Al momento del ricovero ospedaliero, un paziente su quattro risulta malnutrito, mentre oltre il 50% dei degenti non riceve un’adeguata assistenza nutrizionale.
Questo deficit ha conseguenze significative, aumentando il rischio di complicanze, infezioni, degenze prolungate e riammissioni ospedaliere. Tuttavia, la malnutrizione non è un destino inevitabile: esistono strumenti efficaci per contrastarla, come è emerso dal recente SPRING Event 2025, congresso congiunto della Società Italiana di Nutrizione Artificiale e Metabolismo (SINPE) e dell’Associazione Scientifica di Alimentazione Nutrizione e Dietetica (ASAND), svoltosi a Bari.
«Con un’adeguata assistenza nutrizionale – ha spiegato Antonella Lezo, Presidente della Società Italiana di Nutrizione Artificiale e Metabolismo (SINPE) – si può contrastare la malnutrizione correlata a patologia, problema che ogni anno, solo in Italia, genera costi di almeno 2,5 miliardi di euro.
In più, ha aggiunto, «la letteratura scientifica ha ormai dimostrato come il supporto nutrizionale, durante la permanenza in ospedale, riduca la mortalità e la durata della degenza, migliorando lo stato di salute generale e la qualità di vita di pazienti affetti da molteplici patologie. In tal modo, la nutrizione contribuisce a contenere i costi sanitari e a rendere i percorsi di cura nel loro complesso più sostenibili».
Anziani e malnutrizione: una sfida crescente
Tra le categorie più a rischio figurano gli anziani, la cui alimentazione è spesso compromessa da fattori come la riduzione dell’appetito, problemi di masticazione e deglutizione, difficoltà economiche e isolamento sociale. A ciò si aggiunge l’elevata incidenza di patologie croniche che interferiscono con l’assorbimento dei nutrienti. Ugo della Marta, Direttore generale della Direzione per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione del ministero della Salute, ha evidenziato come l’invecchiamento della popolazione renda il problema ancora più urgente: «Gli over 65 costituiscono il 24% della popolazione italiana e si prevede che nel 2042 raggiungeranno il 34%. È quindi essenziale intensificare gli sforzi per prevenire e gestire la malnutrizione in questa fascia di età».
Innovazione e nuove strategie nella nutrizione clinica
Il congresso ha affrontato numerosi temi emergenti, tra cui l’impiego dell’intelligenza artificiale nella nutrizione clinica, le nuove linee guida per la dieta mediterranea, e il ruolo dell’alimentazione nella gestione di patologie neurologiche come Parkinson, Alzheimer e SLA. Particolare attenzione è stata riservata alla sarcopenia, alla nutrizione in oncologia e pediatria, all’insufficienza intestinale e al potenziale della nutraceutica. Le sessioni scientifiche hanno offerto approfondimenti sulle più recenti pratiche evidence-based e sulle innovazioni tecnologiche che stanno trasformando il settore.