai professionisti del settore sanitario.
Ricevere questo riconoscimento significa ottenere un’ulteriore conferma che la determinazione nel portare avanti un progetto così ambizioso, che ha lo scopo finale di diffondere il concetto di salute intesa come vivere bene ogni giorno, vale tutti i sacrifici e l’impegno che mi vedono operare quotidianamente assieme ai miei collaboratori» ha affermato la dottoressa Elisa Zoccarato, Founder di Farmaconsulenze.
Infine, Amici dei Bambini: «Anche quest’anno Kiko scende in campo con Ai.Bi. sia per promuovere il contrasto della violenza contro le donne e generare cultura e consapevolezza, sia per sostenere concretamente le donne in condizioni di fragilità o vittime di violenza che Ai.Bi. accompagna. Prenderci cura delle madri e delle donne in difficoltà significa prenderci cura di una comunità che dalle ferite può far emergere anche grandi competenze.
Il premio ricevuto ci ricorda la dimensione sistemica delle fragilità socio sanitarie a cui si può rispondere solo facendo rete e – perché no – avendo la bellezza come fonte di ispirazione, dentro politiche che auspichiamo essere sempre più a misura di bambine e di bambini portatori di relazioni, messe in pratica attraverso co-progettazione e co-programmazione» ha affermato Marzia Masiello, Responsabile Ufficio Relazioni Pubbliche e Istituzionali Ai.Bi.
La necessità di fare rete
L’idea del fare insieme è stata ripresa anche dalla Presidente della Giuria, la Professoressa Antonella Polimeni, Rettrice “La Sapienza” Università di Roma, che ha dichiarato: «Sono molto contenta che anche in questa terza edizione del Premio LEADS siano premiati enti, aziende, associazioni, e donne di assoluta eccellenza nel campo della sanità.
Le attività di promozione della leadership femminile sono uno strumento importante per promuovere il superamento delle disuguaglianze di genere e favorire sempre più l’accesso delle donne a posizioni apicali in ambito medico-sanitario. In quest’ottica è centrale fare squadra e alimentare una rete in cui convergano istituzioni, rappresentanze del mondo dell’imprenditoria, della sanità, e membri della società civile».