News

Johnson & Johnson supera le attese di Wall Street, ma lancia l’allarme dazi Usa

Nel primo trimestre del 2025, Johnson & Johnson ha battuto le aspettative di Wall Street grazie alle vendite nel settore oncologico. Tuttavia, l’azienda ha lanciato un monito: i dazi imposti dagli Stati Uniti potrebbero mettere a rischio la stabilità della catena di approvvigionamento.

Il ceo Joaquin Duato ha espresso preoccupazione per l’impatto delle misure tariffarie sull’accesso ai farmaci, mentre il direttore finanziario Joe Wolk ha stimato in circa 400 milioni di dollari i costi aggiuntivi che la società dovrà affrontare, in particolare nel comparto dei dispositivi medici. Le tariffe più pesanti riguardano le importazioni da Cina, Messico, Canada, nonché i dazi su acciaio e alluminio.

Nonostante le pressioni derivanti dai dazi e l’acquisizione della biotech Intra-Cellular per 14,6 miliardi di dollari, Johnson & Johnson ha confermato le sue previsioni di utile per l’intero anno, comprese tra 10,50 e 10,70 dollari per azione – superando le stime degli analisti. Il fatturato del trimestre è salito del 2,4%, attestandosi a 21,89 miliardi di dollari.

Tra i principali motori di crescita futuri figurano Caplyta, farmaco antipsicotico in attesa di approvazione entro l’anno, e Spravato, spray nasale per la depressione, che secondo le stime dell’azienda potrebbe generare fino a 3,5 miliardi di dollari l’anno entro il 2028.

Secondo gli analisti, il focus degli investitori si sta spostando sempre più dalle singole performance aziendali all’impatto di dazi e variabili macroeconomiche.

Share

News

Raccolte

Articoli correlati