#WeMakeThingsHappen. Officine Innovazione è la società del network italiano Deloitte che promuove la cultura dell’innovazione con l’obiettivo di generare idee, farle crescere e portarle sul mercato. Sostanzialmente fornendo alle imprese servizi di innovation development e management all’insegna del Trasferimento Tecnologico e dell’Open Innovation, integrando mondo delle startup, università e centri di ricerca.
Nel 2020 Officine Innovazione ha lanciato Health&BioTech Accelerator (HBTA). Programma che nasce “per rispondere alle sfide e ai mutamenti imposti dall’avvento della pandemia da Covid-19, che ha impresso un’accelerazione senza precedenti sia nello sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative, sia nella loro adozione su ampia scala” racconta Marco Perrone, Open Innovation & Venturing Leader di Deloitte Officine Innovazione.
Perrone, qual è l’obiettivo di Health&BioTech Accelerator?
Facilitare l’accesso dei pazienti a cure e tecnologie innovative in ambito healthcare, portando le migliori startup mondiali a lavorare direttamente con le grandi aziende italiane del settore.
Officine Innovazione, all’interno del network Deloitte, ha infatti la mission di promuove la cultura dell’innovazione e di fornire alle imprese italiane gli strumenti giusti per utilizzare in modo efficace le leve dell’innovazione aperta, in modo che essa risulti abilitante per i piani di crescita aziendale, creando valore reale sia per le aziende stesse che per gli utenti finali, medici e pazienti.
L’HBTA è l’espressione principe di questo obiettivo, mettendo a fattore comune le eccellenze dei diversi attori che compongono la Value Chain Health e BioTech in Italia, integrando le soluzioni innovative delle startup con le competenze e gli asset forniti dai partner per potenziare il core business delle corporate e lanciare nuove soluzioni sul mercato che possano migliorare la qualità della vita dei pazienti. Questo ha permesso a HBTA, già nel 2021, di diventare la più ampia piattaforma di accelerazione in questo settore, in Italia.
Cosa contraddistingue l’ecosistema Health&BioTech Accelerator?
La forza dell’HBTA risiede nell’ecosistema dei partner, che rappresentano i diversi stakeholder della filiera, dalle farmaceutiche, alle assicurazioni sanitarie, ai gruppi ospedalieri, ai produttori di dispositivi medici, fino al mondo della ricerca clinica, delle università e dei Venture Capital. La piattaforma HBTA è infatti costruita per promuovere una collaborazione fattiva tra attori diversi dello stesso settore, favorendo il Trasferimento Tecnologico e l’Open Innovation nella loro accezione più concreta.
A proposito di concretezza, dalla Call4Startup all’accelerazione, come si articola il programma?
Il programma HBTA si articola in 3 fasi principali.
Si inizia con la Call4Startup che dura circa 3 mesi: in questa fase viene avviata l’attività di scouting per raccogliere le candidature da parte delle startup provenienti da tutto il mondo, sulla base dei bisogni e degli obiettivi di sviluppo delle aziende partner del programma.
A seguire, in circa 6 settimane vengono analizzate le candidature e selezionate le soluzioni più innovative grazie anche alle competenze delle aziende, dei centri di ricerca, e dei venture capital che prendono parte al progetto.
E poi si arriva all’Accelerazione: la fase più intensa del programma (circa 16 settimane), in cui corporate e startup selezionate lavorano insieme per sviluppare progetti pilota per “testare sul campo” le soluzioni più innovative e promettenti, al fine di instaurare partnership e collaborazioni durature.
Health&Biotech Summit è il momento finale: l’evento durante il quale i progetti accelerati vengono presentati al pubblico e alla business innovation community. Quali le startup vincitrici della terza edizione?
La sfida è stata particolarmente accesa e ha visto come startup vincitrici Capsula, Diamante e CHI3L1 – Humanitas.
Capsula è una startup nata nel 2019 che ha creato il primo ecosistema phygital che combina tecnologie Cloud e IoT per permettere agli individui di adottare comportamenti salutari. La loro piattaforma è dotata di un Health Pod fisico che consente agli utenti di auto-valutare i propri parametri vitali, lo stile di vita e il benessere.
Diamante, invece, è una startup biotech con sede a Verona, fondata nel 2016, che si concentra sull’utilizzo innovativo delle piante per la produzione di molecole ad alto valore aggiunto. La sua proposta distintiva consiste nella creazione di un nuovo approccio terapeutico per le malattie autoimmuni, mirando al ripristino dell’auto-tolleranza attraverso l’utilizzo di virus vegetali che presentano peptidi immunodominanti. L’azienda ha come obiettivo primario lo sviluppo di una soluzione terapeutica mirata per l’artrite reumatoide. Entro la fine del 2024, si propone di avviare gli studi clinici di fase 1.
Mentre il gruppo di ricerca di CHI3L1 – Humanitas sta sviluppando un anticorpo diretto contro la proteina Chitinase 3 like-1. Si tratta di un nuovo inibitore del checkpoint immunitario coinvolto nel meccanismo di resistenza tumorale. I prossimi passaggi prevedono una serie di test in vitro e in vivo, finalizzati a validare ulteriormente questa promettente tecnologia. Parallelamente, si sta pianificando la fase di produzione industriale per garantire la disponibilità di questo trattamento innovativo per i pazienti.
L’innovazione come driver per una sanità più sostenibile: questo il titolo dell’edizione 2023 dell’Health&Biotech Summit. In che modo Health&BioTech Accelerator può contribuire a trovare modelli di cura accessibili, scalabili e sostenibili?
L’Health&BioTech Summit di questa edizione testimonia come l’Open Innovation e le collaborazioni strategiche, sia tra startup e aziende leader di settore nel nostro Paese, sia tra i diversi attori dell’ecosistema, non siano solo vantaggiose, ma anche pilastri essenziali su cui costruire modelli di cura nuovi e al passo con i mega-trend globali. Grazie a questo programma infatti, sfruttando il know-how, il dinamismo e la capacità di sperimentazione delle startup unite alle competenze di settore e di mercato dei grandi player della Value Chain Healthcare, è possibile gettare solide basi per costruire una sanità che sia davvero sostenibile, universale e di eccellenza, come testimoniano i progetti e le soluzioni delle startup vincitrici, che stanno approcciandosi al mercato e iniziando a portare concretamente le proprie soluzioni direttamente ai pazienti, fornendo prodotti e servizi sempre più economici e sostenibili, accessibili a tutti e soprattutto scalabili.
Ora sta per partire l’edizione 2024 del programma di accelerazione?
Sì, partirà a breve la quarta edizione di HBTA. L’evento di lancio è previsto per marzo. Quando lanceremo la nuova call, presenteremo le oltre 20 aziende partner del programma di quest’anno e i nuovi trend di innovazione che guideranno la fase di scouting, che proseguirà fino a fine maggio. Tutte le startup, italiane e internazionali, attive nel settore della salute e delle biotecnologie farmaceutiche sono invitate a partecipare. Nei mesi successivi, lavoreremo attivamente alla strutturazione e all’implementazione dei progetti pilota tra aziende e start-up finaliste, concludendo l’anno con l’Health&BioTech Summit di Roma, previsto per dicembre.