Biovelocita: dall’esempio italiano un nuovo orizzonte per il Biotech Europeo

Biovelocita: dall’esempio italiano un nuovo orizzonte per il Biotech Europeo

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Michela Moretti

Perché ne stiamo parlando
Supportare le nuove startup europee con un programma solido di accelerazione. È firmata Sofinnova Partners la nuova strategia Biovelocita (si scrive senza accento), versione europea dell’italiana BiovelocITA. Prima collaborazione siglata è con l’istituto di ricerca oncologica più importante d’Europa, il Gustave Roussy.

Nasce una nuova strategia di investimento specificamente mirata a fondare e accelerare startup biotecnologiche in tutta Europa. Sofinnova Partners, la società di venture capital nel settore delle scienze della vita con quartier generale a Parigi, e sedi a Londra, Milano e Lussemburgo, ha infatti lanciato Biovelocita, un’iniziativa pan-europea dedicata alla creazione e accelerazione di startup biotecnologiche.

Il team di Biovelocita intende offrire una struttura robusta e pratica per le startup, combinando gestione diretta, supporto finanziario e accesso all’ampia infrastruttura e rete di Sofinnova. L’iniziativa si distinguerà infatti per la qualità delle organizzazioni di ricerca con cui collabora e per l’esperienza dei suoi partner, che non solo finanziano ma anche creano e gestiscono le aziende che sostengono. Il team collaborerà strettamente con le migliori università e organizzazioni di ricerca in Europa per scoprire le più promettenti innovazioni scientifiche.

L’esempio di BiovelocITA: culla dell’innovazione biotecnologica e trampolino di lancio per startup

Biovelocita si ispira al successo di BiovelocITA, il primo acceleratore biotecnologico in Italia, fondato da Gabriella Camboni, Silvano Spinelli e Sofinnova Partners nel 2015. L’impatto di BiovelocITA sulla crescita dell’ecosistema biotecnologico italiano è stato significativo, dimostrando l’efficacia di un approccio collaborativo tra imprenditori esperti, investitori e istituzioni accademiche.

Il programma dell’acceleratore BiovelocITA nel nostro Paese ha ad esempio supportato Alia Therapeutics, una startup con sede a Trento specializzata in tecnologie di editing genomico per il trattamento di malattie genetiche rare e in campo oncologico. La startup lo scorso aprile ha annunciato un incremento di capitale di 4,5 milioni di euro, investimento guidato da Sofinnova Telethon Fund, e nel round di finanziamento ha partecipato anche il pool di investitori associati a BiovelocITA, che ha investito altri 1,5 milioni, dopo aver già fornito un finanziamento seed in precedenza. La startup è uno spin-off dell’Università di Trento, da cui ha acquisito anche tre brevetti.

Un team di imprenditori e investitori seriali

Biovelocita è pertanto la versione europea del programma di accelerazione testato in Italia.

Nel suo ambito emerge un team di partner con esperienze e competenze distintive. Gabriella Camboni, figura chiave di questa strategia, ha già lasciato il segno come co-fondatrice e CEO di BiovelocITA e come forza motrice dietro la nascita di aziende come EOS e Novuspharma. Matthieu Coutet ha un’esperienza ventennale nel settore del venture capital, essendo stato artefice del successo di startup quali TherAchon e Annapurna Therapeutics. Alex Leech ha un background come costruttore di aziende biofarmaceutiche e CEO e ha recentemente guidato Alchemab Therapeutics. Infine, Zhizhong (Joel) Yao ha una completa conoscenza scientifica, con un dottorato di ricerca ottenuto a Harvard nel campo della Biologia Chimica e Sistemi Biologici, e un’esperienza maturata nella strategia di capitale di Sofinnova. Il gruppo guiderà Biovelocita, con un punto importante: saranno loro a prendere in mano le operazioni delle imprese supportate.

Questi “imprenditori e investitori seriali” collaboreranno con “istituzioni accademiche leader per identificare le idee più innovative e creare i campioni biotech di domani”, ha spiegato la società di venture capital.

“Per migliorare ed espandere il nostro set di strumenti per la creazione di aziende, abbiamo riunito un gruppo di investitori ed imprenditori esperti che collaborano con Sofinnova da oltre un decennio, alcuni quasi due decenni”, ha detto Graziano Seghezzi, managing partner di Sofinnova Partners.

Alleanza strategica per l’accelerazione delle startup oncologiche in Europa

Ed è nell’ambito di Biovelocita che è nata l’alleanza strategica di Sofinnova con il Gustave Roussy, il principale centro oncologico europeo. Questa partnership mira ad accelerare lo sviluppo di startup oncologiche innovative, combinando l’esperienza di Gustave Roussy nella ricerca sul cancro con l’esperienza di Sofinnova. Gustave Roussy Transfert, la filiale di Gustave Roussy dedicata allo sviluppo e al trasferimento di tecnologie, ha già un portafoglio di 15 aziende in settori come la biotecnologia, l’intelligenza artificiale e la medicina nucleare, e mira a creare e supportare una o due nuove startup oncologiche all’anno nei prossimi cinque anni nell’ambito di Biovelocita.

Seghezzi ha sottolineato l’importanza strategica di Gustave Roussy: l’obiettivo è rafforzare l’ecosistema biotech francese, già fiorente, e tradurre la ricerca all’avanguardia in soluzioni che possano ridefinire la cura del paziente a livello globale.

Un primo progetto, originato da Gustave Roussy Transfert e presentato a Sofinnova Biovelocita, dovrebbe presto essere valutato dal comitato di investimento, con la nascita della prima azienda prevista per i primi mesi del 2024.

Sofinnova Partners amministra un capitale di 2,5 miliardi di dollari e detiene un portafoglio che comprende 100 società, ripartite in sei diversi settori, inclusi quelli delle biotecnologie, delle tecnologie mediche e della medicina digitale; per quest’ultimo settore, ha raccolto un fondo di 200 milioni di dollari in ottobre.

Durante lo stesso periodo, una delle imprese biotech europee appartenenti a Sofinnova, Abivax, azienda francese, ha ottenuto oltre 235 milioni di dollari dalla sua quotazione al Nasdaq: risorse che verranno impiegate, in parte, per portare a termine la fase 3 dello sviluppo del medicinale obefazimod, destinato al trattamento della colite ulcerosa.

Keypoints

  • Sofinnova Partners lancia Biovelocita, strategia europea di accelerazione per startup biotech ispirata al successo italiano di BiovelocITA
  • Prime collaborazioni strategiche con Gustave Roussy, eccellenza europea nella ricerca oncologica
  • Biovelocita punta a un approccio robusto e pratico, valorizzando la ricerca e l’esperienza dei suoi partner
  • Un team di partner di spicco guiderà Biovelocita, tra cui Gabriella Camboni e altri imprenditori e investitori seriali
  • L’obiettivo è di creare campioni biotech innovativi e migliorare la creazione aziendale nel settore
  • La prima azienda prevista già a inizio 2024

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