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Internazionalizzare il settore biotecnologico italiano: la sfida di Tajani è partita

Il Ministero degli Affari Esteri spinge forte sul settore delle biotecnologie. Il dicastero, guidato da Antonio Tajani, ha avviato ieri un Tavolo di lavoro per l’internazionalizzazione delle industrie del comparto biotech. Un ulteriore passo in avanti dopo la Conferenza sulle biotecnologie emergenti, ospitata lo scorso 14 novembre alla Farnesina. In Italia, il settore vanta più di 800 imprese, 14mila addetti, oltre 13 miliardi di fatturato e una forte componente di Ricerca e Sviluppo. «Sta vivendo una fase di notevole sviluppo e rappresenta un importante volano per la crescita in settori a sempre più elevato valore aggiunto», ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri.

Il commento di Pierluigi Paracchi, membro del Comitato esecutivo di Federchimica-Assobiotec

«Post pandemia il mondo, i governi, i cittadini hanno compreso che la ricerca, la scienza, la medicina e le biotecnologie sono un valore strategico tanto quanto la difesa e l’energia», commenta Pierluigi Paracchi, CEO di Genenta. «Dagli Stati Uniti all’Italia, si sono create task force di esperti per consigliare i governi e indirizzare le politiche. La cooperazione internazionale può fare la differenza, lo scambio di dati, la convergenza tra biotech e AI ci permetteranno di arrivare prima a trovare cure e soluzioni a malattie di impatto sociale drammatico».

Chi saranno i protagonisti?

Dai rappresentanti delle istituzioni ai centri di ricerca, dalle imprese alle associazioni di categoria, per concludere con il mondo finanziario. Molti sono gli attori che faranno parte del Tavolo. Non solo. Vi prenderanno parte anche rappresentanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del Ministero dell’Università e della Ricerca e dell’Agenzia ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane). Tra gli altri, in qualità di moderatore, Pierluigi Paracchi, CEO di Genenta e membro del Comitato esecutivo di Federchimica-Assobiotec; Pierluigi Petrone, Vice Presidente di Farmindustria; Giovanni Caforio, Presidente Esecutivo di Bristol Myers Squibb; Maria Cristina Porta, Direttrice Generale della Fondazione ENEA Tech e Biomedical; Giuseppe Gigli, Direttore dell’Istituto di Nanotecnologia CNR-Nanotec; Rino Rappuoli, Direttore scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena; Gianmario Verona, Presidente di Human Technolpole. La mission del Tavolo sarà quella di creare strategie e raccomandazioni in merito all’internazionalizzazione degli attori attivi nel campo delle biotecnologie per rafforzare l’intero comparto nazionale. Per Tajani: «Riflette l’attenzione che il Governo attraverso il Ministero degli Esteri attribuisce allo sviluppo internazionale delle filiere innovative e delle tecnologie emergenti, nel quadro della Diplomazia della Crescita».

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