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Novartis rafforza il portafoglio cardiovascolare: acquisisce Anthos Therapeutics per 925 milioni

Novartis ha annunciato un accordo per l’acquisizione di Anthos Therapeutics, azienda biotecnologica in fase clinica, con sede a Boston, che ha sviluppato abelacimab, un anticorpo monoclonale innovativo per la prevenzione dell’ictus e dell’embolia sistemica nei pazienti con fibrillazione atriale.

L’operazione prevede un pagamento iniziale di 925 milioni di dollari e potenziali pagamenti aggiuntivi fino a 2,15 miliardi al raggiungimento di specifici traguardi normativi e commerciali.

L’acquisizione, che dovrebbe concludersi nella prima metà del 2025, si inserisce nella strategia di crescita di Novartis e rafforza la sua presenza nel settore cardiovascolare, grazie all’integrazione di abelacimab, attualmente in fase 3 di sviluppo.

«Siamo entusiasti di unire le forze per portare avanti lo sviluppo di abelacimab per la prevenzione dell’ictus nella fibrillazione atriale e della trombosi associata al cancro» ha dichiarato Shreeram Aradhye, presidente della Divisione sviluppo e Cmo di Novartis.

L’abelacimab ha ricevuto una designazione Fast Track dalla FDA per il trattamento della trombosi associata al cancro a  luglio 2022. Poi a settembre 2022 la designazione Fast Track è arrivata anche per la prevenzione dell’ictus e dell’embolia sistemica nei pazienti con fibrillazione atriale.

Abelacimab è un nuovo anticorpo monoclonale altamente selettivo e completamente umano progettato per indurre un’efficace anticoagulazione attraverso l’inibizione del fattore XI. I dati di fase 2 hanno mostrato una significativa riduzione degli eventi emorragici nei pazienti con fibrillazione atriale che assumono abelacimab rispetto allo standard di cura con anticoagulante orale diretto. Ora sono in corso gli studi clinici di fase 3 per i pazienti a rischio di coaguli arteriosi e venosi, con fibrillazione atriale e trombosi associata al cancro.

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