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Enti Intermedi delle sanità regionali: come regolamentarli

Perché ne stiamo parlando
Nell’ottobre 2023 AGENAS ha avviato un’analisi degli Enti Intermedi che sono parte dei SSR. Nelle scorse settimane l’Agenzia ha annunciato la costituzione di un Osservatorio ad essi dedicati, primo passo di un possibile processo di normazione di questi enti che hanno un ruolo importante nelle sanità regionali.

Enti Intermedi delle sanità regionali: come regolamentarli
Health Information Management (HIM) Staff: Roles: Manage patient medical records

Nei giorni scorsi AGENAS ha reso noto di aver istituito l’“Osservatorio degli Enti Intermedi dei Servizi sanitari regionali”. Composto da rappresentanti dell’Agenzia, dell’Università e da esperti del settore, questa nuova entità monitorerà l’evoluzione dei diversi Enti Intermedi a livello regionale, acquisendo informazioni sul loro funzionamento e analizzandone i dati raccolti.

Tali attività saranno finalizzate all’individuazione di best practice e modelli virtuosi da diffondere a livello nazionale, in modo da elaborare linee d’indirizzo e proporre una normativa per la regolamentazione degli Enti Intermedi.

Gli Enti Intermedi regionali in sanità

Gli Enti Intermedi sono organismi che sono stati istituiti in numerose regioni italiane, e nella maggior parte dei casi si tratta di aziende sanitarie che fungono da collegamento fra le Aziende Sanitarie istituite dal D.lgs. 502/92 e i Dipartimenti regionali della salute. Gli Enti Intermedi quindi sono stati istituiti per migliorare la capacità di governo sanitario da parte dell’amministrazione regionale.

Infatti, a partire dalla fine degli anni Novanta, alcune regioni hanno costituito gli Enti Intermedi  principalmente per perseguire due finalità. La prima è quella di poter supportare gli Assessorati alla salute nell’esercizio delle funzioni di governo, attraverso la centralizzazione di servizi tecnico-operativi, soprattutto nelle attività di staff. La seconda, attribuire ad essi delle missioni e funzioni più o meno specifiche: direttive, organizzative, tecnico-amministrative e operative.

Tutto ciò è avvenuto in una sostanziale mancanza di una normativa di riferimento e di framework concettuali definiti a livello centrale. Tale quadro disaggregato ha quindi fatto sì che le Regioni istituissero diverse tipologie di Enti Intermedi. La situazione attuale vede il numero complessivo di Enti Intermedi essere pari a 32, con 16 Regioni italiane che ne hanno istituito almeno uno.

La ricerca di AGENAS e Università Bocconi

In un contesto nel quale sono presenti delle entità che hanno assunto un ruolo talvolta decisivo nella governance della sanità regionale, e in assenza di un framework legislativo e regolatorio a livello statale, non deve sorprendere che AGENAS abbia deciso di analizzare le attuali caratteristiche degli Enti Intermedi. Un primo atto in tal senso è stata la condivisione dei risultati di un’analisi realizzata in collaborazione con l’Università Bocconi di Milano durante un evento sul tema “Gli Enti Intermedi dei servizi sanitari regionali. Modelli organizzativi ed esperienze manageriali” che ha avuto luogo nel mese di ottobre del 2023.

I modelli di classificazione degli Enti Intermedi

L’attività di ricerca svolta da AGENAS e Università Bocconi ha permesso di individuare cinque modelli di riferimento degli Enti Intermedi, che sono stati classificati sulla base della mission e delle funzioni prevalenti che li caratterizzano:

  • holding regionali o di area vasta: si occupano del governo e coordinamento dei servizi sanitari pubblici e privati accreditati;
  • tecnostrutture: svolgono un’attività di supporto agli Assessorati nell’esercizio della funzione di governo attraverso analisi, valutazioni e proposte;
  • centrali di servizio: hanno funzioni di centralizzazione amministrativa e operativa di natura tecnico-specialistiche a supporto, o per delega delle aziende sanitarie pubbliche, sotto l’indirizzo dell’Assessorato;
  • network o consorzi di aziende: realizzano un coordinamento gestionale o attività di servizio amministrativo o tecnico-specialistico fra reti di aziende sanitarie pubbliche su alcune aree di attività di carattere sovra-aziendale;
  • erogatori regionali: si occupano di prestazioni sanitarie a valenza regionale o distribuite sull’intero territorio della regione.

I prossimi passi da compiere

L’istituzione dell’Osservatorio degli Enti Intermedi dei Servizi Sanitari Regionali da parte di AGENAS si inserisce proprio in questo quadro analitico di sistema. È un primo passo di un processo che intende offrire al legislatore nazionale gli strumenti necessari qualora decidesse di intervenire su questo tema.

Già oggi un intervento statale di coordinamento, in grado di definire una modellistica delle diverse tipologie di Enti Intermedi, è auspicato da più parti, come ad esempio dal Professor Renato Balduzzi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore del Centro di ricerca LaboST (Laboratorio sulla sanità territoriale). Detto ciò, anche in questa “architettura” di coordinamento le Regioni verrebbero lasciate libere di scegliere quale dei modelli sia più adatto.

Proposte di regolamentazione degli Enti Intermedi

Nel suo contributo alla ricerca di AGENAS-Università Bocconi, Balduzzi ipotizza che una disposizione nazionale di principio che individui il perimetro d’azione e i limiti degli Enti Intermedi non debba essere prefigurata come una cornice rigida. Gli Enti Intermedi sono implementati sulla base di motivazioni e contesti differenti fra loro e non vanno quindi uniformati dall’alto. Al contrario, Balduzzi sostiene la necessità di sviluppare ed adottare uno standard minimo che fissi alcuni principi fondamentali, i quali poi dovranno essere rispettati dal legislatore regionale. Quest’ultimo invece sarà lasciato libero di normare su tutti gli altri aspetti di attività e di struttura degli Enti Intermedi che opereranno nell’ambito del proprio servizio sanitario regionale.

Keypoints

  • Gli Enti Intermedi sono organismi che sono stati istituiti in numerose regioni italiane e spesso fungono da collegamento fra le Aziende Sanitarie e Dipartimenti Regionali della salute
  • Nell’ottobre 2023 AGENAS e Università Bocconi hanno presentato i dati di una ricerca sugli Enti Intermedi dei servizi sanitari regionali
  • Nelle scorse settimane AGENAS ha annunciato l’istituzione dell’“Osservatorio degli Enti Intermedi dei Servizi sanitari regionali” per monitorarne l’evoluzione
  • La mancanza di una normativa nazionale di riferimento ha fatto sì che le Regioni istituissero diverse tipologie di Enti Intermedi
  • Attualmente gli Enti Intermedi sono complessivamente 32, e sono 16 le Regioni italiane che ne hanno istituito almeno uno
  • L’attività di ricerca svolta da AGENAS e Università Bocconi ha permesso di individuare cinque modelli di riferimento degli Enti Intermedi
  • Il Professor Balduzzi prefigura lo sviluppo e l’adozione di uno standard minimo che fissi alcuni principi fondamentali degli Enti Intermedi, che dovranno essere rispettati dalle Regioni

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