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La logistica healthcare vale 90 miliardi. Ma salgono i costi

Perché ne stiamo parlando
La pressione sui costi mette a rischio la sostenibilità e la redditività del comparto. Tra le proposte per il futuro, digitalizzazione, condivisione delle informazioni e investimenti in innovazione tecnologica.

Nel 2023 la logistica dell’assistenza sanitaria ha registrato un fatturato da 92,3 miliardi di euro, 5.900 aziende e 228.700 addetti, stando ai numeri riportati dal Centro Studi Dafne. Negli ultimi anni però l’aumento dei costi della manodopera, canoni di locazione e denaro e il prezzo alle stelle dell’energia elettrica e del carburante hanno messo in difficoltà i bilanci delle aziende. Il comparto è sotto pressione: la sua sostenibilità è a rischio e la redditività è in calo.

Analizzando i nuovi risultati della ricerca del tavolo di lavoro Healthcare Logistics promosso dall’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”, emergono alcune tendenze che meritano un’attenta riflessione. I risultati sono stati presentati al Politecnico di Milano, durante il convegno “Logistica Healthcare: direzioni di lavoro per un settore che cambia”.

Redditività: un’analisi tra vettori, depositi e distributori

La redditività media degli operatori del comparto varia molto a seconda del tipo di attività. Quella dei vettori regionali si attesta al 4,7%, mentre i depositi/operatori logistici si fermano a 3,5%. I vettori nazionali registrano la redditività media più elevata (5,8%), mentre i distributori intermedi quella più bassa (1,5%). Sebbene il fatturato sia in crescita per tutti i settori, la redditività non segue lo stesso andamento. Ad esempio, i distributori intermedi mostrano un aumento del fatturato, ma la loro redditività rimane contenuta. Non solo. Si osserva una maggiore dispersione della redditività economica tra gli operatori nei settori dei vettori regionali e dei distributori intermedi, rispetto ai vettori nazionali e agli operatori logistici. La maggior parte dei vettori regionali e dei depositi/operatori logistici registra valori Ebitda/fatturato compresi tra lo 0% e il 5%, mentre i vettori nazionali si posizionano tra il 5% e il 10%. Gli intermedi mostrano una marginalità più critica, con circa il 50% che registra valori inferiori al 2%. Questo significa che alcuni settori del mercato sono più esposti alla pressione sui costi e, quindi, meno redditizi.

Marginalità sotto pressione: l’impatto dei costi crescenti sulla logistica healthcare

La marginalità dei vettori regionali è inferiore rispetto a quella dei nazionali. Nel 2024 si è registrato un ulteriore aumento dei costi della manodopera, dei canoni di locazione e del denaro, mentre i prezzi energetici hanno continuato il loro percorso di stabilizzazione dopo il picco del 2022, anno in cui l’aumento significativo dei costi dell’energia elettrica e del carburante hanno pesato sui bilanci delle aziende. Nel 2023 il costo del denaro è aumentato significativamente, con un impatto sui costi finanziari soprattutto per i distributori intermedi. L’analisi dei dati finanziari dei distributori intermedi ha rivelato una situazione variegata, con un Pfn/Ebitda di 3,7.

Il rapporto debiti vs banche/fatturato è inferiore al 8,4%, mentre il patrimonio netto/totale passivo è superiore al 25%. Per quanto riguarda i depositi/operatori logistici, il valore di Capex/fatturato è positivo e leggermente inferiore alla media del settore del Contract Logistics. Il valore di Pfn/Ebitda è di 1,8, con un valore di 2,1 per i player attivi nel comparto in Italia, indicando una buona solidità finanziaria.

Michele Palumbo, professore a contratto all’università Cattolica di Milano e docente di Operations e supply chain presso alcuni fra i principali atenei, tra cui il Politecnico di Milano, ha evidenziato, durante il suo intervento, una situazione critica per la logistica farmaceutica a causa dell’aumento dei costi e della diminuzione della redditività. «Sinergie nella consegna e maggiore digitalizzazione per la gestione delle referenze potrebbero essere le soluzioni», ha spiegato.

Analisi dei flussi e della stagionalità: focus sul 2024

I dati analizzati e contenuti nella ricerca riguardano anche le spedizioni e la loro distribuzione per canale di destinazione. Nel 2024, è stato registrato un aumento delle spedizioni rispetto agli anni precedenti. La maggior parte delle spedizioni è stata indirizzata a farmacie (40%) e ospedali (43%), che rappresentano i principali canali di destinazione, con una percentuale che supera l’80%. Il restante volume è distribuito tra grossisti (13%) e home delivery (4%). L’analisi della stagionalità dei flussi conferma i fenomeni tipici del settore, con picchi nei mesi di luglio e settembre.

Per quanto riguarda la stagionalità per canale, si evidenzia il picco di luglio per la distribuzione intermedia, che risulta essere il più significativo per tutti gli attori. Per Daniele Marazzi, Consigliere Delegato del Consorzio Dafne è fondamentale ridurre la durata dei periodi di blocco estivi: «Questo permetterebbe di distribuire meglio il lavoro nel corso dell’anno, riducendo l’altezza dei picchi e possibilmente aumentando l’attività nei periodi di “valle”», sottolinea. Il docente ha sottolineato l’importanza della collaborazione e della condivisione di informazioni: «La condivisione di informazioni e la comunicazione chiara delle proprie capacità produttive e logistiche sono fondamentali per coordinare al meglio i flussi di lavoro ed evitare inefficienze».

La logistica healthcare è un settore cruciale che richiede una visione strategica e una gestione oculata dei costi. La differenziazione delle performance economiche tra i vari attori del mercato sottolinea la necessità di adottare modelli di business efficienti e di investire in innovazione e tecnologia. La pressione sui costi richiede una gestione attenta e una capacità di adattamento alle dinamiche di mercato. In questo contesto, la collaborazione tra i diversi attori del settore sarà fondamentale per garantire un servizio efficiente e di alta qualità per i pazienti e le strutture sanitarie.

Keypoints

  • Svolto al Politecnico di Milano il convegno “Logistica Healthcare: direzioni di lavoro per un settore che cambia”
  • I vettori regionali mostrano una redditività media del 4,7%, mentre i depositi/operatori logistici si attestano al 3,5%
  • La maggior parte dei vettori regionali e dei depositi/operatori logistici registra valori Ebitda compresi tra lo 0% e il 5%
  • Nel 2024 si è registrato un aumento delle spedizioni rispetto agli anni precedenti
  • In particolare, è stato registrato un incremento dell’1% nei chilogrammi spediti rispetto al 2023
  • La maggior parte delle spedizioni nel 2024 è indirizzata a farmacie (40%) e ospedali (43%)

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