Un gruppo di ricercatori giapponesi, del RIKEN Cluster for Pioneering Research e del RIKEN Nishina Center for Accelerator-Based Science, ha sviluppato un trattamento che può essere utilizzato, potenzialmente, contro diversi tipi di cancro con meno effetti collaterali negativi rispetto alle terapie attuali. Stando a quanto riportato dalla rivista Chemical Science, gli scienziati hanno ideato un composto progettato per emettere piccole quantità di radiazioni alfa dall’interno delle cellule tumorali, in grado di ucciderle, risparmiando i tessuti sani. Il prodotto è stato testato sui topi a cui è stato “trapiantato” un cancro al polmone umano. I ricercatori hanno osservato che i tumori negli animali sono cresciuti quasi tre volte di meno e la sopravvivenza è stata del 100% dopo una sola iniezione di un composto. “Uno dei maggiori vantaggi del nostro nuovo metodo è che può essere usato per trattare molti tipi di cancro”, spiegano i ricercatori. La terapia dei ricercatori giapponesi si basa sul fatto che un composto chiamato acroleina si accumula nelle cellule tumorali. I ricercatori, per distruggere le cellule tumorali, hanno collegato la acroleina all’astatina-211, un radionuclide che emette una piccola quantità di radiazioni sotto forma di particelle alfa quando decade. Rispetto ad altre forme di radioterapia, le particelle alfa sono un po’ più letali, ma possono viaggiare solo per un ventesimo di millimetro e possono essere fermate da un pezzo di carta. Quando l’astatina-211 viene assorbita all’interno di una cellula tumorale, le particelle alfa emesse dovrebbero danneggiare la cellula tumorale, senza danneggiare le cellule circostanti. “Anche iniettando il composto nel sangue, siamo riusciti a ottenere risultati simili”, riferiscono gli studiosi. “Ciò significa che possiamo usare questo metodo per trattare il cancro in fase iniziale anche se non sappiamo dove si trova il tumore”, concludono.
- 28 Giugno 2023