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Bepi dispenser: il distributore automatico di farmaci sarà testato nel gruppo Habilita

Bepi dispenser, distributore automatico di farmaci al letto del paziente ospedaliero, si prepara a sbarcare sul mercato, quest’autunno, con 100 dispositivi che saranno collocati negli ospedali entro la fine dell’anno. La produzione in serie partirà da ottobre.

Bepi Dispenser è stato ideato e sviluppato in Italia e nei prossimi mesi sarà testato nelle strutture di Bergamo e Acqui Terme (Alessandria) del gruppo Habilita, rete di cliniche per riabilitazione sportiva, neuroriabilitazione e chirurgia ortopedica. Si tratta di «un primo test importante, propedeutico a una diffusione ufficiale e capillare che avverrà nel secondo semestre dell’anno» afferma Roberto Schibuola, amministratore delegato e cofondatore di Bepi. «Stiamo finalizzando accordi con ospedali in tutta Italia e abbiamo siglato contratti con distributori di apparecchiature mediche. Prevediamo di collocare sul mercato 100 robot Bepi entro il 2025, 900 entro il 2026 e 2000 entro il 2027».

Intanto si è conclusa la campagna di equity crowdfunding e i fondi raccolti (oltre 460mila euro) saranno impiegati nell’acquisto di nove stampi per produrre undici componenti a disegno e nelle spese di ricerca e sviluppo.

Negli ultimi due anni, l’azienda  ha ottenuto altri 800mila euro da una raccolta equity (non crowdfunding) e dalla partecipazione al programma di accelerazione Silver Accelerator, finanziato al 75% da CDP Venture e ha ottenuto risorse tramite un bando FESR della Regione Liguria e il bando Smart&Start di Invitalia. 

Come funziona Bepi dispenser

Bepi Dispenser è pensato per migliorare l’efficienza nella somministrazione dei farmaci. Il dispositivo ha una capacità di 60 pillole, sufficiente a gestire la terapia per tutta la durata della degenza per la maggior parte dei pazienti e consente l’aggiunta o modifica dei farmaci in tempo reale. Solo il personale autorizzato può caricare le pillole, grazie a un sistema di accesso protetto e tracciato. All’orario prestabilito, Bepi eroga automaticamente la dose prescritta, avvisando il paziente con segnali luminosi e sonori. Il dispenser viene configurato importando le prescrizioni mediche dalla cartella clinica elettronica del paziente o tramite un tablet dedicato. L’integrazione con le cartelle cliniche elettroniche utilizzate nelle strutture sanitarie permette la gestione centralizzata e automatizzata delle terapie.

Il modello di business di Bepi, per cui sono stati depositati due brevetti, in fase di rilascio, si basa sull’associazione tra dispenser e paziente tramite braccialetto, mentre il macchinario viene fornito in comodato d’uso, con una fatturazione calcolata sull’effettivo utilizzo (cioè sul singolo paziente).

 

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