L’impiego dei fondi destinati al PNRR è spesso al centro del dibattito pubblico italiano. Tuttavia, il mondo dell’informazione e le istituzioni non sembrano in grado di indicare alla pubblica opinione quali siano gli obiettivi del Piano e con quali modalità si prevede di raggiungerli. In più, è del tutto assente un’analisi comparativa che prenda in considerazione gli obiettivi perseguiti dagli altri paesi europei.
Partendo da questi presupposti, AGENAS ha pubblicato il report “Strategia ed Investimenti in Sanità nei Piani di Ripresa e Resilienza Europei”. Si tratta di un’analisi tematica sui Piani di Ripresa e Resilienza adottati dai paesi membri dell’Unione Europea, concentrata sul solo capitolo dedicato all’assistenza sanitaria.
Il documento prodotto dall’Agenzia è l’aggiornamento del Rapporto “Recovery and Resilience Scoreboard – Thematic Analysis Healthcare (dicembre 2021)” della Commissione Europea. Attraverso di esso, AGENAS intende offrire una panoramica sulle raccomandazioni specifiche per gran parte degli Stati membri dell’UE, sottolineando le sfide principali riguardo la prevenzione, l’assistenza ospedaliera e quella territoriale con particolare attenzione per la transizione verso la sanità digitale.
L’importanza del settore sanitario in Europa
La sanità costituisce uno dei settori economici europei più importanti, in quanto rappresenta il 10% del PIL, il 15% della spesa pubblica e l’8,3% della forza lavoro totale. L’emergenza Covid, con l’enorme pressione esercitata su tutti i sistemi sanitari del continente, ha indotto gli organi decisionali dell’UE a comprendere il settore sanità nei piani di rilancio dell’economia europea. Infatti, i 22 Piani di Ripresa e Resilienza adottati in Europa includono misure dedicate all’assistenza sanitaria finanziate con una spesa totale di circa 37 miliardi di euro, pari all’8% dell’importo totale di spesa previsto.
L’Italia, con 16,293 miliardi di euro, è di gran lunga lo Stato con il budget più alto in termini assoluti (a seguire la Francia con 4,503 miliardi di euro), mentre è l’Estonia, con poco meno del 33% sul totale, ad aver dedicato in termini relativi la quota maggiore sul totale dei fondi assegnati a progetti in ambito sanitario.
Qui di seguito, in ordine di fondi stanziati in ambito sanità, sono riportati per sommi capi i contenuti nei piani dei paesi europei che hanno dedicato maggiori risorse al settore sanitario: Italia, Francia, Germania, Romania e Spagna.
Le misure del PNRR italiano
Il capitolo sanità del PNRR italiano, che in termini di risorse assorbe più dell’8% dei fondi totali assegnati all’Italia, prevede il potenziamento della capacità del SSN in risposta alle tendenze demografiche ed epidemiologiche, nonché il miglioramento e la modernizzazione dell’infrastruttura strutturale e tecnologica al fine di migliorare l’efficienza e la qualità dell’assistenza sanitaria.
Per il raggiungimento di questi obiettivi gli organi esecutivi nazionali si adopereranno per:
- sviluppare le competenze tecniche e professionali del personale sanitario;
- aumentare i servizi di assistenza domiciliare e della telemedicina;
- rafforzare la governance del SSN;
- riorganizzare la rete dell’assistenza territoriale;
- promuovere la ricerca.
Il Piano adottato dalla Francia
Il Piano strutturato dalla Francia dedica all’ambito sanitario circa l’11% dei fondi europei ad essa assegnati. Un ammontare che è stato destinato al miglioramento delle strutture ospedaliere e a quelle medico-sociali, e alla cooperazione tra gli attori sanitari.
Ma non solo: accanto al sostegno alla ricerca biomedica, al miglioramento delle pratiche mediche, al rafforzamento dei servizi sanitari digitali, e al potenziamento delle carriere del personale sanitario, è prevista anche l’implementazione della Legge sull’Orientamento e la Trasformazione del Sistema Sanitario. Con questo provvedimento si vuole riequilibrare l’offerta di assistenza sanitaria in tutto il Paese e organizzare l’assistenza locale.
La Germania e le sue misure in ambito sanità
Anche l’ambito sanità del Piano elaborato dalla Germania, a cui sono stati dedicati 4,4 miliardi di euro, (circa il 17% dei fondi totali assegnati al paese), prevede il potenziamento della rete ospedaliera. Infatti, le strutture ospedaliere riceveranno finanziamenti per migliorare delle loro aree critiche, come la digitalizzazione dei pronto soccorso, l’espansione della telemedicina, il miglioramento della gestione dei farmaci e la sicurezza delle informazioni.
Accanto a ciò, nel Piano tedesco si specifica anche la necessità di garantire l’interoperabilità dei sistemi informativi su tutti i livelli e lo sviluppo e l’implementazione di sistemi e strumenti standardizzati. Infine, nel progetto è stata inserita anche l’implementazione del Sistema Tedesco di Segnalazione e Informazione Elettronica per il Controllo delle Infezioni (DEMIS), che può essere utilizzato nel contesto delle pandemie.
La Romania e la Spagna
Il miglioramento dell’infrastruttura ospedaliera e il rafforzamento della digitalizzazione nell’assistenza sanitaria sono dei capisaldi anche per il Piano redatto dalla Romania. Oltre a ciò, il programma rumeno, che dedica alla sanità 2,8 miliardi di euro (circa il 9% dei fondi totali assegnati), prospetta la costruzione o la ristrutturazione di centri integrati di comunità con nuove strutture e personale, la fornitura di attrezzature ai medici di famiglia e l’acquisizione di unità mediche mobili.
Infine, la Spagna, che ha dedicato al capitolo sanità del suo Piano circa 1,7 miliardi di euro (circa il 9% dei fondi totali assegnati al paese), concentra il focus del suo programma sull’estensione del portfolio dei servizi offerti dal sistema sanitario nazionale ad interventi precedentemente non coperti. Si tratta di un Piano proiettato al futuro in quando teso a:
- affrontare l’aumento della domanda di assistenza sanitaria;
- effettuare maggiori investimenti in attrezzature;
- sviluppare delle competenze professionali degli operatori sanitari;
- ridurre l’impiego temporaneo nel settore sanitario;
- sanare le debolezze strutturali del sistema sanitario per renderlo più solido, flessibile e resiliente.