Recordati ha chiuso il primo trimestre 2025 con ricavi pari a 680 milioni di euro, in crescita dell’11,9% rispetto allo stesso periodo del 2024 (+7,2% a perimetro omogeneo e cambi costanti), in linea con le attese del consenso Bloomberg. Il segmento Specialty & Primary Care ha generato 408,6 milioni (+3,3% o +5% a cambi costanti), mentre Rare Diseases ha registrato una forte crescita a 254,8 milioni (+29% o +11,5%).
FDA approva estensione d’uso per Isturisa
Nonostante un impatto cambi limitato (-3,7 milioni), l’EBITDA ha superato le attese attestandosi a 270,2 milioni (+10,7%), con un margine sui ricavi del 39,7% (vs 37,8% atteso). L’utile netto è salito a 125 milioni (+1,2%) e il free cash flow è balzato a 158,8 milioni, contribuendo alla riduzione del debito netto a 2,02 miliardi (da 2,154 a fine 2024), con una leva inferiore a 2,2x l’EBITDA pro-forma.
L’Ad Rob Koremans ha espresso soddisfazione per l’inizio positivo dell’anno e per l’approvazione da parte della FDA dell’estensione d’uso di Isturisa, un farmaco che viene utilizzato per il trattamento della sindrome di Cushing endogena negli adulti e che ha portato a rivedere al rialzo le peak year sales previste, ora stimate tra 550 e 650 milioni (da 500-600 milioni).
Confermati gli obiettivi
Per il 2025, il gruppo prevede una crescita a doppia cifra, con ricavi compresi tra 2,6 e 2,67 miliardi di euro. L’EBITDA è atteso tra 970 milioni e 1 miliardo, con un margine operativo intorno al 37,5%, mentre l’utile netto rettificato è stimato tra 640 e 670 milioni, corrispondente a un margine del 25% circa.
Anche gli obiettivi di medio termine, fissati al 2027, sono stati confermati. L’azienda punta a raggiungere ricavi tra 3 e 3,2 miliardi, un EBITDA compreso tra 1,14 e 1,225 miliardi (con un margine stabile al 38%) e un utile netto rettificato tra 770 e 820 milioni, per un margine atteso attorno al 25,5%.
«Gli obiettivi triennali riflettono la solidità del nostro business e la continuità della nostra strategia di crescita organica nei segmenti Specialty & Primary Care e Rare Diseases, supportata da attività mirate di business development e lifecycle management», ha concluso Koremans.