I ricercatori della University of Pittsburgh School of Medicine hanno identificato dei promettenti farmaci in grado di invertire la capacità del virus HIV di sfuggire alla rilevazione del sistema immunitario. Si tratta di una scoperta molto importante, in quanto, come descritto nella rivista Cell Chemical Biology, in futuro si potrà eliminare il serbatoio virale che oggi non può essere soppresso con i farmaci antiretrovirali esistenti.
La ricerca si concentra sull’HIV Nef, una proteina virale espressa ad alti livelli dopo l’infezione da HIV. Negli ultimi tre decenni, il team guidato da Thomas Smithgall, Ph.D., William S. McEllroy Professor e Presidente del Department of Microbiology and Molecular Genetics della Pitt School of Medicine ha dimostrato che Nef può impedire al sistema immunitario di distruggere le cellule infette bloccando o “nascondendo” i segni del virus sulla superficie cellulare. Ma a differenza di altre proteine dell’HIV espresse durante l’infezione, Nef è un bersaglio impegnativo per la progettazione di farmaci.
Quindi il gruppo di ricerca ha adottato un approccio diverso rispetto a quelli finora seguiti. Invece di perseguire una molecola farmacologica che potesse bloccare solo una o due funzioni Nef, hanno cercato un composto che la contrassegnasse per la degradazione nelle cellule infette. La degradazione della proteina Nef bloccherebbe tutte le sue funzioni, comprese l’infezione e la replicazione dell’HIV. Inoltre, gli antigeni dell’HIV verrebbero ripristinati sulla superficie delle cellule infette, rivelandole al sistema immunitario per la distruzione.