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Disponibile il vaccino contro la dengue

Anche in Italia sono iniziate le prime somministrazioni del vaccino contro la dengue, l’infezione virale di origine africana che viene diffusa da zanzare e zecche. Dei due vaccini finora esistenti, attualmente solo uno, il Qdenga, è stato autorizzato in Italia a partire dal febbraio 2023. Le prime dosi sono disponibili per la somministrazione presso il Centro Medico Santagostino, l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma e l’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, in provincia di Verona. Il vaccino viene anche erogato a pagamento da alcune ATS, come quella di Milano.

Lo scorso anno i casi di dengue a livello nazionale sono stati 347, di cui 82 autoctoni. Secondo i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, la Lombardia spicca tra le regioni più colpite con 115 i casi segnalati nel 2023, rispetto ai 20 dell’anno precedente e all’unico caso nel 2021. Questa prevalenza spiega l’impegno messo in campo dalle strutture lombarde per contrastare la diffusione di questa infezione.

Gli studi clinici hanno dimostrato che il vaccino è in grado di ridurre dell’80% del numero di casi di febbre dengue in bambini e adolescenti rispetto al placebo. Non solo: i dati dimostrano anche un calo del 90% delle ospedalizzazioni, con una protezione che secondo gli studi sembra significativa anche al terzo anno dopo la somministrazione, e anticorpi superiori ai livelli pre-vaccinali anche dopo 48 mesi.

Il vaccino prevede la somministrazione di due dosi a distanza di tre mesi l’una dall’altra, anche se l’efficacia della prima dose si attesta circa al 70-80% dopo 10 giorni dalla somministrazione, e riduce drasticamente la forma grave della malattia e quindi l’ospedalizzazione. Il vaccino è somministrabile dai 4 anni di vita e i suoi effetti collaterali più comuni sono stanchezza, spossatezza, dolori articolari e ossei e arrivano mediamente dopo 4-7 giorni dalla somministrazione.

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