Come era prevedibile, visto il forte aumento della domanda, l’EMA e poi l’AIFA hanno avvertito della carenza di due farmaci utilizzati da adulti con diabete II: il semaglutide e il liraglutide. L’azienda produttrice ha annunciato la decisione di ridurre la fornitura di liraglutide, per facilitare l’aumento della fornitura di semaglutide, utilizzato off-label come farmaco per la perdita di peso e ora difficile da trovare sugli scaffali. Questo è solo uno dei numerosi casi segnalati che fanno emerge anche quest’anno la questione di come affrontare la carenza di medicinali.
In America ASCO corre ai ripari per carenza di farmaci antitumorali
Un fenomeno già registrato ancora prima della pandemia da COVID-19, e che non riguarda espressamente l’Europa: l’FDA ha contato che in US c’è carenza di almeno 141 farmaci, tra cui antiasmatici, antibiotici (l’amoxicillina e penicillina), farmaci contro reazioni allergiche, e vasodilatatori.
Non solo: la carenza riguarda anche farmaci antitumorali, che negli Stati Uniti ha “raggiunto livelli senza precedenti”, come denuncia un gruppo di 44 esperti chiamati dalla Società Americana di Oncologia Clinica (ASCO) a redigere linee guida su come trattare i pazienti durante le attuali carenze di farmaci antitumorali. Le linee guida sono state da poco pubblicate su JCO Oncology Practice.
In Cina forte incremento di polmoniti: l’OMS teme l’aumento globale della malattie respiratorie
Non si è di certo nelle condizioni migliori per affrontare i bisogni della popolazione ora che stiamo entrando nel pieno della stagione invernale. Perché, guardando ora ad Est, c’è anche un po’ di preoccupazione riguardo i numerosi nuovi casi di polmonite non diagnosticata in bambini e l’aumento delle malattie respiratorie in Cina, a cui l’OMS ha chiesto chiarimenti (la pandemia nel 2019 era iniziata proprio da segnalazioni di casi di polmonite non diagnosticata). L’agenzia Reuters ha riportato che l’OMS ritiene che quest’anno ci sia stato un complessivo aumento nelle malattie respiratorie rispetto a tre anni fa.
La fotografia di Nomisma: in Italia scompaiono i fornitori di farmaci
Il Report 2023 dell’Osservatorio della società di ricerca indipendente Nomisma “Sistema dei farmaci generici in Italia” getta benzina sul fuoco: in 10 anni sono scomparsi dai mercati europei il 26% dei farmaci equivalenti, il 33% degli antibiotici e il 40% dei farmaci oncologici; in relazione ai soli antibiotici, si è osservata la scomparsa di 16 tipologie in Polonia, 11 in Spagna e 10 in Francia; in Italia in 10 anni su due farmaci largamente utilizzati nella pratica clinica – un antibiotico e un antitumorale – il numero di fornitori è sceso rispettivamente da 10 a 3 e da 18 a 2. Nomisma avverte dunque sulla carenza sia di farmaci di marca che di farmaci generici, che ha un impatto pesante sulla popolazione, e chiede di alleggerire la pressione sul comparto farmaceutico.
I farmacisti denunciano aggressioni dai pazienti per la carenza di farmaci
Secondo un sondaggio condotto in 29 paesi europei dalla Comunità Europea dei Farmacisti (PGEU), il 100% dei farmacisti interpellati ha riferito di aver sperimentato una carenza di medicinali nel 2022. La maggior parte poi aveva notato che “la situazione era peggiorata nell’anno precedente (75,86%), mentre il resto ha riferito che era rimasta invariata (24,14%)”.
E si cominciano a registrare episodi di forte nervosismo: a denunciarlo, nel Regno Unito, è il rappresentante di un’associazione indipendente di farmacie, la NPA, che ha recentemente riportato al Parlamento britannico numerosi casi di aggressioni da parte di pazienti ai farmacisti a causa della mancanza di certi farmaci dagli scaffali. Il Comitato di Negoziazione dei Servizi Farmaceutici (PSNC) lo aveva già denunciato lo scorso aprile a seguito di un’indagine condotta tra i farmacisti del Regno Unito.
Ma quali sono le cause della carenza di farmaci?
Gli studi sulle cause: l’articolo su Lancet e l’analisi di ricercatori tedeschi
Rispetto a come si è arrivati a questa emergenza, un articolo su Lancet ha cercato di fare sintesi in alcuni punti:
- L’aumento della domanda, come la domanda del semaglutide, che è aumentata a causa di una moda per la perdita di peso diventata virale su TikTok
- I vincoli di produzione, che includono contaminazione, attrezzature difettose
- Le pandemie multiple: influenza, virus sinciziale respiratorio e COVID-19 hanno causato una carenza di numerosi farmaci essenziali come il citato antibiotico amoxicillina
- Le forti concentrazioni geografiche nella capacità di produzione dei principi attivi farmaceutici (API), che rappresentano un rischio per la catena di approvvigionamento
- Le interruzioni di produzione nelle aree geografiche chiave (che sono in maniera sempre più determinante Cina ed India)
- L’ambiente commerciale: per i farmaci generici fuori brevetto, i produttori potrebbero non essere più interessati a produrre certi prodotti, specialmente quando i prezzi sono bassi e i costi in aumento, rendendo non conveniente l’investimento.
Uno studio tedesco sulle cause della carenza di medicinali in Germania è stato pubblicato lo scorso agosto su Research in Social and Administrative Pharmacy: i ricercatori hanno sottolineato anche “cause di livello superiore” legate alle regolamentazioni vigenti, ai valori e processi interni delle aziende farmaceutiche, alle dinamiche di mercato e a fattori macroeconomici; sono state suggerite azioni per mitigare la carenza di farmaci (la Germania rappresenta il quarto mercato di medicinali nel mondo), come il miglioramento dei processi aziendali e la diversificazione dei criteri di appalto.
Che cosa sta facendo a riguardo la Commissione Europea?
Per limitare la carenza di farmaci, la Commissione Europea ha annunciato una serie di iniziative, tra cui la creazione dal 2024 di un’Alleanza per i Medicinali Critici, per supportare l’autonomia della catena di approvvigionamento europeo, e l’istituzione di un meccanismo di solidarietà volontaria europea per supportare il trasferimento volontario di medicinali in Paesi che registrano carenze. A questo si aggiunge la volontà di avere una Lista dell’Unione di medicinali critici entro la fine del 2023. E nel 2024 è attesa una legge apposita, il Critical Medicines Act, in vista della quale la Commissione lancerà uno studio preparatorio dedicato entro la fine del 2023, aprendo la strada per una valutazione di impatto. Con la speranza che non venga tutto interrotto o posticipato a causa delle elezioni europee.
Ma la carenza non riguarda solo i medicinali: la Commissione Europea a inizio anno ha infatti creato il Gruppo di Coordinamento sulle Carenze di Dispositivi Medici (MDSSG) per coordinare azioni urgenti all’interno dell’Unione in caso di carenza di dispositivi medici.