Habemus la “nuova” AIFA: più snella ed efficiente, senza dg e con una sola commissione

Picture of Valentina Arcovio

Valentina Arcovio

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.

Dopo mesi di stallo si inizia a intravedere come sarà organizzata l’Agenzia Italiana del Farmaco, l’ente italiano a cui spetta il fondamentale compito di autorizzare e regolamentare l’accesso ai farmaci nel nostro paese. La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera alla riforma, lanciando la palla al Consiglio di Stato a cui spetta l’ultima parola, ma che in sostanza dovrebbe essere solo una formalità. I tempi sono comunque stretti, dato che l’1 dicembre scade la proroga dei componenti della Commissione Tecnico Scientifica (CTS), la quale aveva già subito forti scossoni negli ultimi mesi, e del Comitato Prezzi e Rimborso (CPR) dell’AIFA. Al momento sappiamo solo come sarà organizzato il “nuovo” ente regolatorio. Non sono invece noti i nomi di chi ne farà parte.

Addio al direttore generale, la responsabilità legale spetta al presidente

La nuova AIFA dovrebbe essere più snella. Una delle principali novità è la scomparsa della figura del direttore generale. Sarà il presidente ad assumere la responsabilità legale dell’AIFA e presiederà il Cda che sarà composto anche da due membri scelti dalle Regioni, uno dal ministero dell’Economia e uno da ministero della Salute. Il presidente verrà nominato dal ministro della Salute d’intesa con le Regioni, una carica che in teoria dovrebbe essere piuttosto “blindata”. Giorgio Palù, attuale presidente, è il candidato favorito alla guida anche della nuova AIFA. Altra novità di rilievo è l’abolizione della CTS e del CPR che verranno sostituite dalla Commissione scientifico-economica (CSE).

Una sola commissione e due nuove figure

La CSE, nominata con decreto del ministro della salute, sarà composta da dieci membri, di cui il direttore tecnico-scientifico dell’AIFA e il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità o un suo delegato, quali membri di diritto; 4 membri designati dal ministro della Salute, tra persone di comprovata e documentata competenza tecnico scientifica nazionale e internazionale, almeno quinquennale nel settore della valutazione dei farmaci e nel settore della metodologia di determinazione del prezzo dei farmaci, della farmaco-economia, uno dei quali con funzioni di presidente, uno designato dal ministro dell’Economia e delle Finanze e tre dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano. I componenti non di diritto dureranno in carica tre anni, rinnovabili consecutivamente per una sola volta. La riforma non elimina o sostituisce soltanto vecchi ruoli o posizioni, me ne aggiunge anche di nuove. E’ prevista infatti l’istituzione delle figure dei direttori amministrativo e tecnico scientifico che saranno nominati dal ministro della Salute, previo parere delle Regioni.

Schillaci: “Da queste riforma un’AIFA più moderna”

“Con l’Intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni diamo il via a una nuova stagione di AIFA attraverso un quadro regolatorio, normativo e amministrativo più snello ed efficiente volto a semplificare e accelerare i processi di approvazione dei farmaci”, dichiara il ministro della Salute, Orazio Schillaci. “Questa riforma, dopo vent’anni, consegna agli italiani un’Aifa più moderna e pronta a mettere a disposizione dei cittadini le innovazioni terapeutiche”, aggiunge. “A distanza di vent’anni dalla istituzione dell’AIFA, finalmente oggi la riforma diventa realtà grazie all’operato del Governo Meloni, la cui autorevolezza e stabilità costituiscono la migliore garanzia per l’intero sistema”, commenta invece il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, che ha presenziato insieme al ministro Schillaci, alla seduta straordinaria della Conferenza Stato-Regioni per dare parere favorevole alla modifica del decreto interministeriale 20 settembre 2004, n. 245, recante norme sull’organizzazione e il funzionamento dell’AIFA. “L’Agenzia italiana del farmaco – conclude Gemmato – gioca un ruolo cruciale per il sistema salute del nostro paese, ed è proprio per questo che era necessaria una riforma che rendesse l’Agenzia regolatoria nazionale al passo con i tempi, più snella e moderna nonché vicina alle esigenze dei cittadini”.

Keypoints

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.

Altri articoli