Salute globale: a rischio il traguardo 2030, avverte l'OMS

Salute globale: a rischio il traguardo 2030, avverte l’OMS

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Mario Catalano

Perché ne stiamo parlando
Il passo attuale è insufficiente per centrare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sulla sanità entro il 2030, anche a causa di persistenti sfide finanziarie e sistemiche.

Nonostante i notevoli passi avanti compiuti, un dato risuona come un campanello d’allarme nel recente rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): i progressi complessivi non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) legati alla salute entro il 2030. Questo il punto di partenza della Relazione sui risultati 2024 dell’OMS, una valutazione a metà percorso del budget di programma 2024-2025.

Il rapporto offre un’istantanea dei progressi compiuti verso le priorità strategiche del Tredicesimo Programma Generale di Lavoro (GPW 13), 2019-2025, evidenziando dove l’attuazione è in linea, dove sono necessari sforzi aggiuntivi e come le lezioni apprese possono informare l’azione nella seconda metà del biennio.

Valutazione intermedia bilancio OMS 2024-2025: risultati in bilico sull’incertezza finanziaria

Il documento riflette il continuo impegno dell’OMS verso la trasparenza, la responsabilità e la gestione basata sui risultati, fornendo agli Stati membri e ai partner una visione chiara dell’utilizzo delle risorse per ottenere risultati tangibili, con un forte focus sull’azione a livello nazionale e sul supporto alle priorità sanitarie dei paesi. Nonostante ciò, l’Organizzazione mondiale della sanità opera in un contesto finanziario globale sempre più incerto, con potenziali implicazioni per la piena attuazione del budget di programma approvato.

Sebbene l’OMS rimanga concentrata sull’ottenimento di risultati in modo efficiente ed equo, i livelli di finanziamento in evoluzione potrebbero avere un impatto sui risultati e sugli esiti programmatici. Ciò rafforza l’importanza di un finanziamento sostenibile e prevedibile. Le informazioni ottenute da questa valutazione intermedia aiuteranno anche a informare la pianificazione e l’allocazione delle risorse nei futuri programmi di bilancio, incluso il Quattordicesimo Programma Generale di Lavoro (GPW 14), 2025–2028.

La riduzione dell’assistenza ufficiale allo sviluppo probabilmente esacerberà i problemi sottostanti, causando l’interruzione dei sistemi e dei servizi sanitari, specialmente nelle comunità con i maggiori bisogni.

Il traguardo 2030 resta una corsa contro il tempo

Nel corso dell’ultimo anno, sono stati compiuti notevoli progressi verso i “tripli miliardi”. Secondo quanto previsto nel Miliardo 1 (copertura sanitaria universale), si stima che 431 milioni di persone in più a livello globale siano coperte da servizi sanitari essenziali senza spese sanitarie catastrofiche, quasi a metà strada verso l’obiettivo di 1 miliardo entro il 2025. Questo progresso è dovuto a una forza lavoro sanitaria più forte, una maggiore copertura per l’ipertensione e la contraccezione e soprattutto un’espansione del trattamento dell’HIV.

Miliardo 2 (protezione dalle emergenze sanitarie): si stima che un totale di 637 milioni di persone in più siano meglio protette dalle emergenze sanitarie, riflettendo progressi nella preparazione alle pandemie, nella rilevazione precoce, nella mobilitazione della forza lavoro e nell’accesso equo alle contromisure, supportati da una revisione del Regolamento Sanitario Internazionale (2005).

Infine, il Miliardo 3 (vite più sane): si stima che 1,4 miliardi di persone in più godano di vite più sane, superando l’obiettivo di 1 miliardo di persone, grazie a importanti progressi nella salute pubblica in aree come la riduzione del consumo di tabacco, il miglioramento della qualità dell’aria, l’uso di combustibili puliti nelle abitazioni e un migliore accesso all’acqua, ai servizi igienico-sanitari e all’igiene. Nonostante questi risultati, il progresso complessivo è insufficiente a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) relativi alla salute entro il 2030.

164 centri, 4 pilastri, un bilancio di performance

Il rapporto riassume le performance di 164 centri di bilancio. Dei 53 indicatori di output con obiettivi intermedi, 23 hanno raggiunto tali obiettivi. Il Pilastro 3 (popolazioni più sane) ha mostrato la performance più forte (86% degli indicatori ha raggiunto gli obiettivi), il Pilastro 1 (copertura sanitaria universale) un progresso moderato (48%), mentre i Pilastri 2 (protezione dalle emergenze sanitarie) e 4 (OMS efficace ed efficiente) hanno registrato tassi di successo inferiori (25% e 27%), sebbene la maggior parte degli indicatori abbia comunque mostrato miglioramenti.

Le sfide per il Pilastro 2 includevano tempi regionali variabili e la crescente complessità delle valutazioni del rischio multicountry, mentre il Pilastro 4 è stato limitato da barriere sistemiche e contestuali, inclusi deficit di capacità, limitazioni di risorse e gli effetti persistenti della pandemia di COVID-19. Il documento evidenzia una serie di risultati chiave per ciascun pilastro.

Per quanto riguarda la copertura sanitaria universale (Pilastro 1) si sottolinea, tra gli altri: il lancio della piattaforma Universal Healthcare Service Planning, Delivery & Implementation Platform, utilizzata da 36 Paesi per sviluppare pacchetti di servizi e il supporto a oltre 40 Paesi nello sviluppo di piani di accelerazione per la salute materna e neonatale. Passando alla protezione dalle emergenze sanitarie (Pilastro 2): screening di oltre 13mila fonti per rilevare minacce per la salute pubblica, utilizzo della trasformazione digitale per una rilevazione più rapida e un accesso equo alle risorse, lancio di una campagna di vaccinazione d’emergenza contro il poliovirus nella Striscia di Gaza, raggiungendo oltre 560mila bambini.

Popolazioni più sane (Pilastro 3): sviluppo della prima guida sulla gestione delle acque reflue e dei rifiuti solidi per la produzione di antibiotici; supporto alla formazione di 15mila operatori sanitari per l’assistenza a rifugiati e migranti e supporto a oltre cento Paesi per rafforzare le politiche basate sull’evidenza sui fattori di rischio delle malattie non trasmissibili (NCD). Infine, OMS efficace ed efficiente (Pilastro 4): lancio del primo ciclo di investimento, mobilitando oltre 1,7 miliardi di dollari in impegni; rafforzamento della gestione basata sui risultati e definizione delle priorità per il GPW 14; potenziamento della governance inclusiva attraverso l’istituzione dello Youth Council e della Civil Society Commission.

Il bilancio della salute globale: luci e ombre sui pilastri OMS

Al 31 dicembre 2024, il segmento “Base” del finanziamento e l’attuazione del Programma di bilancio 2024-205, risultava finanziato al 95%, ma continua a dipendere in gran parte da contributi fortemente vincolati, il che pone una sfida all’allocazione strategica verso aree prioritarie e sotto finanziate. I segmenti “Polio” e “Operazioni ed appelli d’emergenza” risultavano sovra-finanziati a causa di eventi attuali. Il tasso di attuazione del bilancio per il segmento “Base” era inferiore ai livelli attesi, mentre per i segmenti legati agli eventi era superiore.

Keypoints

  • I progressi complessivi non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi SDG sulla salute entro il 2030
  • Sono stati compiuti notevoli passi avanti verso i “tripli miliardi”
  • Il Pilastro 3 (“Popolazioni più sane”) ha mostrato la performance migliore
  • I Pilastri 2 e 4 hanno registrato tassi di successo inferiori a causa di sfide sistemiche e contestuali
  • L’OMS opera in un contesto finanziario globale sempre più incerto
  • Il finanziamento del segmento “Base” dipende in gran parte da contributi vincolati, creando una sfida

 

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