Amazon compie ulteriori passi in avanti nel processo di espansione nel settore sanitario, in linea con l’evoluzione high tech e la digitalizzazione degli strumenti di cura e di prevenzione. L’azienda sta investendo sempre di più in quest’ambito, non solo nella ricerca ma anche attraverso l’assunzione di professionisti del settore, cercando di portare avanti la sua missione (così come è stata definita) di miglioramento della salute attraverso soluzioni tecnologiche avanzate. Del resto, il settore è al centro delle politiche di welfare di molte aziende pubbliche e private, ed è oggetto di una grande trasformazione che coinvolge le Big Tech in un intreccio profondo tra healthcare e tecnologia.
Anche Alphabet, Apple e Microsoft, per citare le più emblematiche, stanno contribuendo alla trasformazione dell’industria attraverso tecnologie cloud, intelligenza artificiale e analisi dei dati. Queste aziende sfruttano la potenza di calcolo e le risorse dati per avanzare nella medicina personalizzata, migliorare l’accesso ai servizi sanitari, identificare nuovi servizi e promuovere la medicina preventiva. Come è facile intuire, ciascuna concentra le proprie competenze per sviluppare strumenti e soluzioni specifiche, anche se comuni a tutti sono i trend dell’archiviazione e analisi dati, oltre che dell’intelligenza artificiale.
La trasformazione digitale permette la collaborazione di aziende sanitarie e farmaceutiche con aziende tecnologiche, dando vita a nuovi prodotti, servizi avanzati e modelli di servizio innovativi. Proprio partendo da queste basi, Neil Lindsay, Senior Vice President di Amazon Health Services, ha dichiarato che l’assistenza sanitaria è in cima alla lista delle esperienze che hanno bisogno di essere reinventate: i lunghi tempi di attesa, le difficoltà nel prenotare un appuntamento e nel parlare con un medico, le difficoltà nel raggiungere la clinica e nello svolgere esami sono solo alcuni degli elementi che condizionano in negativo la salute delle persone. Per sottolineare l’impegno e la decisione di Amazon di entrare nell’healthcare, sono state recentemente aperte delle posizioni lavorative specialistiche per lo sviluppo della sanità, ottimamente remunerate. Anche quest’ultimo aspetto non è da sottovalutare: il potenziale, economico e non solo, di una Big Tech come Amazon fa sì che l’attrattività sia molto elevata, superando anche quella di realtà da sempre focalizzate sull’ambito salute.
Le Big Tech comprano professionalità in cambio di stipendi elevati
Amazon propone ruoli strategici nel settore sanitario con compensi più che competitivi e ben al di sopra del reddito medio dei lavoratori negli Stati Uniti (che si aggira sui 70mila dollari lordi l’anno), evidenziando l’importanza attribuita a queste posizioni chiave. Sono ricercate, in particolare, figure per la formulazione di strategie di ingresso nel settore healthcare (Principal Business Development Manager in Healthcare), esperti di analisi dati aziendali (Economist for Amazon Health Services), professionisti della sicurezza per lo sviluppo di prodotti che siano affidabili, certificati e dal grande impatto. Non manca l’attenzione anche per le risorse umane (Senior HR Business Partner for Amazon Health Services) e per il settore farmaceutico per lo sviluppo di nuove soluzioni terapeutiche ad alto contenuto tecnologico. Queste opportunità di lavoro riflettono l’impegno di Amazon nel settore sanitario e la volontà di attirare professionisti qualificati attraverso retribuzioni sempre superiori a 100mila dollari e in certi casi fino a quasi 250mila dollari. La possibilità di fornire stipendi così elevati rappresenta una minaccia per la aziende competitor, come le strutture sanitarie private, perché non possono disporre di cifre paragonabili, rischiando perciò di perdere professionisti competenti.
Verso una sanità on demand
Per consolidare la sua presenza nel settore della salute, Amazon ha acquistato nel corso del 2023 One Medical, per circa 4 miliardi di dollari. Grazie a questa scelta di business, il colosso di Jeff Bezos ha accesso alle cliniche sanitarie negli Stati Uniti e può disporre di informazioni utili per indirizzare gli interventi e guidare lo sviluppo dell’assistenza sanitaria digitale. Il servizio di One Medical, ora parte integrante dell’ecosistema sanitario di Amazon insieme a Amazon Pharmacy e Amazon Clinic, offre agli abbonati Prime negli Stati Uniti la possibilità di sottoscrivere un abbonamento annuale per soli 99 dollari (o 9 dollari al mese) per disporre di servizi utili.
Oltre a garantire un accesso illimitato a cure virtuali on-demand, comprese video chat con fornitori autorizzati, è presente una comoda funzione Trattami ora per problemi di salute comuni come raffreddori, influenza e altro. Insomma, con l’obiettivo di offrire performance sanitarie 24 ore su 24 e per qualsiasi esigenza, Amazon vuole proporre un modello innovativo e replicabile su scala globale, favorendo la fidelizzazione dei clienti e dimostrando come lo sviluppo tecnologico per le aziende tech sia utile anche per rivoluzionare il sistema salute. One Medical rappresenta un tassello chiave nella strategia dell’azienda per guadagnare terreno nel promettente mercato sanitario statunitense e globale.
La scelta di Amazon risulta strategica anche alla luce della futura carenza di medici di base negli Stati Uniti, e più in generale nel mondo, come riportano i dati dell’Association of American Medical Colleges. Questo, infatti, apre gli spazi a nuove opportunità per i giganti del mondo tech, interessati a espandere i loro servizi di assistenza medica virtuale per colmare il divario tra domanda e offerta di cure primarie.
Apple Watch, un esempio di come la tecnologia condiziona la sanità
Una delle aziende tech che per prime si sono spinte nel settore healthcare è Apple, già a partire dal lancio del primo smartwatch nel 2014, utile per rilevare vari dati di natura sanitaria. Con il passare del tempo, l’Apple Watch è diventato un vero e proprio strumento multifunzione. Per esempio, è possibile analizzare la qualità del sonno, la salute del cuore attraverso la frequenza cardiaca, l’elettrocardiogramma ed eventuali fibrillazioni atriali, il ciclo mestruale e lo stato d’animo. Come sottolinea Tim Cook, CEO di Apple, il mercato della salute offre opportunità tre volte superiori a quello degli smartphone, con una crescita sostenibile e una popolazione sempre più anziana. Oltre al progetto da anni in fase di sviluppo per la misurazione del glucosio del sangue, Apple sta sviluppando un sistema per la misurazione della pressione arteriosa. Come sta già avvenendo, la trasformazione in ricavi avverrà attraverso vendite di dispositivi e servizi, con la possibilità di integrare gli smartwatch nei programmi di salute assicurativa, magari con anche il supporto dei vari sistemi sanitari nazionali. Nonostante le sfide sulla privacy, l’obiettivo è ridurre le spese sanitarie e migliorare l’accesso ai servizi, e per questo vengono investite ogni anno cifre molto elevate, coscienti della miniera d’oro che rappresenta il settore healthcare.