Il 15 luglio scorso il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso aveva commentato la creazione della terza divisione centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti a Milano (le cui aree di competenza includono anche la farmaceutica) come «l’opportunità per meglio agire e supportare le nostre imprese nella tutela del diritto di proprietà intellettuale, assicurando decisioni rapide».
Proprio il giorno seguente, dalla seconda divisione centrale, quella di Monaco di Baviera (l’altra divisione centrale è a Parigi, mentre negli altri 14 Stati Europei aderenti ci sono solo divisioni locali), è arrivata la prima dimostrazione di che cosa questo significhi, e con quanta rapidità questo tribunale possa agire, almeno in Germania. La divisione centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti di Monaco ha annullato un importante brevetto appartenente ad Amgen per il farmaco per la riduzione del colesterolo Repatha.
Il TUB revoca il brevetto ad Amgen: la decisione simultaneamente applicata in 17 Paesi Europei
Il primo attacco principale a un brevetto presso questo tribunale è stato quindi coronato da successo: il brevetto aveva validità in 17 Paesi europei, tra cui l’Italia: con questa decisione, è stato revocato simultaneamente (e quindi cessa di avere validità ) in tutti questi Paesi.
Si tutela chi subisce violazioni, e per i business rischio di conseguenze drammatiche
«La celerità con cui la prima causa di merito è stata decisa senz’altro contribuisce a rendere il TUB un foro attraente per i titolari dei brevetti che ritengano di avere subito una violazione e intendano ottenere tutela in modo rapido ed efficace» sostiene l’avvocata Laura Orlando, Managing Partner dell’ufficio italiano e global co-head del team di proprietà intellettuale di Herbert Smith Freehills.  D’altro canto, questa decisione è emblematica del rischio principale che il nuovo sistema pone per i titolari dei brevetti, ossia il rischio di vedere la propria protezione brevettuale venir meno simultaneamente in tutti i Paesi. «Si tratta di una conseguenza piuttosto “drammatica” per il business», afferma.
Una decisione in tempi record, grazie alla presentazione di un’unica azione legale
La sentenza è stata emessa solo un anno dopo la presentazione dell’azione.
«Il Tribunale ha dimostrato di mantenere la promessa di essere un foro efficiente e soprattutto rapido», commenta Laura Orlando. «Una decisione di merito sulla validità di un brevetto raggiunta in 1 anno, 1 mese e 2 settimane è davvero impressionantemente veloce rispetto alla media delle tempistiche di tutti i tribunali europei nel contenzioso brevettuale “tradizionale”».
Fino a poco tempo fa, un titolare di un brevetto europeo che desiderasse agire contro la violazione del suo brevetto da parte di terzi doveva avviare procedimenti legali separati in ciascun tribunale nazionale dei Paesi interessati. Con l’introduzione del nuovo sistema, ora è possibile intraprendere un’unica azione legale per ottenere una decisione valida in tutti i Paesi aderenti. È evidente che questo cambiamento comporta un notevole risparmio di tempo e costi, oltre a migliorare l’efficienza del processo legale.
Plaudita dai politici l’apertura della sede centrale del TUB a Milano, ma poche aziende lo sanno e lo valutano come un vantaggio
Dell’istituzione in Italia, in Lombardia, di una Divisione Centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti in realtà non ne sanno ancora nulla 8 aziende su 10, come rileva una recente indagine condotta dalla società Metrica Ricerche su 200 imprese italiane innovative. E poco più di una su dieci lo ritiene veramente importante.
«L’istituzione del Tribunale Unificato dei Brevetti e del brevetto unitario rappresenta una delle trasformazioni più significative nel sistema del Brevetto europeo dalla sua creazione», sottolinea l’avvocata Orlando. «Questa riforma si basa su due elementi fondamentali: l’introduzione di un brevetto europeo con effetto unitario (Unitary Patent) e la creazione di un tribunale multinazionale competente per le controversie sui brevetti paneuropei, il Tribunale Unificato dei Brevetti (Unified Patent Court)».
Attualmente, 17 Stati membri dell’Unione Europea partecipano al brevetto unitario e al TUB, con la possibilità che altri Stati membri aderiscano in futuro, come la Romania, che ha ratificato l’Accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti che entrerà in vigore il 1 settembre 2024. Il TUB ha giurisdizione su un mercato di oltre 300 milioni di persone, garantendo che le sue decisioni abbiano effetto in tutti i Paesi aderenti.
«Il Tribunale Unificato dei Brevetti, le cui decisioni avranno effetto in tutti i Paesi aderenti all’Accordo TUB, si compone di una corte di prima istanza e di una corte d’appello, con sede a Lussemburgo, dove si trova anche la Cancelleria. Con l’inaugurazione della Divisione Centrale di Milano lo scorso 1 luglio, che ha sostituito la sede di Londra a seguito della Brexit e si aggiunge alle sedi di Parigi e Monaco di Baviera, il tribunale di primo grado è ora pienamente operativo».