Si è concluso a Bologna il G7 Scienza e Tecnologia. La delegazione ministeriale, presieduta dalla ministra Anna Maria Bernini, si è confrontata sul ruolo chiave di scienza, tecnologia, innovazione e formazione per un futuro sostenibile, equo e inclusivo.
Nel Comunicato finale sono sintetizzati i temi principali al centro della tre giorni di lavori. Dalla sicurezza della ricerca alle tecnologie emergenti. Dalle grandi infrastrutture scientifiche alla protezione dei mari e della biodiversità. Dalla collaborazione con i Paesi africani alla libera circolazione di talenti. Dalla comunicazione della scienza al potenziamento della cooperazione nella ricerca avanzata su intelligenza artificiale e altre tecnologie per ottenere risultati concreti a beneficio della società.
«Quello che vogliamo fare è promuovere una scienza per tutti, con ricadute concrete per il benessere di tutti» ha puntualizzato Bernini durante la conferenza di chiusura in cui ha citato, tra le altre cose, il supporto prezioso del computer quantistico per la ricerca di nuovi farmaci e dell’intelligenza artificiale per lo sviluppo di nuovi antibiotici che, senza queste tecnologie innovative, richiederebbero lunghi e complessi esperimenti e molto più tempo. «Questo è un uso buono dell’intelligenza artificiale» ha detto.
Durante i lavori, la delegazione ministeriale del G7 ha assistito al Tecnopolo di Bologna a una dimostrazione della velocità e della capacità di calcolo quantistico per migliorare le aspettative e la qualità della vita. In particolare ai ministri e alle ministre è stato dimostrato con quanta rapidità è possibile effettuare l’analisi di alcune molecole e verificarne in tempo reale la tossicità.