Quali letture scegliere per la valigia delle vacanze? Abbiamo chiesto al nostro board e alla nostra redazione qualche suggerimento sui libri appena usciti che riguardano da vicino l’innovazione nel mondo del Life Science. Per restare sempre aggiornati anche sotto l’ombrellone.
Titolo
Il coraggio di provarci
Autore
Cristina Scocchia, Francesca Gambarini
Casa editrice
Sperling & Kupfer, 2024
Scelto perché
Come ridefinire il concetto di leadership? Cristina Scocchia ha avuto il coraggio di provarci e nel libro racconta una storia controvento: la sua, che da un piccolo paese della Liguria, Coldirodi, è arrivata ai vertici di un’azienda che è sinonimo di caffè nel mondo. CEO di Illycaffè e membro del Consiglio di Amministrazione di EssilorLuxottica e di Fincantieri, Scocchia ha costruito prima la sua carriera all’estero in Procter & Gamble, per poi rientrare e guidare L’Oréal Italia e Kiko.
Il messaggio chiave del libro? La leadership non è potere, è responsabilità. E il punto da cui parti non deve determinare chi puoi diventare. Se questa lezione l’ha ricevuta dal padre, un’altra lezione le è stata data dalla minuziosa cura e dalla collaborazione necessaria per far arrivare a fioritura perfetta i crisantemi: da soli non si ottiene nulla.
«Le aziende sono fatte prima di tutto dalle persone che ci lavorano, dalle menti che le animano, dal tempo trascorso insieme da esseri umani che interagiscono tra di loro in un ufficio o in una fabbrica. Credo sia conclusa l’epoca in cui un’azienda poteva essere gestita dall’alto, da leader che stanno soli in testa al gruppo, indicando la strada e detenendo il potere. Il leader oggi non balla da solo, non dà le spalle al gruppo, ma lo guida e lo sorregge».
Empatia e valorizzazione del merito sono, secondo Scocchia, la chiave per creare una leadership etica e inclusiva.
Ampio spazio, nel libro, alla carriera in salita per le donne e ai giovani, per cui la precarietà è un incubo ricorrente. Serve un cambiamento culturale, scrive, e anche le aziende possono fare la loro parte: flessibilità oraria in entrata e in uscita, part-time, smart working, asili nido aziendali. E fuori dall’azienda, bisogna investire sulla scuola, per assicurarci che maschi e femmine abbiano uguale accesso alla formazione di quelle competenze scientifiche, tecnologiche e digitali che aumentano le possibilità di impiego e favoriscono carriere più qualificate e remunerate.
L’invito è di essere proattivi. «Il ruolo perfetto per la persona perfetta non esiste. I ruoli si costruiscono attorno alle persone, e sta alle persone stesse farli propri, creando occasioni di crescita, per sé e per l’azienda».