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Robot contro il tumore al polmone: a Brescia c’è “Ion” di Intuitive Surgical

Perché ne stiamo parlando
Un sistema robotico per la gestione del cancro al polmone è stato introdotto con successo per la prima volta in Italia agli Spedali Civili, per migliorare diagnosi, trattamento e recupero post-operatorio. Il sistema permette anche una migliore gestione delle risorse.

A Brescia, gli Spedali Civili hanno fatto segnare un passo in avanti nella disponibilità strumentale con l’introduzione di un sistema robotico di broncoscopia avanzato, il primo installato in un ospedale pubblico in Italia.

Questa innovazione rappresenta un progresso significativo nel campo della diagnosi e del trattamento del tumore al polmone, una delle patologie oncologiche più diffuse e insidiose. Oltre a promuovere un cambiamento che valorizza la transizione digitale e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, questa novità offre vantaggi tangibili sia ai pazienti sia alla struttura sanitaria.

Ma andiamo per ordine.

Come funziona Ion

Il sistema robotico Ion di Intuitive Surgical (la stessa azienda statunitense del celeberrimo sistema chirurgico da Vinci) è già in uso dall’inizio di dicembre ed è progettato per eseguire interventi con un grado di precisione impossibile da raggiungere con i metodi tradizionali. Grazie alla capacità di navigare nelle vie respiratorie in modo minimamente invasivo e fino a raggiungere il nodulo, eseguendo anche biopsie della lesione cancerosa, il robot consente una diagnosi precoce e accurata anche nei casi più complessi, riducendo i margini di errore e aumentando l’efficacia del trattamento. Inoltre, la possibilità di intervenire in modo più mirato si traduce in un recupero post-operatorio più rapido, con una conseguente riduzione del tempo di degenza ospedaliera e un impatto positivo sulla gestione complessiva delle risorse.

Sarebbe limitato descrivere questa novità come il semplice acquisto di un dispositivo all’avanguardia: in senso più generale, infatti, innovazioni di questo genere vanno nella direzione di un sistema sanitario che mira a rispondere con prontezza e competenza alle nuove sfide di salute pubblica. In un periodo in cui le tecnologie avanzate stanno ridefinendo il ruolo dei professionisti sanitari, l’adozione della robotica si combina con l’impegno nel formare personale adeguatamente qualificato, in grado di integrare al meglio queste soluzioni innovative nella pratica clinica.

L’introduzione di questa tecnologia è una testimonianza di come scienza, tecnologia e assistenza sanitaria possano convergere per affrontare le sfide del futuro. Non è solo un traguardo per la città di Brescia, ma un esempio che potrebbe ispirare altre strutture pubbliche italiane a seguire la stessa direzione, contribuendo a un sistema sanitario più moderno, equo ed efficace.

Robot alleati, anche per combattere i costi

L’introduzione del robot chirurgico a Brescia è un caso di studio per comprendere le implicazioni economiche di un investimento di questa portata. La sanità italiana, spesso messa sotto pressione da risorse limitate e da una crescente domanda di servizi, può trovare nella tecnologia robotica un alleato strategico per contenere i costi a lungo termine.

Questo sistema, infatti, consente di ottimizzare la gestione dei posti letto e liberare risorse per altri pazienti. Inoltre, la riduzione delle complicanze post-operatorie contribuisce a limitare le spese legate al trattamento di eventuali criticità, generando – almeno sulla carta – un impatto positivo sull’ecosistema sanitario. Sul piano economico, inoltre, l’impatto della robotica in medicina va ben oltre le mura degli ospedali: con un mercato globale stimato in forte crescita, la chirurgia guidata da robot rappresenta un settore capace di attrarre investimenti e creare nuove opportunità di lavoro.

La pratica clinica tra etica e frontiere dell’AI

L’integrazione della robotica nel settore sanitario solleva questioni etiche e sociali che richiedono un’attenta considerazione. Uno dei principali aspetti riguarda la privacy e la sicurezza dei dati dei pazienti. I sistemi robotici e l’intelligenza artificiale raccolgono e archiviano una vasta quantità di informazioni sensibili, come cartelle cliniche e dati biometrici, sollevando preoccupazioni sulla possibilità che tali dati possano essere compromessi. È quindi essenziale implementare misure di cybersicurezza robuste e garantire il rispetto delle normative sulla privacy dei dati, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea.

Un’altra sfida riguarda l’equità nello sviluppo e nell’implementazione dell’AI in ambito sanitario: esiste il rischio che i benefici di queste tecnologie non siano distribuiti equamente, a causa di bias nei dati utilizzati per addestrare gli algoritmi o per la mancanza di accesso a tecnologie avanzate in alcune comunità.

Uno studio del 2024 pubblicato su Medicine ha analizzato in dettaglio queste sfide etiche, evidenziando l’importanza di sviluppare linee guida specifiche per l’assistenza sanitaria, l’intelligenza artificiale e la robotica, al fine di affrontare le complessità emergenti in questo campo in rapida evoluzione. Del resto, la crescente autonomia dei sistemi robotici e dell’IA solleva questioni cruciali sulla responsabilità e sul processo decisionale in campo medico. In caso di errore diagnostico o terapeutico da parte di un algoritmo, diventa complesso determinare chi sia legalmente responsabile. È quindi necessario definire chiaramente le responsabilità legali nell’uso di tecnologie mediche avanzate, stabilendo standard e regolamenti specifici per l’assistenza sanitaria robotica.

Lautonomia delle macchine e la necessità di supervisione umana rappresentano un ulteriore ambito di riflessione: sebbene l’automazione possa aumentare l’efficienza e ridurre l’errore umano, è fondamentale mantenere un equilibrio tra l’autonomia delle macchine e la supervisione da parte dei professionisti sanitari, garantendo che il processo decisionale rimanga condiviso per assicurare la sicurezza e la qualità dell’assistenza ai pazienti.

 

Foto: Intuitive | Maker of Da Vinci & Ion Robotic Systems

 

Keypoints

  • A Brescia è stato installato Ion, il primo sistema robotico di broncoscopia avanzato in un ospedale pubblico italiano
  • Il sistema è stato messo a punto da Intuitive Surgical, l’azienda che ha sviluppato anche il sistema chirurgico da Vinci
  • Diagnosi precoce, precisione avanzata e recupero post-operatorio più rapido sono tra i vantaggi del sistema
  • La robotica in sanità ha le potenzialità per ridurre i costi a lungo termine e ottimizzare le risorse
  • La chirurgia guidata da robot è un settore che attrae investimenti e crea nuove opportunità occupazionali
  • Tra le sfide principali c’è la necessità di proteggere i dati sensibili dei pazienti e rispettare le normative sulla privacy

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