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Europe’s Leading Start-Up Hubs 2024: Fondazione UNIMI tra i migliori incubatori d’Europa

Perché lo abbiamo scelto
Fondazione UNIMI è l’hub di innovazione dell’Università degli Studi di Milano, supporta il trasferimento tecnologico e l’incubazione di startup innovative e svolge il ruolo di facilitatore delle iniziative di collaborazione tra progetti di ricerca e mondo delle aziende, in un’ottica di Open Innovation.

Europe's Leading Start-Up Hubs 2024: Fondazione UNIMI tra i migliori incubatori d’Europa
Luca Solari, Presidente, Fondazione UNIMI,
Professore Ordinario, Università degli Studi di Milano,
Direttore, Scuola di giornalismo Walter Tobagi

Dai laboratori universitari al mercato. Fino al 15 maggio è aperta la call4ideas della quarta edizione di Seed4Innovation, il programma di innovazione dell’Università degli Studi di Milano e di Fondazione UNIMI per accelerare lo sviluppo di soluzioni innovative nate dalla ricerca accademica.

Fondazione UNIMI è il nostro incubatore del mese. Conosciamo la sua storia e la sua attività grazie a Luca Solari, Professore Ordinario di Organizzazione aziendale al Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano, Direttore della Scuola di giornalismo Walter Tobagi e Presidente di Fondazione UNIMI.

Partiamo dal riconoscimento appena ottenuto. Fondazione UNIMI è tra i migliori incubatori d’Europa. L’hub di innovazione dell’Università degli Studi di Milano è entrato nel ranking Europe’s Leading Start-Up Hubs 2024, lanciato dal Financial Times.

«Il duro lavoro e la tenacia del Team di Fondazione UNIMI, realizzato in stretta collaborazione con l’Ateneo, hanno raggiunto un risultato che fino a pochi anni fa sarebbe stato impossibile. Fondazione UNIMI è tra le 125 istituzioni entrate a far parte della prima edizione del ranking Europe’s Leading Start-Up Hubs 2024 lanciato dal Financial Times con il contributo di Statista e Sifted per le analisi. L’hub di trasferimento tecnologico dell’Università degli Studi di Milano è stato selezionato tra oltre 2.000 organizzazioni, e fondamentale è stata la valutazione dei docenti, ricercatori e startup destinatari dei programmi di innovazione e incubazione. Per Fondazione UNIMI hanno dato un feedback positivo i partecipanti delle scorse edizioni del programma di innovazione Seed4Innovation e le startup che hanno usufruito dei servizi di incubazione. Da Presidente non posso che congratularmi con tutti per l’impatto creato. Mentre celebriamo questo risultato di assoluto rilievo, i Team di Fondazione UNIMI e della Statale sono già concentrati sulle prossime sfide».

Trasformare la conoscenza che nasce all’interno delle università in soluzioni innovative: in che modo l’università può/deve farsi un generatore concreto d’innovazione?

«La trasformazione dei progetti di ricerca sviluppati all’interno dell’ateneo in soluzioni innovative che possano essere veicolate verso il mercato è un’attività complessa, che richiede la creazione di strutture e piattaforme ad hoc che si facciano carico di realizzare, verso l’interno, programmi di formazione e sviluppo di competenze manageriali, potenziamento e accompagnamento dei progetti di ricerca verso il mercato e, verso l’esterno, offrano a imprese, investitori e istituzioni servizi di gestione a valore che abilitino l’accesso al patrimonio di idee e competenze dell’Ateneo e dei suoi partner.

Il compito di Fondazione UNIMI, in questo schema, è quindi quello di facilitatore delle iniziative di collaborazione tra progetti di ricerca e mondo delle aziende, in un’ottica di Open Innovation».

Hub di innovazione a supporto del trasferimento tecnologico e dell’incubazione di startup innovative: quando nasce e perché Fondazione UNIMI?

«Da anni Fondazione UNIMI costituisce la porta d’accesso al bacino di talenti dell’Università, attingendo alle competenze di oltre 3.000 ricercatori e tecnici provenienti da 31 dipartimenti, collegando il mondo accademico con il mercato.

Costituisce l’evoluzione dell’esperienza di Fondazione Filarete, nata nel 2008 per iniziativa dell’Università degli Studi di Milano, Fondazione Cariplo e Intesa San Paolo, come esperimento di struttura applicata al trasferimento tecnologico e all’incubazione di startup innovative.

Dal 2018 assume lo status di fondazione universitaria, con la rinnovata missione di costruire, attraverso la consulenza, la formazione e lo sviluppo di competenze e servizi manageriali, il dealflow accademico in materia di innovazione al fine di valorizzare e portare al mercato e al mondo delle istituzioni gli asset sviluppabili da professori, ricercatori e studenti.

E oggi è un attore in grado di relazionarsi al mercato, con una concentrazione di focus e con modalità più snelle e flessibili rispetto a una complessa amministrazione universitaria, ma sempre con una precisa finalità di servizio a favore del suo stakeholder di riferimento, l’Università degli Studi di Milano».

Per fare trasferimento tecnologico servono competenze, capacità di visione, risorse. Di fatto come funziona il TTO dell’ateneo?

«Il Technology Transfer Office costituisce il radicamento fondamentale nella funzione di ricerca tecnico-scientifica di un ateneo, operando, a stretto contatto con i ricercatori, per lo scouting di risultati di ricerca con un potenziale di sviluppo tecnologico innovativo e per la costruzione di un portafoglio di tecnologie protette attraverso gli strumenti dell’Intellectual Property (brevetti, trade secret ecc..). La prospettiva sarà quella di stimolare l’attivazione di percorsi di valorizzazione delle tecnologie, con l’obiettivo di giungere ad accordi di licensing verso l’industria e/o di creare nuovi veicoli (spin-off) che si facciano carico dello sviluppo necessario a trasformare le tecnologie in reali prodotti e servizi per il mercato. Da questo punto di vista, lo sviluppo di rapporti con le imprese nei diversi comparti e con la comunità degli investitori di rischio rappresentano due capisaldi della strategia di un TTO che aspiri a dare concretezza, in termini di competenze e risorse richieste (accanto a quelle universitarie), a detti percorsi di valorizzazione».

Al fine di coltivare il pensiero innovativo e la cultura d’impresa, necessari per promuovere l’innovazione e il trasferimento tecnologico, Fondazione UNIMI ha istituito anche gli Student Innovation Labs. Cosa sono, come sono strutturati, cosa offrono?

«Il programma Student Innovation Labs offre agli studenti dell’Università Statale la possibilità di acquisire soft skills e competenze manageriali, avvicinarsi alla cultura d’impresa e di realizzare progetti di innovazione grazie alla collaborazione con imprese e professionisti. I mentor di Fondazione UNIMI supportano lo sviluppo di un contesto multidisciplinare capace di favorire l’apprendimento di metodologie, competenze e strumenti per la gestione di progetti innovativi, idee imprenditoriali e per la realizzazione di iniziative che abbiano un impatto sociale sul territorio.

SIL è un programma prevalentemente rivolto a studenti e studentesse dell’ultimo anno e offre momenti di formazione, ma soprattutto strumenti come il crowdfunding, esperienze di hackathon, workshop improntati a specifiche sfide lanciate da aziende o istituzioni e tanto altro».

Il 6 marzo avete aperto la call4ideas della quarta edizione del programma di innovazione Seed4Innovation. La partnership con le aziende è funzionale a orientare le innovazioni verso gli effettivi bisogni del mondo industriale e del mercato: quali le priorità, quali i bisogni principali da soddisfare?

«Seed4Innovation è aperto alle aziende interessate a segnalare temi specifici in relazione ai propri bisogni di innovazione e ad attingere al bacino di progetti #S4I.

Seed4Innovation è il programma di scouting organizzato da Fondazione UNIMI e Università degli Studi di Milano, assieme a partner scientifici di eccellenza e in collaborazione con Deloitte, Bugnion e CA Group. È pensato per accelerare lo sviluppo di soluzioni altamente innovative nate dalla ricerca science-driven e favorirne l’applicazione industriale o di mercato.

La call è rivolta a docenti, ricercatori, ricercatrici, studenti, studentesse e alumni dell’Ateneo e dei Research Partner: IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, Fondazione IRCCS Istituto Carlo Besta, Istituto Europeo di Oncologia (IEO), Centro Cardiologico Monzino e Fondazione IRCCS Istituto Auxologico Italiano. I team selezionati accederanno alla fase di potenziamento, che prevede un percorso di formazione, e alle successive fasi di mentorship e accelerazione, realizzate con il contributo della rete dei mentor».

Keypoints

  • Fondazione UNIMI è entrata nel ranking Europe’s Leading Start-Up Hubs 2024, lanciato dal Financial Times
  • Fondazione UNIMI è l’hub di trasferimento tecnologico dell’Università degli Studi di Milano
  • Il compito di Fondazione UNIMI è quello di facilitatore delle iniziative di collaborazione tra progetti di ricerca e mondo delle aziende, in un’ottica di Open Innovation
  • Fondazione UNIMI con il programma Student Innovation Labs offre agli studenti la possibilità di acquisire soft skills e competenze manageriali, avvicinarsi alla cultura d’impresa e di realizzare progetti di innovazione grazie alla collaborazione con imprese e professionisti
  • Fino al 14 maggio è aperta la call4ideas di Seed4Innovation
  • Seed4Innovation è il programma di scouting pensato per accelerare lo sviluppo di soluzioni altamente innovative nate dalla ricerca science-driven e favorirne l’applicazione industriale o di mercato

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