Coloriamo i luoghi della salute mentale

Coloriamo i luoghi della salute mentale

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Monica Torriani

Perché ne stiamo parlando
La malattia psichiatrica rappresenta un unmet need della Medicina: un progetto di Lundbeck Italia sta trasformando i luoghi di cura sul territorio per renderli più funzionali allo scopo.

Il progetto nazionale Coloriamo i luoghi della salute mentale ha lo scopo di rendere più funzionali e accoglienti i Centri di Salute Mentale sul territorio. L’iniziativa, promossa da Lundbeck Italia, ha registrato il suo kickoff a Milano, presso il CPS-4 di viale Puglie, città nella quale è stato di recente presentato il progetto alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni.

Malattia psichiatrica: un bisogno di cura fortemente insoddisfatto

La malattia mentale è caratterizzata nel suo complesso da una relativa diffusione: solo in Italia, patologie come depressione, ansia, schizofrenia, disturbo bipolare e dipendenze coinvolgono circa 9 milioni di pazienti. Un aspetto questo che, insieme all’insufficiente disponibilità di strutture e competenze specifiche dedicate e alla sostanziale assenza di innovazione nel settore, rappresenta uno dei fattori alla base del forte bisogno di cura insoddisfatto. Il contesto sociale non aiuta: lo stigma nei confronti dei disturbi psichiatrici è ancora molto presente e contribuisce ad ostacolare la diagnosi, tanto che queste malattie sono fra le più sottodiagnosticate. Soprattutto per quanto riguarda ansia e depressione, il fenomeno è stato acuito dalla pandemia (dati Organizzazione Mondiale della Sanità), come ha spiegato Bernardo Dell’Osso, Docente di Psichiatria Università degli Studi di Milano e Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze ASST Fatebenefratelli-Sacco, nel corso dell’evento di presentazione.

È sorprendente osservare come degli oltre 9 milioni di persone colpite cui si accennava sopra, solo 777.000 circa siano seguite presso i Dipartimenti di Salute Mentale. Un aspetto che Lamberto Bertolé (Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano) riconduce a qualcosa di più profondo e radicato: “La salute mentale è da sempre sottovalutata perché considerata di serie B e non garantita come quella fisica. Superare questo pregiudizio deve essere una priorità”.

Superare i pregiudizi attraverso l’arte

In questo scenario si innesta il progetto di Lundbeck, finalizzato a ridisegnare i luoghi di cura, ripensare il layout e la forma dei centri presso i quali viene erogata l’assistenza per estenderne l’accesso per i pazienti. Dopo Milano, sarà la volta di altri Dipartimenti di Salute Mentale sul territorio italiano.

I centri via via interessati dall’intervento verranno dunque analizzati nei loro bisogni specifici e ridefiniti negli spazi in modo da essere in linea con i percorsi di cura offerti. Verranno eseguiti piccoli lavori di ristrutturazione, forniti arredi e mobili maggiormente funzionali agli scopi, senza trascurare gli aspetti estetici. È stata annunciata infatti l’installazione di opere tratte da People in Mind, concorso di arti grafiche promosso da Lundbeck Italia per sensibilizzare la società sul superamento dei pregiudizi attraverso il linguaggio universale dell’arte.

La riorganizzazione del CPS-4 a Milano

Il CPS-4 di Milano segue 1.100 pazienti. Come racconta Carlotta Palazzo (ASST Fatebenefratelli-Sacco, Responsabile del Centro), grazie all’iniziativa di Lundbeck “sono state rinnovate due stanze, la sala d’attesa e l’atelier. Oltre a nuovi arredi e colori delle pareti, in entrambe sono state installate delle opere del concorso ‘People In Mind’, riprodotte digitalmente a parete intera, realizzate da persone che hanno valutato esprimendo la loro sensibilità verso il tema della salute mentale e selezionate dal centro stesso”. Il restyling ha reso possibile l’impiego della sala riabilitativa non solo per i gruppi di terapia e per le riunioni dei professionisti, ma anche per attività espressive, come la scrittura creativa e il cartonaggio, e per realizzare interventi sulla relazione mente-corpo, come quelli di mindfulness.

“Avere a disposizione specialisti nella salute mentale vicino a casa e in spazi accoglienti è fondamentale per il percorso di cura […]. In tutto ciò, l’arte e la bellezza del luogo rappresentano parte del processo di cura e questi spazi ne sono la prova tangibile”, afferma Enrico Frisone, Direttore Socio-Sanitario ASST Fatebenefratelli-Sacco. Ciò anche dal punto di vista della possibilità di realizzare interventi più moderni e in linea con le trasformazioni della cura in Psichiatria.

L’evento di presentazione è stato concluso da Tiziana Mele, CEO di Lundbeck Italia: “Da sempre Lundbeck mette al centro del suo impegno le persone affinché ognuno possa essere al proprio meglio. Per questo, con il progetto nazionale “Coloriamo i luoghi della salute mentale” vogliamo ribadire questo impegno e la nostra partnership con le strutture sanitarie ridisegnando gli spazi di cura non solo in termini di layout, ma anche funzionali. Vogliamo essere al fianco dei pazienti, dei loro cari e dei professionisti sanitari, dimostrando che i luoghi sono parte integrante del percorso di cura”.

Keypoints

  • Le malattie mentali sono sottodiagnosticate e curate poco e male e la pandemia ha acuito una situazione già critica
  • Migliorare l’assistenza a queste patologie rappresenta un obiettivo primario, dal punto di vista sanitario e sociale
  • Lundbeck Italia ha lanciato l’iniziativa “Coloriamo i luoghi di cura della salute mentale”, finalizzata al miglioramento dei Centri di Salute Mentale sul territorio
  • Il progetto ha visto la sua tappa iniziale a Milano e interesserà molti altri ambiti territoriali italiani

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