Creare materiali di nuova generazione con un elevato potenziale antibatterico e una più efficiente integrazione dei tessuti. È l’obiettivo del progetto internazionale Bio-TUNE, portato avanti da un consorzio composto da dieci gruppi di ricerca provenienti da Europa, America e Asia e finanziato attraverso il programma Horizon 2020 dell’UE. I nuovi materiali verranno utilizzati per creare protesi, come quelle che sostituiscono le articolazioni dell’anca e del ginocchio, che abbiano una maggiore capacità di integrazione con il tessuto osseo circostante e che siano in grado di inibire la formazione di biofilm batterici resistenti alle difese del sistema immunitario e agli antibiotici. Per raggiungere l’obiettivo. Bio-TUNE segue una triplice strategia. “In primo luogo, cerchiamo di comprendere i meccanismi coinvolti nell’interazione di cellule e batteri – spiegano i ricercatori del consorzio – con le superfici degli impianti. In secondo luogo, sulla base di questa conoscenza, sviluppiamo strategie per controllare tali meccanismi, traendo ispirazione dalla natura e dai processi naturali che consentono la rigenerazione ossea o inibiscono l’adesione batterica. Infine, Bio-TUNE mira anche a valutare come queste nuove strategie potrebbero tradursi in prodotti innovativi che hanno un impatto significativo sulla società, portando in ultima analisi, ad esempio, a tassi di successo più elevati negli impianti dentali e ortopedici. Ciò contribuirebbe a evitare ulteriori interventi chirurgici e complicazioni associate”.