Nasce l’Osservatorio sulla qualità e i modelli di assistenza sanitaria nei territori. Lo ha annunciato AiSDet, associazione italiana di sanità digitale e telemedicina, che da tempo si occupa del miglioramento del sistema sanitario nel suo complesso.
L’Osservatorio è nato su proposta di Massimo Caruso, segretario generale di Aisdet, dall’esigenza di esaminare lo stato dell’arte dell’assistenza territoriale in Italia, tenendo conto dell’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle cronicità, della necessità di attuare il Pnrr e rendere realmente operativi il Dm 77/2022, la legge 33/2023 e dlgs 29/2024, e per affrontare la carenza di personale in sanità.
L’iniziativa è stata discussa durante un tavolo di confronto a cui hanno partecipato Giuseppe Milanese, presidente Confcooperative Sanità, Andrea Mandelli, presidente FOFI (Federazione ordine dei farmacisti), Pier Luigi Bartoletti, segretario FIMMG Roma (Federazione italiana Medici di medicina generale), Domenico Arena, Membro del Board di Presidenza ARIS (Associazione Religiosa Istituti Sociosanitari), Michele Pellegrini Calace, Segretario Nazionale Fedefarma, Giovanni Antonio Checchia della SIMFER (Società Italiana di medicina fisica e riabilitativa), Paola Cipriani, della SIR (Società Italiana Reumatologia), Sergio Pillon, Vicepresidente AiSDeT, e in rappresentanza di AIUC (Associazione Italiana ulcere cutanee) per discutere di assistenza sanitaria nei territori.
«La raccolta e l’elaborazione dei dati di attività dei servizi sanitari e sociosanitari territoriali – dice Sergio Pillon, Vicepresidente AiSDeT – permetteranno di compiere analisi e monitoraggio dell’implementazione delle principali policy sanitarie a livello nazionale e regionale con approfondimenti quali-quantitativi su specifici servizi e/o sottosettori e delle opportunità offerte dagli ambienti digitali per la continuità assistenziale».
«L’analisi – aggiunge Massimo Caruso, Segretario generale AiSDeT – potrà anche riguardare studi di esito in termini di outcome di salute sui modelli di servizio sperimentali e innovativi, approfondimenti sui sistemi di accreditamento e dei livelli di servizio ADI nei diversi SSR, unitamente alla mappatura dell’implementazione del profilo assistente infermieristico, nonché l’impatto sui cittadini e sui pazienti delle legislazioni nazionali e regionali».