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#ConsigliDiLettura: Tecnologia della rivoluzione di Diletta Huyskes

Quali letture scegliere per la valigia delle vacanze?
Abbiamo chiesto al nostro board e alla nostra redazione qualche suggerimento sui libri appena usciti che riguardano da vicino l’innovazione nel mondo del Life Science.
Per restare sempre aggiornati anche sotto l’ombrellone.

 

Titolo

Tecnologia della rivoluzione. Progresso e battaglie sociali dal microonde all’Intelligenza Artificiale

Autore

Diletta Huyskes

Casa editrice

Il Saggiatore, 2024

Scelto perché

Tecnologia della rivoluzione è il primo libro di Diletta Huyskes, che fa ricerca sull’etica delle tecnologie e l’impatto sociale delle intelligenze artificiali, in particolare nei processi decisionali, e su come prevenire eventuali rischi, tra cui le discriminazioni sociali.

Da qualche anno, scrive l’autrice, sentiamo parlare dell’Intelligenza Artificiale, e più in generale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, come di una rivoluzione. Ma in realtà, tutta la storia umana è sempre stata scandita da nuove tecnologie che plasmano cambi di paradigma e nuovi ordini sociali. «Sono quelle che all’inizio degli anni 60 l’epistemologo Thomas Kuhn chiamava scienze rivoluzionarie».

Ma se la rivoluzione non genera progresso per la società intera possiamo parlare davvero di rivoluzione? E come possiamo costruire, interpretare e indirizzare le nuove tecnologie digitali per fare in modo che l’ennesima rivoluzione tecnologica non porti a una involuzione ed esclusione sociale?

Su questo si interroga Huyskes, ripercorrendo la storia della tecnologia e invitandoci a riflettere sull’impatto cha ha sulla società. 

Nessuna tecnologia precipita nei laboratori, nei negozi e nelle nostre case: dietro al design di ogni tecnologia ci sono precise scelte e valori socio-culturali che la influenzano. Siamo noi, dunque, che dobbiamo compiere delle scelte sia in merito alla progettazione di singoli artefatti e sistemi, sia per quanto riguarda la direzione o la traiettoria dei programmi di innovazione. Perché in base alle scelte che vengono fatte si può arrivare a risultati tecnologici diversi e, quindi, implicazioni diverse per la società e per particolari gruppi sociali.

In che modo possiamo allora ragionare sulle scelte e i valori che guidano la progettazione umana dell’Intelligenza Artificiale oggi?

Riprendendo gli studi di Judy Wajcman, l’autrice ci invita ad assumere uno sguardo critico e, rispetto al potenziale trasformativo dell’Intelligenza Artificiale, sottolinea l’importanza di un un utilizzo consapevole, giusto ed inclusivo dei dati usati per alimentarla, perché i processi di automazione non sono neutrali e anche programmare un algoritmo è, in fondo, un gesto politico.

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