Il 30 aprile si è concluso il G7 di Clima, Energia e Ambiente che dal 28 aprile ha visto confrontarsi fra loro sui temi dell’energia, guidate dai loro ministri competenti, le delegazioni di Italia, Stati Uniti d’America, Regno Unito, Francia, Canada, Germania e Giappone.
Al termine delle sessioni di lavoro che si sono svolte nelle reggia di Venaria Reale di Torino, i ministri del G7 hanno adottato una Dichiarazione congiunta che dà seguito agli obiettivi concordati alla COP 28 di Dubai, e trasmette un messaggio agli altri Paesi su quale sia l’impegno necessario per rispondere adeguatamente alla sfida del cambiamento climatico.
Ecco i principali impegni e programmi emersi dal meeting:
- progressivo abbandono dei combustibili fossili, la cui prima tappa è l’uscita dal carbone;
- favorire la forte crescita delle rinnovabili attraverso la moltiplicazione della capacità di stoccaggio dell’energia, che raggiungerà i 1.500 GW nel 2030;
- promuovere la collaborazione dei G7 nel settore dell’energia da fusione;
- emanciparsi dalle rimanenti importazioni di gas russo;
- ridurre le emissioni di metano;
- aumentare la sicurezza e la sostenibilità delle materie prime critiche;
- eliminare le emissioni di gas serra diversi dalla CO2;
- creare un “Hub G7” per accelerare le azioni di adattamento;
- istituire una “Coalizione G7 sull’Acqua”;
- sviluppare un’Agenda volontaria su tessile e moda circolari;
- assicurare una transizione giusta verso l’energia pulita nei paesi in via di sviluppo, con particolare riferimento all’Africa.