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L’Italia si illumina di verde per il tumore ovarico

L’Italia si tinge di verde tiffany per sensibilizzare sul tumore ovarico.

Dai templi di Paestum all’Università La Sapienza, dalla Caserma La Marmora di Sassari a via Mercato Vecchio a Udine: l’8 maggio, in occasione della Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico, l’Italia diventa verde tiffany, colore simbolo della lotta a questa malattia, per sostenere la campagna nazionale Mi illumino di Tiffany”, promossa da ALTo (Associazione Lotta al Tumore Ovarico).

Inaccessibilità delle cure e ritardo nella diagnosi

«Il tumore ovarico è una malattia silenziosa, spesso intercettata troppo tardi – spiega Maria Teresa Cafasso, presidente di ALTo – . Servono nuove cure, serve più ricerca, ma soprattutto serve una diagnosi precoce che oggi, purtroppo, ancora non esiste in modo sistematico. Dobbiamo rompere il silenzio e ascoltare il corpo delle donne. Ogni sintomo, anche il più vago, può essere un segnale». 

Lo slogan della campagna, Guarire tutte, nessuna esclusa”, sottolinea la necessità di garantire cure accessibili a tutte le donne, a prescindere da dove vivano o dalla loro condizione economica. ALTo chiede alle istituzioni un impegno concreto: più fondi per la ricerca, formazione per i medici e campagne informative efficaci.

«Perché se è vero che il tumore ovarico non dispone ancora di un test di screening affidabile, è altrettanto vero che imparare a riconoscere sintomi come gonfiore addominale persistente, senso precoce di sazietà o dolore pelvico può fare la differenza tra una diagnosi tardiva e una possibilità concreta di guarigione», conclude Cafasso. 

Da Nord a Sud, l’Italia lancia un messaggio solidale

Monumenti, università, piazze, siti culturali e artistici in tutta la Penisola partecipano a questa iniziativa, in una mobilitazione collettiva che unisce Nord e Sud con un unico messaggio: è tempo di fare luce sul tumore ovarico.

Tra i luoghi coinvolti figurano importanti simboli del patrimonio nazionale, come il Teatro Massimo di Palermo, il Palazzo di Città di Salerno e i Templi di Paestum, grazie all’impegno della direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia, Tiziana D’Angelo. Aderiscono anche scuole, amministrazioni comunali, musei e strutture sanitarie, creando un’onda luminosa che percorre tutto il Paese.

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