EIT Health, l’ecosistema europeo che sostiene l’innovazione in ambito sanitario

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Simona Regina

Perché ne stiamo parlando
È aperta fino al 30 maggio la call per InnoStars Connect, il programma di Open Innovation di EIT Health. La parola a Chiara Maiorino, Ecosystem Lead for Italy.

Sostenere startup e imprese che sviluppano soluzioni innovative per la salute. Finanziare progetti di ricerca e sviluppo in collaborazione tra università, centri di ricerca e aziende. Offrire programmi formativi per professionisti del settore sanitario. EIT Health, la branca healt dello European Institute of Innovation and Technology, punta insomma a promuovere l’innovazione in ambito healthcare attraverso il sostegno alla ricerca, alle startup e alla formazione, con lo scopo di migliorare la salute dei cittadini, sostenere sistemi sanitari sostenibili e promuovere la crescita economica nel campo della salute.

«EIT sta per European Institute of Innovation and Technology ed è un organismo indipendente creato dall’Unione Europea nel 2008 per perseguire le strategie di innovazione in tutti i settori chiave, una delle colonne del programma quadro Horizon Europe» spiega Chiara Maiorino, Ecosystem Lead for Italy di EIT Health InnoStars. «InnoStars è uno degli otto cluster geografici di EIT Health, quello che comprende l’Italia, insieme a Ungheria, Polonia e Portogallo, e gestisce il programma Regional Innovation Scheme a supporto delle regioni moderatamente innovative».

EIT si declina in nove aree tematiche: «Sono delle verticali industriali che chiamiamo Knowledge Innovation Communities». Clima, digitale, cibo, materie prime, energia, manifattura, industrie culturali e creative, mobilità urbana e, appunto, salute. Nel 2015 è stato poi istituito EIT Health.
«La mission di EIT Health – puntualizza Maiorino – è costruire un sistema sanitario accessibile, equo e soprattutto sostenibile, che possa avere un impatto positivo sulla vita e sul benessere dei cittadini europei e, ovviamente, sui pazienti».

Anche in linea con gli obiettivi ONU di sviluppo sostenibile, volete dunque contribuire a migliorare la qualità della vita della popolazione europea e l’assistenza sanitaria in Europa. Di fatto, come?

«EIT Health è una piattaforma per l’implementazione e l’adozione di politiche e strumenti per innovare il settore healthcare, sul fronte dello sviluppo industriale, dell’education e della ricerca. I nostri programmi offrono l’opportunità di apprendere nuove competenze, connettersi con una rete di esperti, accedere a nuovi mercati e finanziamenti. Puntiamo a migliorare il sistema sanitario europeo attraverso azioni concrete, quali la formazione professionale, il supporto alla creazione di nuove imprese nate in ambito accademico per la valorizzazione dei risultati della ricerca scientifica. Promuoviamo la digital transformation come fattore abilitante dell’innovazione in ambito sanitario, mantenendo al centro la persona».

A proposito di promuovere l’innovazione in ambito healthcare attraverso il sostegno alla ricerca e alle startup, cosa fate per favorire il trasferimento tecnologico?

«EIT Health è un catalizzatore e collettore di progettualità innovative. Collaboriamo sia con grandi aziende, interessate allo scouting di nuove tecnologie, sia con startup nate come spin-off universitari. Favoriamo la comunicazione tra imprese, università, enti di trasferimento tecnologico e aziende sanitarie, locali e nazionali, per facilitare l’adozione di tecnologie innovative.

Attraverso la nostra community, composta da stakeholder dell’ecosistema dell’innovazione sanitaria, supportiamo le nuove imprese. EIT Health non è un fondo pubblico né un venture capital, ma dispone di strumenti finanziari, gestiti a livello europeo, che sono complementari all’accesso alla finanza e di supporto all’innovazione. Eroghiamo grant destinati a gruppi di ricerca e imprese, con l’obiettivo di favorire l’innovazione in ambito sanitario. Alcuni prevedono una percentuale di investimento, altri servono a facilitare l’accesso a investitori, pubblici o privati. Con il programma InnoStars Awards abbiamo supportato anche varie startup italiane».

Di fatto promuovete l’Open Innovation.

«Sì, attraverso il nostro Open Innovation Programme, chiamato InnoStars Connect, incoraggiamo collaborazioni e partnership per affrontare le sfide sanitarie. La call attuale scade a fine mese. Obiettivo è favorire il matching tra corporate e istituzioni con gruppi di ricerca e startup, che accedono a percorsi di mentoring e coaching.

Proponiamo anche programmi di accelerazione e supporto alla creazione di impresa nel settore life science, come EIT Health Catapult: mentoring, affiancamento da parte di venture builder o investitori, e premi in denaro al termine di una pitch competition.
Non solo accompagniamo le startup nel business development, ma le connettiamo anche agli stakeholder chiave: produttori, investitori e attori industriali».

Oltre a supportare l’ecosistema dell’innovazione lavorando con startup, scaleup, università ed enti per il trasferimento tecnologico, siete impegnati anche in attività di public affairs?

«Assolutamente sì. La connessione con policymaker e decision maker è fondamentale.
Organizziamo roundtable di discussione su temi strategici per accelerare l’innovazione. Per esempio, abbiamo promosso confronti sulla digital transformation in healthcare, sul pathway regolatorio dei digital therapeutics e sulla regolamentazione dell’European Data Space. Da questi incontri sono nati position paper e la collaborazione con l’Intergruppo Parlamentare Sanità Digitale e Terapie Digitali».

EIT Health è una rete di partner che connette università, centri di ricerca, ospedali, aziende sanitarie e startup. Chi fa parte del network italiano?

 

«L’Università degli Studi di Napoli Federico II, Synlab Italia e IRCCS Synlab SDN sono i fondatori del network italiano, di cui fanno parte anche l’Università di Torino, Chiesi Group, ART-ER (il cluster regionale dell’Emilia Romagna), Hub Innovazione Trentino, Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler, Bioindustry Park Silvano Fumero, Cluster Scienze della Vita Friuli Venezia Giulia e Value Services».

Keypoints

  • EIT Health promuove un sistema sanitario europeo più accessibile, equo e sostenibile.
  • Sostiene startup e imprese nel settore life science con programmi di accelerazione e mentoring.
  • Favorisce il trasferimento tecnologico e le partnership tra università, imprese e aziende sanitarie.
  • Offre strumenti finanziari complementari per supportare la crescita di progetti innovativi.
  • L’Open Innovation Programme “InnoStars Connect” facilita il matching tra domanda e offerta tecnologica.
  • Organizza tavoli di confronto con istituzioni e stakeholder su temi chiave come la sanità digitale.
  • Il network italiano di EIT Health include università, centri di ricerca, cluster regionali e aziende corporate.

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