Molecola categoria Med Tech

Med tech

Stop al dolore! La chirurgia robotica rimette in moto le ginocchia

Perché ne stiamo parlando
La chirurgia robotica offre una precisione maggiore e tempi di recupero più rapidi per l’artrosi al ginocchio. Le cellule staminali sono un’opzione di trattamento promettente.

L’artrosi al ginocchio è un problema diffuso ma oggi la tecnologia offre nuove soluzioni per tornare a muoversi liberamente. La chirurgia robotica garantisce un posizionamento perfetto della protesi, adattandosi all’anatomia di ogni paziente. Addio errori chirurgici e tempi di recupero lunghi: il futuro è preciso e veloce. E per chi cerca alternative alla chirurgia, le cellule staminali promettono di rigenerare i tessuti danneggiati, con risultati evidenti già dopo 12-24 mesi. L’intelligenza artificiale e i Big Data stanno aprendo le porte alla medicina di precisione, permettendo di scegliere la terapia migliore per ogni paziente. Ne abbiamo parlato con Gianmarco Regazzola, chirurgo ortopedico specializzato in chirurgia dell’anca e del ginocchio e chirurgia traumatologica.

Quali sono i vantaggi della chirurgia robotica rispetto alle tecniche tradizionali per l’artrosi al ginocchio?

«I vantaggi risiedono nella possibilità di poter ottenere in tempo reale, durante un ‘intervento, tutte le informazioni necessarie per posizionare in modo corretto le componenti protesiche in maniera personalizzata sulla base delle caratteristiche anatomiche e biomeccaniche di ogni singolo paziente. Sottolineo un aspetto fondamentale: il margine di errore dell’esecuzione dell’intervento chirurgico, per esempio sui tagli ossei, è meno di mezzo millimetro. Di conseguenza, parliamo di un’accuratezza e precisione veramente elevata. Tutto ciò permette di ridurre gli errori chirurgici, come il mal posizionamento delle componenti».

In che modo la chirurgia robotica può migliorare il recupero e i risultati a lungo termine per i pazienti?

«Nel caso citato in precedenza si possono ridurre i rischi di revisione, situazioni di instabilità del ginocchio e insoddisfazione del paziente. Dal punto di vista clinico questi sistemi permettono di ottenere risultati migliori rispetto alla tecnica convenzionale. Questo perché l’intervento chirurgico viene standardizzato, riducendo al massimo le possibili complicanze, un fattore che permette di essere più veloci nel recupero della funzione dopo l’intervento».

Possono sottoporsi a questo tipo di intervento pazienti di qualsiasi età?

«Non ci sono limiti, il trattamento chirurgico con le protesi articolari è indicato in quei pazienti che hanno un’artrosi di quarto grado e non rispondono più ai trattamenti conservativi (antinfiammatori, fisioterapia o infiltrazioni). Capita, per esempio, di avere pazienti molto giovani che hanno avuto incidenti stradali e hanno delle articolazioni completamente consumate».

Passiamo al tema delle cellule staminali nell’ambito del trattamento dell’artrosi al ginocchio: quali sono i rischi e benefici?

«La percentuale di rischi e pericoli è molto bassa. Generalmente si tratta di interventi di lieve entità e invasività. Quelli più noti sono le cellule staminali da tessuto adiposo. Parliamo di interventi simili alle liposculture o liposuzioni. Poi, esistono anche le cellule staminali da midollo osseo. Queste vengono prelevate con degli appositi strumenti. I “rischi” consistono in un fastidio molto lieve nelle zone di prelievo del tessuto che, generalmente, passa nell’arco di uno o due giorni, o piccoli ematomi».

Ci sono attualmente degli studi in corso sulla terapia con le cellule staminali per l’artrosi al ginocchio?

«Sì, si tratta di studi prospettici, retrospettivi comparativi o randomizzati. La letteratura riporta buoni risultati a breve termine, sostanzialmente uno o due anni di follow up. Si è visto che le cellule staminali possano portare a risultati migliori nell’arco di 12-24 mesi rispetto, ad esempio, all’acido ialuronico. Non solo. Ci sono risultati più duraturi rispetto al cortisone».

Quanto incide positivamente lo sviluppo delle nuove tecnologie (Ai e Big Data) nel trattamento dell’artrosi al ginocchio?

«Nei prossimi anni mi aspetto che Ai e Big Data aiutino il professionista a selezionare in maniera specifica tecniche chirurgiche (impianti chirurgici, allineamento e bilanciamento del ginocchio). Ognuno di noi ha un’articolazione diversa dall’altra, addirittura uno stesso paziente ha un ginocchio completamente diverso dall’altro: il destro è completamente diverso dal sinistro dal punto di vista dell’allineamento e della tensione legamentosa. Poi c’è il tema che riguarda l’usura, che avviene in punti diversi. Di conseguenza, è difficile standardizzare in maniera sistematica un intervento chirurgico come la protezione del ginocchio. I grossi numeri ci permetteranno di essere molto più accurati e aumentare sempre più il tasso di soddisfazione dei nostri pazienti».

Nuove tecnologie che stanno “spalancando” la porta verso la medicina di precisione…

«Questo è anche utile dal punto di vista macroeconomico del nostro Paese. Abbiamo una delle popolazioni più anziane del mondo. Investire sulle nuove tecnologie permette di ridurre i costi, ottimizzare le indicazioni chirurgiche, le procedure materiali e il trattamento. Di conseguenza, si riducono le possibili complicanze e problematiche che hanno un costo sull’intera popolazione».

Keypoints

  • La chirurgia robotica per l’artrosi al ginocchio offre una maggiore precisione, riducendo gli errori chirurgici
  • I pazienti possono aspettarsi tempi di recupero più rapidi e risultati a lungo termine migliori
  • L’intervento è consigliato per pazienti di tutte le età con artrosi di quarto grado che non rispondono ai trattamenti conservativi
  • Le cellule staminali, prelevate da tessuto adiposo o midollo osseo, presentano rischi minimi e offrono risultati promettenti
  • L’Ai e i Big data consentono una selezione più precisa delle tecniche chirurgiche e degli impianti
  • L’adozione di nuove tecnologie non solo migliora l’assistenza ai pazienti, ma riduce anche i costi sanitari a livello nazionale

Ti è piaciuto questo articolo?

Share

Registrati per commentare l’articolo

News

Raccolte

Articoli correlati