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Biotecnologie per un futuro sostenibile: accordo ICGEB e FAO

Siglato a Roma accordo tra ICGEB (International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology con sede a Trieste, New Delhi e Cape Town) e FAO, per rafforzare la cooperazione sull’ingegneria genetica e sulle soluzioni biotecnologiche a sostegno della trasformazione dei sistemi agroalimentari.

L’accordo sottolinea l’impegno di entrambe le organizzazioni nel promuovere l’innovazione e affrontare sfide globali urgenti, come la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale, per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. E si basa sulla missione condivisa di far progredire lo sviluppo e l’applicazione dell’ingegneria genetica e delle biotecnologie in agricoltura, con un’attenzione particolare a bioinoculanti, microbiomi, biofertilizzanti, biopesticidi e la biosicurezza.

Concretamente, il Memorandum of Understanding promuove la collaborazione tecnica al fine potenziare le capacità in settori biotecnologici chiave per accelerare l’adozione di tecnologie all’avanguardia e promuovere pratiche sostenibili nei sistemi agroalimentari di tutto il mondo. Dall’organizzazione di workshop alle missioni di supporto tecnico, particolare attenzione sarà data alla capacità dei Paesi membri della FAO di applicare la genomica, la bioinformatica e l’editing del genoma per migliorare le prestazioni delle colture e del bestiame, aumentare l’efficienza nell’uso dei nutrienti e rafforzare la resilienza agli stress biotici e abiotici.

«La biotecnologia – sottolinea il direttore generale dell’ICGEB, Lawrence Banks – offre straordinarie capacità per migliorare la nutrizione globale, a un ritmo che supera di gran lunga le pratiche agricole tradizionali. Affrontare la siccità, le malattie, migliorare la nutrizione e la resa delle colture sono tutti obiettivi raggiungibili grazie all’uso della biotecnologia agricola moderna. Combinare l’expertise della FAO e dell’ICGEB garantirà che tali sviluppi possano essere raggiunti e adottati dalle popolazioni di tutto il mondo, assicurando che nessuno venga lasciato indietro».

«Combinando il mandato globale della FAO con la ricerca all’avanguardia e l’expertise tecnica dell’ICGEB – aggiunge Beth Crawford, chief scientist ad interim della FAO – possiamo aiutare i Paesi a sfruttare il potenziale delle biotecnologie per affrontare sfide cruciali come la sicurezza alimentare, la resilienza climatica e lo sviluppo sostenibile». 

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