Gli occhi possono rivelare più di quanto si possa pensare. A dimostrarlo è stato un gruppo di ricercatori dell’Università del Maryland, College Park (USA), il quale ha utilizzato una tecnologia di visione artificiale per ricostruire le immagini 3D di una scena a partire dai riflessi sui bulbi oculari di una persona. In particolare, i ricercatori hanno sviluppato un modello di visione artificiale che scatta da 5 a 15 fotografie digitali da diverse angolazioni del viso di un individuo mentre guarda una scena e ricostruisce quella stessa scena utilizzando le informazioni ottenute dai riflessi nei loro occhi. Il metodo adatta una tecnica chiamata campi di radianza neurale (NeRF), che utilizza reti neurali per determinare la densità e il colore degli oggetti che il computer “vede”. NeRF di solito funziona guardando direttamente una scena, piuttosto che vederne una riflessa nei bulbi oculari di una persona. La versione che i ricercatori hanno utilizzato ricostruisce la scena estrapolandola da un quadrato di 20 x 20 pixel in ciascun occhio. Il metodo può produrre ciò che i ricercatori chiamano risultati “ragionevoli” nella replica degli oggetti della vita reale, sebbene siano sfocati a causa della difficoltà di rendere la forma della cornea, lo strato esterno trasparente nella parte anteriore dell’occhio. Quando è stata testata su clip dei video musicali di Miley Cyrus e Lady Gaga, la tecnica è stata in grado di individuare la forma ruvida degli oggetti negli occhi dei cantanti, ma ha faticato a ricostruire i dettagli. I risultati del lavoro sono stati pubblicati sul server di pre-print arXiv.